Segreti e dichiarazioni

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Stavo guardando un'intervista alla televisione quando il presentatore chiese al suo ospite quale fosse la sua situazione sentimentale e in quel momento mi chiesi quale fosse la mia. Non avevamo ufficializzato la cosa, neppure tra noi due. Ci eravamo baciati e avevamo dormito insieme, ma cosa dire sulla nostra relazione non lo avevamo stabilito, anche se potevo bene immaginare quale sarebbe stata la risposta se glielo avessi chiesto. Non mi dava troppo fastidio il fatto che non lo volesse far sapere, però mi sembrava che si vergognasse di me. Praticamente tutti i ragazzi avevano ufficializzato di essere fidanzati, ma lui voleva "proteggermi" non dicendo niente a nessuno. Non mi sentivo all'altezza e non mi sentivo abbastanza e, come se non bastasse, non sapevo ciò che provava per me. Era innamorato? O lo avevo solo "costretto ad amarmi"? Non sapevo come rispondere a quelle domande e solo il tempo poteva farlo. Pochi giorni dopo saremmo dovuti partire per l'Australia e io continuavo a chiedermi come mi avrebbe presentata ai ragazzi e soprattutto a tutto il resto del mondo. "L'amica", bel sottotitolo. Ero preparata e speravo di non rimanerci troppo male nel momento in cui l'avrebbe fatto.

"Notizia dell'ultimo minuto: Zayn lascia gli One Direction."

Quando la televisione emise quel suono, le mie speranze svanirono nel nulla. La giornalista disse che il cantante aveva appena abbandonato la band senza dare motivazioni e che la pagina Facebook ufficiale del gruppo aveva da poco dato la notizia. In quel momento non seppi proprio che fare, ma un messaggio mi distrasse.

"L'ha fatto ufficialmente."

"Vuoi venire qui?"

"Sto arrivando."

Dopo neanche dieci minuti Niall era già sul mio divano con le mani nei capelli e il viso abbassato con lo sguardo rivolto sulle sue gambe. Io ero seduta accanto a lui e, ancora una volta, non sapevo cosa fare. Continuavo a guardarlo con gli occhi pieni di lacrime, ma non volevo piangere. Così facendo, lui si sarebbe intristito ancora di più e avrei solo peggiorato la situazione. Non potevo neanche immaginare quanto stesse soffrendo in quel momento, potevo solo confortarlo. Cominciai accarezzandogli un po' i capelli, molto lievemente, ma lui restava immobile. Gli misi una mano sulla coscia, accarezzandola lievemente. Lui fece incrociare le nostre dita e sollevò il capo, guardandomi.

«Ti prego, non piangere.» disse con la voce rotta.

«Scusami. So che quello che dovrebbe piangere dovresti essere tu, ma vederti così mi distrugge.» dissi con le lacrime che mi contornavano il viso.

Ci abbracciammo per molto tempo e più cercavamo di smettere di piangere e più peggioravamo la situazione. Ci sfogammo completamente e quando ci calmammo, andai a preparare un tè per tutti e due.

«Secondo i manager, dovremmo far finta di niente. Non parlarne, né tra di noi, né con la stampa. Prevedo che sarà un incubo.» disse mentre gli porgevo la tazza fumante.

«Però dovete pensare che gli One Direction non sono finiti. Non sarete più come prima, però andate avanti. Lui ha fatto la sua scelta e va rispettata. E poi non è morto, rimane e rimarrà per sempre il vostro migliore amico, vostro fratello. Non nego che sarà difficile, molto difficile, però la vita va avanti e anche la band. Non dovete abbattervi, ma anzi, dovete essere più forti di prima e sono sicura che ce la farete, anche senza Zayn.»

«Grazie, sei fantastica.»

Niall mi accarezzò i capelli e poi mi baciò. Io, però, continuavo a non capire. Cosa voleva fare? Stavamo insieme? Eravamo solo amici? Nonostante le discussioni, le mie domande erano sempre le stesse, ma non mi sembrava la situazione adatta per riparlarne.

«Hai preparato le valigie?»

«Sai che mi metti un po' d'ansia con questa storia dell'Australia?»

«Lo so, ma non ti vedo molto convinta.»

«Diciamo che ho un po' paura.»

«E di cosa?»

«Del giudizio degli altri: i ragazzi, lo staff, i manager mi preoccupano.»

«Non devi essere preoccupata, sono tutti gentili e poi tu sei fantastica.»

«Magari solo ai tuoi occhi.»

«Non dire sciocchezze, tutta la mia famiglia ti adora!»

«Non mi piace essere al centro dell'attenzione.»

«Non lo sarai, non ti preoccupare. Li distrarrò io.»

«E come?»

«Con il mio fascino e la mia simpatia, ovviamente.»

«E soprattutto con la tua modestia.»

«Esattamente, soprattutto con quella.»

Niall mi fece l'occhiolino e mi rassicurò. Riusciva sempre a farmi star meglio in qualche modo, era la persona più adatta a starmi a fianco, ma evidentemente così non era per lui. Dovevo, però, farmene una ragione e vivere la mia insulsa vita. Non riuscivo a spiegarmi come una persona così semplice e vera potesse farmi perdere la testa in quel modo, perché io ero persa di lui e non riuscivo più a controllare i miei sentimenti nei suoi confronti. Mi aveva stravolto la vita e soprattutto il cuore, ma non avrei voluto immaginare quanto la mia vita sarebbe cambiata se avesse reso pubblica la nostra "relazione", se così poteva essere chiamata. Ero confusa e triste, ma sapevo ciò che volevo e perciò ero felice, ero il controsenso fatto persona. Non sapevo quanto avrei retto senza sfogarmi e dichiarare a Niall veramente tutto ciò che provavo, ma sapevo che non sarebbe trascorso troppo tempo. Andare in Australia e convivere per dei giorni mi avrebbe fatto impazzire letteralmente. Speravo vivamente che anche lui sarebbe scoppiato e mi avrebbe confessato i suoi reali sentimenti, senza pensare alla fama o al lavoro. Speravo sarebbe stato chiaro ed esaustivo per una volta. Ma d'altra parte non sapevo cosa aspettarmi da quel viaggio che ci avrebbe uniti ancora di più o separati per sempre.

L'amore oltre la fama || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora