Per un attimo

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Per un attimo, sono tornata in vita.
Non tutta, non forte,
ma viva abbastanza da ridere.
Da mangiare un gelato al sole
senza contare le colpe.
Da sentirmi vista — non pesata,
da parlare senza stringere i pugni.

Grazie a loro,
a quelle mani che hanno toccato
senza afferrare,
a quegli sguardi che non mi hanno chiesto di guarire,
solo di restare.

Per alcuni mesi ho creduto:
forse anch'io posso avere primavera.
Forse non sono fatta solo di inverni.

Ma oggi è festa.
E festeggio sola.
Con la voce bassa,
e una fetta di torta che non ha sapore.

Nessun messaggio,
nessuna chiamata.
Solo il rumore della mia esistenza
che batte piano, come un cuore educato.

Eppure —
non cancello quei giorni.
Non li odio.
Li stringo.
Perché se sono esistiti una volta,
forse potranno tornare.
E se no...
io li ricorderò per due.

Inheritance of scars and shadowsWhere stories live. Discover now