Dieci cose che odio di te

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L'atmosfera natalizia aveva fatto già capolino nelle strade della città. Molti approfittavano dell'inizio delle vacanze per poter comprare gli ultimi regali. Fortunatamente, avevo già concluso tutti gli acquisti due giorni prima, quando ero andata a fare compere per il ballo insieme ad Audrey e Katherine. Avevo persino scelto il regalo per Harry: una maglia del Chelsea in una vetrina di articoli sportivi era stata capace di catturare la mia attenzione, perciò non ero riuscita a trattenermi dall'impulso di comprarla.
Adesso invece mi trovavo all'esterno del centro commerciale, seduta su una panchina e indecisa sul da farsi. Dovevo avere due grandi occhiaie, considerando che non ero riuscita a dormire neanche un po' quella notte. Oltretutto ero uscita da casa alle otto del mattino, quando ancora Harry dormiva. Volevo evitare alcun tipo di conversazione con lui, non avendo la minima idea di come affrontare il discorso. Sapevo di star rimandando solamente il problema, ma l'idea di dovermi trovare faccia a faccia con Styles dopo tutto quello che era accaduto la sera prima, non mi piaceva neanche un po'.

Una folata di vento mi fece rabbrividire, costringendomi a stringere di più il cappotto e a sollevare la sciarpa. Per qualche strano motivo avevo scelto di andare al centro commerciale, probabilmente perché speravo che l'aria natalizia potesse risollevarmi il morale.

Mi sbagliavo. Erano già le undici ed io avevo girato ogni singolo negozio senza riuscire a non pensare a Styles. Stare fuori sicuramente non era stata neanche una geniale idea, ma non sapevo che altro fare.

-Cosa fai qui tutta sola?- mi domandò una voce che conoscevo.

Sollevai lo sguardo per porre l'attenzione al ragazzo che mi aveva distolto dai miei pensieri: era Cameron.

-Ciao- mi limitai a rispondere accennando un piccolo sorriso.

-Perché quel muso lungo?- continuò a chiedere lui sedendosi al mio fianco.

Probabilmente aveva appena concluso in suo turno al locale.

-È così evidente?- parlai guardandolo per un momento.

Lui si limitò solamente ad annuire. Sbuffai rivolgendo lo sguardo al cielo nuvoloso.

-Sono solo giù di morale- dissi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Poggiò una mano sul mio ginocchio, come se volesse confortarmi.

-Fammi indovinare: problemi di cuore?- chiese lui.

Come aveva fatto ad indovinare? Di solito i ragazzi erano poco intuitivi per certe cose. Lo fissai per qualche secondo, non avendo la minima idea di come rispondere. Mi morsi il labbro inferiore e probabilmente le mie guance divennero leggermente rosse.

-Si tratta del tipo che vive in casa tua?- continuò lui con fin troppa insistenza.

Non mi era mai passata per la mente la possibilità di sfogarmi con qualcuno. Parlare con Katherine e Audrey di ciò che provavo per Harry, sarebbe stato stupido, inutile e imbarazzante. Avevo bisogno di qualcuno estraneo a tutta quell'assurda situazione. Poteva Cameron essere la persona giusta?

-Harry ed io ci conosciamo da tutta la vita. Non ci siamo mai sopportati, anzi diciamo che abbiamo passato ogni istante della nostra esistenza a rendere la vita impossibile all'altro- iniziai a confidarmi, fissando le mie scarpe come se fossero incredibilmente interessanti.

Continui dopo qualche secondo:-Quasi due settimane fa è venuto ad abitare in casa mia e adesso non so più cosa provo. È tutto così strano. Ho persino creduto per un istante che potesse ricambiare ciò che ho iniziato a provare per lui, ma quando l'ho visto baciare un'altra ragazza...- lasciai la frase in sospeso al ricordo della sera precedente.

10 Things I Hate About You [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora