38. 'Til the end of time

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⚠️ ATTENZIONE⚠️
Doppio aggiornamento: siccome Wattpad è un traditore con le notifiche, assicuratevi sempre di aver letto il capitolo precedente,
In questo caso il capitolo 37.
Buona lettura 💜





Ero nuda tra le sue mani sotto la gonna alzataNuda come non maiIl mio giovane corpo era tutto una festa dalla punta dei miei piedi ai capelli sulla testaEro come una sorgente che guidava la bacchetta del rabdomanteNoi facevamo il male Il male era ...

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Ero nuda tra le sue mani
sotto la gonna alzata
Nuda come non mai
Il mio giovane corpo era tutto una festa dalla punta dei miei piedi ai capelli sulla testa
Ero come una sorgente che guidava la bacchetta del rabdomante
Noi facevamo il male
Il male era fatto bene.






🌒🌕🌘









Avete presente quel momento in cui i sensi si intorpidiscono e la coscienza si appanna e si infoschisce, perché stai per addormentarti?

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Avete presente quel momento in cui i sensi si intorpidiscono e la coscienza si appanna e si infoschisce, perché stai per addormentarti?

È come un limbo, un momento in cui il corpo è ingannato dalla tua mente e condannato a restare inerme.

Si chiama dormiveglia.
E se ci pensate bene, come termine è un vero e proprio ossimoro, una contraddizione in termini.
Sapreste dire se state dormendo o se siete svegli, mentre la vostra coscienza si assottiglia fino a diventare un filo invisibile?

Se tirate quel filo verso di voi, vi svegliate.
Se invece lo lasciate sfibrarsi, il confine svanirà e voi a quel punto starete dormendo.

Scommetto che è capitato a tutti di alzarsi al mattino, lavarsi, magari vestirsi, e poi d'improvviso rendersi conto di essere ancora nel proprio letto a dormire.
E adesso immaginate di vivere quel momento talmente tante volte durante il corso della giornata, da cominciare a confondere il sogno dalla realtà, inciampando tra i fili dell'immaginazione senza capire che è la vostra mente a disegnare persino le nuvole, i silenzi e i colori.

Era così che io avevo vissuto da quando ero molto piccola.
Crescendo avevo imparato a distinguere le allucinazioni da ciò che era reale, avevo imparato a gestire la mia memoria in modo tale da creare tanti scompartimenti da cui attingere.
Avevo compreso che vivevo realmente in un posto dove la nebbia e i temporali non erano immaginari.

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