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Pov:Hyunjin

stavo scorrendo la mano sulla parete della stanza, per trovare l'interruttore della luce.

avevo accostato la porta della stanza, quindi la ricerca era abbastanza complicata.

dopo qualche passo a destra la mia mano toccò qualcosa di plastica, e subito arrivai alla concussione che fosse l'interruttore.

il mio dito si avvicinò per premerlo, per cercare di accendere luci, e ci sarei riuscito se non fosse che qualcosa andò a sbattere contro il mio petto, facendomi leggermente indietreggiare.

nella penombra della stanza riconobbi la figura di t/n.

- T/n?, tutto ok?- le chiesi  poggiando le mie mani sulle sue spalle.

Anche se l'unica fonte di luce era quella che penetrava dalla porta, mi accorsi lo stesso, che la ragazza davanti a me stava barcollando sul posto.

era tutta colpa di quei quattro, dopo mi avrebbero sentito.

mentre pensavo ciò, sentii delle esili braccia circondarmi la vita.

-T/n?!- sussurrai, preso alla sprovvista, non avrei voluto ammetterlo, ma molto probabilmente in quel momento ero arrossito, come una ragazzina delle medie.

sentii la ragazza stringere la mia maglia, mentre appoggiava la sua testa sul mio petto.

sentivo il calore del suo abbraccio avvolgermi, e dentro di me regnava il caos.

non sapevo cosa fare,  tanto meno cosa dire, ero immobile, paralizzato dalla sorpresa.

 quell'affetto così improvviso, fece nascere una piccola fiamma di speranza nel cuore.

Era ubriaca, quello lo sapevo benissimo, ma forse, solo forse, quel gesto significava qualcosa di più profondo da parte sua.

Ero indeciso su cosa fare, cosa pensare e mi chiedevo se facessi bene a darmi tutte quelle speranze.

lo sapevo maledettamente bene, che ne sarei rimasto ferito, quello lo sapevo sin dall'inizio.

ma nonostante ciò non riuscivo a togliermi dalla testa la possibilità, che pure t/n provasse per me quello che io provavo per lei.

la sentii respirare profondamente, mentre piano piano la sua presa sulla mia maglia si faceva sempre più debole.

-T/n?- sussurrai, per capire se si fosse addormentata.

in risposta la ragazza emise dei mugolii assonnati.

sospirai e senza pensarci troppo la sollevai con cura, prendendola in collo.

sentii il suo respiro calmo e regolare abbattersi contro il mio collo, mentre la portavo verso il letto.

la poggiai delicatamente sul materasso e la vidi subito mettersi comoda, mentre io mi sedetti sul bordo del letto qualche metro più distate.

il mio sguardo si posò sulla ragazza, doveva essere proprio stanca, ero sicuro che non fosse stato facile organizzare una festa del genere.

non ero il tipo di ragazzo da party, ma mi rendeva felice sapere che i miei amici si fossero impegnati così tanto per me, soprattutto che lei lo avesse fatto.

mentre pensavo a ciò sentii la ragazza bofonchiare qualcosa sottovoce.

- uhm? come dici?- chiesi, sperando che ripetesse.

- mi piaci- mormorò t/n.

mentre le sue parole rimbombano come campane nelle mie orecchie, il battito del mio cuore inizia ad accelerare, e una miscela di emozioni mi travolge completamente.

respiro profondamente, cercando di dare un freno alla agitazione, mentre mi convinco di aver sentito male la ragazza si ripete una seconda volta.

- mi piaci- sussurra  di nuovo, mandandomi per la seconda volta in tilt.

 un sorriso nacque spontaneo sulle mia labbra, mentre credevo di avere una possibilità.

ma tutto ciò a cui avevo pensato e creduto, fino a quel momento, si infranse  non appena t/n parlò di nuovo. 

-mi piaci... minho -

Mi resi conto che le sue parole fossero solo un malinteso, la verità mi arrivò dritta in faccia come una volata di vento gelido, e tutte illusioni che alloggiavano nella mia mente sparirono all'improvviso.

Era come se il mondo si fosse appena capovolto, mi sentivo sciocco, deluso ma soprattutto mi sentivo solo, con soltanto il peso della verità a farmi compagnia.

mi alzai in piedi, facendo alcuni passi verso la porta, mentre sentivo la ragazza chiamare delicatamente un nome, un nome che non era il mio.

senza guardarmi indietro uscii dalla stanza, confuso e ancor di più imbarazzato, mentre il mio cervello mi costringeva ad affrontare la crudele realtà.

feci alcuni passi in corridoio, strusciando la spalla sinistra al muro, mentre camminavo.

avrei voluto tornare a casa, ma ero il festeggiato, sapevo che se me ne fossi andato avrebbero fatto domande.

avrei potuto fingermi malato, ma in quel momento non sarei stato in grado di essere convincente, avevo bisogno di tempo, tempo per pensare, ma soprattutto realizzare.

Ero stato rifiutato ancor prima che mi potessi dichiarare.

sapevo di essere semplicemente visto come un migliore amico, e quindi di avere zero possibilità,  lo sapevo, ma chissà come mai non riuscivo a far sparire quella morsa, che da quando avevo messo piede fuori da quella stanza attanagliava, senza ritegno, il mio cuore.

Lasciai il mio corpo scivolare lungo il muro fino ad arrivare sulla moquette del pavimento.

serrai gli occhi e continuai a ripetere dentro di me, che fosse meglio così, che era andata esattamente come sarebbe dovuta andare.

Non c'era spazio per me nel suo cuore, ormai quella verità mi era arrivata in faccia più veloce dell' Hogwarts express.

ne ero consapevole, sin da quando avevo visto dell'interesse da parte della ragazza per il moro.

E quando ci ripensavo... a quanto tutti quegli anni, passati a minacciare i ragazzi, per non farli avvicinare ad t/n fossero andati direttamente nel cesso dopo che la ragazza aveva conosciuto per puro caso quell'idiota.

ero consapevole di essere stato non poco egoista, ma a quel tempo non avrei potuto minimamente sopportare di vederla insieme ad un'altro ragazzo, non che la situazione sia cambiata.

ma da quel momento in poi avrei dovuto smetterla di esserlo, la cosa più importante era la felicità di t/n, e se lo era insieme a quell'idiota, per quanto mi facesse male, avrei dovuto aiutarla.

un sorriso amaro nacque sulle mie labbra, ripensando a  come mi ero illuso qualche minuto prima.

una lacrima solcò il mio viso, per poi scivolare via, insieme ai pezzi del mio cuore, ormai frantumato.

-hyunjin?- mi sentii chiamare da infondo al corridoio.

alzai lo sguardo e vidi Felix finire di salire le scale, e con un'espressione confusa avvicinarsi a me.

- hyunjin tutto ok? dov'è t/n?- mi chiese guardandosi  a torno, cercando la ragazza.

- e nella sua stanza, sta dormendo- il suono della mia voce uscì fuori più tremolante di quello che avessi voluto.

non c'era bisogno di dire che questo mio tono non passò inosservato al biondo, che alzò un sopracciglio, scrutandomi attentamente.

- è successo qualcosa? ... ne vuoi parlare? - mi chiese sedendosi, sul pavimento, alla mia sinistra.

- non so di cosa tu stia parlando, non è successo niente, davvero, credimi- cercai di convincerlo.

-ti credo, ma allora perché stai piangendo-

Brittle | lee Minho x readerWhere stories live. Discover now