Mi svegliai consapevole di non aver fatto un sogno qualunque.
Ero felice ma tanto felice e ora sì che avevo motivo di essere felice mi strinsi al corpicino di Tommy che aveva dormito con me e pensai a quel cavallo che mi aveva salvata dai cavalli dagli occhi arancioni. Pensai anche ai ragazzi che mi avevano fatto quel enorme regalo di salutarmi durante un loro concerto e pensai a quel edificio che mi era sempre sembrato orribile ma mi resi conto che era la mia casa e che non potevo disprezzare quello che avevo.
Mi alzai e vidi Angel entrare in stanza e farmi cenno di uscire in modo da non svegliare Tommy.
Uscii, lei mi prese per mano e andammo insieme a fare colazione.
Il resto della mattina feci i mestieri e i compiti e aiutai i bambini più piccoli a svolgere i loro.
Prima di pranzo rubai della carne scongelata e corsi per portarla a Winter.
-Winter- gridai e aspetti che lui mi venisse a prendere, poco dopo arrivò correndo e io gli andai incontro.
Ci appartammo poco distanti dalla strada e gli detti la carne e mentre lui mangiava io gli raccontai il sogno.
-Cosa ne pensi?-chiesi
-Io so che tutti quelli che vivono in quel modo hanno un "lalamy"-
-"Lalamy?- chiesi
-Sì creature capaci di cambiare forma... tutti hanno un loro lalamy ma per averlo bisogna andare in un particolare posto che è la loro terra- disse
-E poi lo devi scegliere?- chiesi
-No al contrario loro ti scelgono ed è complicato perché loro vedono chi sei al primo sguardo e se giudicano che sei loro scappano-
-Già- dissi
-Ma io sapevo che i lalamy non lasciavano mai i loro padroni anche se questo cambiava mondo- disse
-Quindi tu credi che lei sia qui?- chiesi
-No io credo che non abbiate legato abbastanza e che non sia qui-
lo guardai un po' male ma aveva tutte le motivazioni per pensarlo, poi gli schioccai un bacio sulla testa e tornai all'orfanotrofio per pranzare.
J J J
Mi rifugiai nella mia stanza e mi sedetti sul letto, per evitare di essere poi successivamente interrotta avevo detto che andavo a dormire e che mi sarei chiusa a chiave in camera.
Chiamai
-Hohara?- silenzio, nessuno rispose
-Hohara!- ancora nessuna risposta
Provai a concentrarmi al massimo sui suoi profondi occhi color malva e sulla sua morbida criniera.
Ovviamente ni sarei potuta addormentare e la avrei rivista ma volevo prima accertarmi che il nostro legame non era ancora concreto.
-Hohara! Ti prego non scherzare!-iniziavo a sentirmi un idiota così mi sdraiai sul letto.
Ripensai al mio sogno: al nostro incontro, hai suoi occhi profondi, alla nostra fuga, al frutto e ... alla parola magica.
Ormai burattina della magia mi sedetti sul letto e dissi
-Blueshohara vieni da me- in un attimo comparve in braccia a me un dolcissimo gattino nero.
Fu solo quando rividi color malva nei suoi occhi che i miei sospetti si erano concretizzati
-Hohara!-
-Son qui- la abbracciai e lei mi leccò il viso
-Allora abbiamo avuto il legame!- lei annuì lentamente
-La prima volta che pronunci il comando avviene il vincolo eterno-
-Devo portarti in un posto- dissi mentre lei si trasformava in braccialetto e si mise al mio polso.
Io corsi nel boschetto e gridai il nome di Winter.
Lui arrivò correndo e io gli andai in contro, ma fu solo quando gli fui davanti che gli dissi
-Ti presento Hohara- lei si trasformò in corvo e mi si posò sulla spalla.
J J J
Winter e Hohara parlarono molto a lungo in un'altra lingua in modo che io non capissi poi però mi dissero che dovevano farmi un discorso.
-Lei non può restare- disse secco Winter e il mio sorriso svanì
-Perché metterei in pericolo questo mondo dato che secondo i dati sono l'unico lalamy in questa dimensione- io annuii poco convinta
-Comunque ci sarai nell'altra dimensione se io avessi bisogno come la volta scorsa?- Winter parve spaesato ma lo ignorai perché volevo una risposta.
-Sì ma ... i lalamy sono solo amici unici e fidati, io non potrò mai e poi mai combattere e nemmeno stare al tuo fianco quando lo farai. E' una legge- io annuii ignorando la parte dei combattimenti perché ero sicura che fosse l'ultima cosa che avrei fatto nella mia vita.
Hohara si ritrasportò nell'altra dimensione e io tornai all'orfanotrofio delusa.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasyGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...