L' ultima volta

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Ma i giornalisti non ci pensano che possono rovinare la vita di una persona?
E: non è come sembra, non è quello che sembra.
I:ah no Emma e come cazzo è?
Sbatte i pugni sul tavolo ed io mi ammutolisco.
E: non lo sto baciando!!
I: non lo stai baciando. vai a Treviso ad aiutare tua mamma con il trasloco e fai la cretina con il primo che passa?
E: ma non è così fammi spiegare
I: non me ne fotte un cazzo delle tue spiegazioni che minchia pensavi eh che non lo venivo a scoprire? Che non ti beccavano.
Grida.
E: ma
Non mi lascia parlare come al solito quando si arrabbia.
I: ieri mi ha chiamato il giornalista ed ha avuto la decenza di avvisarmi per evitare che lo scoprissi dal giornale ma volevo vedere a che punto arrivavi con che faccia ti presentavi a casa.
E: e tu non potevi chiamare me? Ti avrei spiegato.
I: spiegato cosa? Sei ridicola almeno ammettilo.
E: pensi di farmi parlare? O devi continuare a sputare sentenze ed offese gratuite?
I: offese gratuite? Emma vergognati pensavo di sposarti di crearmi una famiglia con te. Come pensi che io mi sia sentito ieri eh?
E: non ti interessa neanche quello che devo dirti ?
Grido anche io, adesso mi ha stufata!
I: e a te? A te te ne mai fottuto qualcosa di me o ti piaceva solo fare la fidanzata di uno famoso? Eh?
E:Ma come ti permetti?? Io sono sempre stata indipendente. Non me ne mai fregato un cazzo di chi tu fossi.
I: ah già è indipendente lei è emancipata è libera di fare la zoccola appena mi giro.
Adesso ha veramente esagerato.
Scoppio a piangere.
I: piangi, piangi potevi pensarci prima invece di piangere.
Corro in bagno mi bagno la faccia ma non riesco a smettere di piangere.
Mi siedo per terra e grido dal dolore che provo dentro, mi ha spezzato il cuore.
Mi raggiunge e nonostante tutto continua ad urlarmi contro.
I:adesso puoi chiamare il tuo amichetto e dirgli che sei libera!
Continuo a piangere disperata.
E: È mio cuginoooooo, mi ha solo aiutata col trasloco!!
Urlo.
Sgrana gli occhi.
Si allontana va in salotto poi sento che torna verso di me mentre io non riesco a fermare le lacrime.
Rimane in silenzio per un po'.
Continua a camminare su e giù toccandosi nervosamente i capelli.
I: adesso lo querelo a quel giornalista!
Con le poche forze che mi rimango mi rimetto in piedi e mi sciacquo di nuovo il viso gonfio e rosso per le lacrime.
I: Emma io..
E: non mi toccareeee
Grido.
I: Emma..
Mi prende il braccio.
Mi giro e lo guardo dritto negli occhi.
E: Ho detto che non mi devi toccare vattene!!!
Cerca il contatto con me ma senza risultati.
E: Vatteneeeeeeeee!!!!!!!!!!
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo.
Mi guarda e vedo che piange poi gira le spalle ed esce da casa nostra.
Mi metto a letto e piango.
Piango finché non ho più lacrime e trovo la motivazione dentro di me.
È davvero questo quello che voglio?
Un marito che non ha fiducia in me?
E' questa la vita che sognavo per me?
È lui il principe azzurro?
Lo voglio un uomo così per sempre?
No, no, no, no, no!
Io non merito questo trattamento e anche se so che è dettato dalla gelosia e dalla sua perenne insicurezza non sono più disposta ad accettarlo.
Faccio le valigie, stavolta per sempre.
Prendo le uniche due valige grandi che ho e ci metto dentro le mie cose, quelle che mi servono di più poi manderò Elena a prendere il resto.
Non mi viene più da piangere, ho finito le lacrime ma mi rimane un peso sul cuore ed una tristezza infinita.
Prima di uscire stacco la nostra foto dal muro quella di New York e la butto per terra con tutta la rabbia possibile, la lascio lì distrutta in mille pezzi come il mio cuore.
Scendo in garage e carico le valige in macchina, mentre sto per salire anche io sento qualcuno alle mie spalle, è lui disperato che mi guarda come per implorarmi.
I: Emma, Emma dove vai?
E: È finita, basta. Addio Ignazio.

Perché io amo chi sei..( noi siamo come vorrei)Where stories live. Discover now