Non ti sogno più

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Ballavamo all'unisono,
due bambine con le punte consumate
e il cuore leggero come tulle.
Ci guardavamo negli occhi
e il mondo sembrava più facile da reggere
quando c'era la musica a tenerlo in piedi.

Poi sei sparita.
Come un passo che non atterra,
come un battito che manca.
E quando ho saputo che non c'eri più,
il tempo si è rotto.
Noi, che eravamo luce in sala,
siamo diventati ombre negli occhi l'uno dell'altro.

Nessuno è stato più lo stesso.

Quante notti ti ho sognata:
mi dicevi di non cedere,
di non lasciarmi prendere dal mostro,
di restare,
di respirare.

E io ci provavo.
Ballavo nel sonno con te,
come se quel sogno potesse guarirmi.

Ma poi il mostro mi ha preso.
Mi ha divorata piano,
senza far rumore,
lasciandomi viva abbastanza
da sapere di essere svuotata.

E da quel momento
non ti ho più sognata.
Nessun passo, nessuna voce.
Solo silenzio,
e uno specchio che non riflette più niente.

Ma io ti penso ancora,
quando vedo una sala vuota,
quando sento una melodia triste,
quando mi sembra di cadere.

E allora, anche se non ti sogno più,
resto qui.
A danzare per due.

Inheritance of scars and shadowsWhere stories live. Discover now