-Mi accorsi che avevi il dono di capire quello che ti dicevo quando mi offristi proprio le bacche che cercavo e io senza pensarci dissi "Grazie le stavo cercando!" e tu senza nessuna importanza e con innocenza mi dissi " devi cercare meglio nella parte centrale del bosco perché nei bordi le raccolgono i passanti" rimasi letteralmente stupito e da lì incominciammo a parlare e parlare e ci continuammo a trovare il pomeriggio. Sai che cosa  mi hai detto una volta che arrivasti tardi?- mi chiese e io incuriosita scossi la testa più forte che potei.

-"Scusa il ritardo ma... tu sei il mio più segreto e sei solo mio capito? E non potevo sopportare l'idea che i grandi ti toccassero" poi mi abbracciasti e da quel momento decisi che ti avrei protetta per sempre. Fine della storia.- concluse soddisfatto. Tra noi cadde il silenzio che ci permise di sentire gli uccellini cantare e il vento che soffiava e scuoteva gli alberi che emanavano un dolcissimo profumo di libertà.

-Uffa!!!!- esclamai alzandomi di botto e lasciandogli un area interrogativa sul volto.

-Mi sto deprimendo, ho voglia di quell'azione che avevo da bambina! Basta deprimersi da domani non si parla più dei problemi della vita, chiaro?- calò il silenzio e ci guardammo negli occhi, eravamo stanchi di segreti e misteri. Possibile che con tutte le persone a questo mondo a poter essere condannate a sogni, stregonerie e misteri dovevano per forza essere noi? Per meglio dire me??!

- Giurin giuretto -ci avvicinammo e scuotemmo i nostri nasi a contatto a destra e a sinistra, era una cosa che facevamo fa quando ci siamo incontrati era una specie di rito di riconoscimento che ci legava l'un l'altro. Passarono alcuni interminabili minuti di silenzio che ne io ne Winter volevamo riempire, rimanemmo ad ascoltare il vento che ci accarezzava il viso. Io dovevo fare una confessione al lupo ma quello non mi sembrava il momento adatto e poi per me e lui sarebbe stato un sacrilegio sciogliere quel magico silenzio che circondava il boschetto. All'improvviso si udì il solito scampanellio che Maggy, la signora dell'orfanotrofio, suonava per richiamare tutti per la cena, così approfittai tanto ormai il silenzio era svanito e le urla dei bambini riecheggiavano nel bosco non molto distante dall'edificio.

-Ho chiesto a Klee di portarmi in vacanza al mare per rimediare allo stress che sto accumulando e lei ha detto che ne avrebbe parlato con Meggy- cadde il silenzio e il suo sguardo impenetrabile mi stava facendo venire i brividi. Non sono mai riuscita a capire come una sua occhiataccia fosse meno agghiacciante di una inespressiva, forse perché avrebbe potuto pensare di tutto e io ho il timore di questo. Ignorai quello sguardo e continuai.

-Le ha parlato e mi ha riferito questa mattina che è già tutto pronto e parto domani mattina presto- Mi si alleggerì il cuore quando finii la frase e mi rallegrai per il fatto che ancora non aveva sbraitato come avrebbe fatto di solito trattandosi di Klee. Fece per parlare, ma quel viaggio era prezioso per me e non volevo che delle parole potessero farmelo ricordare in modo negativo.

-Ovviamente lavorerò in un bar sulla spiaggia perché il capo è un amico di Klee, questo mi permetterà di pagarmi il viaggio e racimolare qualche soldo in più per l'orfanotrofio-.

... ... ... ... Silenzio assoluto, non voleva parlare e non capivo se era positivo o negativo.

... ... ... Decisamente negativo!

-Giuro che mi comporterò bene, ti prego cambia espressione!- il suo sguardo diventò morbido e affettuoso mentre mi diceva

-Allora divertiti, io ti aspetterò qui da bravo lupo- Lo accarezzai con molto affetto ma dovetti lasciarlo quasi subito andare dato che Meggy stava iniziando a gridare il mio nome.

                     J                             J                                     J

Durante la cena non parlammo molto e non avrei parlato per nulla se non fosse stato il mio piccolo e caro amico Tommy. Aveva gli occhi azzurri e dolci capaci di rapirti, i suoi biondi capelli lisci gli ricadevano sul viso morbidi e luminosi; La sua carnagione chiara si intonava perfettamente con gli occhi. Era esile e molto debole perché molto spesso sotto cura dei medici per mancanza di calcio e di ferro, il suo carattere dolce e puro era capace di arrivare alla mia anima (cosa che nessuno riusciva a fare).

La ragazza che non conosceva il suo segretoUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum