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"Allora? Nemmeno un abbraccio?" Harry era ancora sulla soglia della porta.

Alaska mise da parte tutto il suo orgoglio e si abbandonó alla felicità nel rivederlo, si buttò tra le sue braccia godendosi il momento.
Michael confuso guardò Dylan in cerca di spiegazioni, gli fece cenno di aspettare, era ancora scosso dalla situazione.

"Bene, prendo il borsone e te lo poso in soffitta, fortunatamente ti abbiamo aspettato per il dolce" rise Alex, sollecitando i due a staccarsi e così fecero, finalmente Harry entró chiudendo la porta alle sue spalle.

Salutó Lisa, poi guardò Michael e si presentó, spostò lo sguardo verso Dylan e sorrise, gli tese la mano e il biondo la strinse
"Quanto rimani?" gli chiese.

"Qualche giorno, siamo in tour" rispose tranquillo.

"Ma 'siamo' chi esattamente? Perché sono sicuro di averti visto, ma non riesco a collegare" si intromise Mike.

"Sono in una band, One Direction" colmó la sua curiosità.

"Oh cielo, Evelyn impazzirà" sbottó riconoscendolo.

"Se prima non la faccio impazzire io" disse secca Alaska.

"Uuh astio ed ira, chi è la tipa?" Harry ridacchió genuinamente guardandola.

"Poi ti spiego" disse solo.

Si diressero in cucina e presero posto.
"Non ho chiaro il tipo di rapporto tra voi" disse Michael indiscreto, indicando il riccio e la rossa, con fare inquisitore.

Dylan ridacchió senza farsi notare, curioso di cosa avrebbero risposto.
"Siamo molto amici" Alaska si strinse nella spalle dopo aver pronunciato questa frase, come a pentirsene.

"Questa rossa è la mia costante, c'è sempre. Ogni volta che vado via, sono sicuro che quando tornerò ci sarà lei ad aspettarmi, anche se implica non sentirmi per molto tempo" sorrise sincero Harry, guardandola arrossire lievemente.

"Oh ma non mi dire, e perché non mi hai mai parlato della sua esistenza?" ribatté Mike.
Si guadagnò un calcio da sotto il tavolo, tirato da Dyl, sapeva che in questo modo avrebbe fatto solo irritare Aly.

"Mike penso che ci sia ancora una lunga lista di cose che non sai e credo proprio che se non fosse piombato qui stasera, Harry sarebbe rimasto l'unica di quelle che non avresti mai scoperto" rispose divertita dall'interesse dell'amico, che dal canto suo, smise di fare domande.

Lisa era intenta a porzionare il dolce nei piattini, Alex arrivò in suo aiuto a distribuire le fette ai ragazzi, quando tutti furono seduti, Harry prese una forchettata per assaggiare e ridacchió.

Dylan intuì che stesse per alludere al gusto del dessert, quando il riccio guardò prima il piatto e poi la rossa.
Infatti commentó "Cioccolato, mirtilli e lamponi, mi stupisco di come non cambi mai" riferendosi ad Aly.
"Lascia stare, mi ha costretto a comprarla" rise Alex e la sorellina alzó gli occhi al cielo.

"Harry, Alaska sta iniziando a suonare al pub, riesci a passare a vederla?" gli chiese poi speranzoso.

"Davvero? Fantastico! Spero di rimanere per lo spettacolo, abbiamo due concerti qui intorno, poi qualche giorno di stacco, quindi penso di riuscire ad esserci , però vorrei la lasciassi venire a uno dei nostri, Alex, i ragazzi vogliono conoscerla" chiese di rimando.

"Si!" urlò Aly facendo spuntare le fossette sul viso di Harry.
"Va bene, va bene, mettetevi d'accordo, magari vogliono venire anche gli altri" ponderó Alex.

"Penso proprio che Cole sarà presente sicuramente" se ne uscì Dylan, sempre diffidente nei confronti del riccio.
"Chiedo a Calum e gli altri" rispose Michael, Harry arricció il naso quando, a quel nome, la rossa cambiò drasticamente espressione.
"Chi è?" chiese secco.

Let me look in your eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora