Capitolo 3: Lupo contro Gallina

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La lezione è finita ed è arrivato il momento della punizione

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La lezione è finita ed è arrivato il momento della punizione. Mentre iniziavo lentamente a mettere nello zaino i miei quaderni, Austin mi si avvicinò con un'espressione accigliata.

"Camila, perché hai..."

"Non lo so," borbottai miseramente, già pentendomi di quello che avevo fatto. "Mi sono solo sentita male per lei, stava solo cercando di aiutarla e..." La mia voce si spense.

"Avrei dovuto dire qualcosa al signor Rodriguez," mormorò.

"Va bene Austin, cosa mi faranno comunque due settimane di punizione, giusto?" ridacchiai seccamente. "Ora devo andare, o farò tardi."

Austin mi fece un piccolo cenno, dandomi una pacca sulla spalla. "Torna viva Mila."

Ho sorriso. "Ci proverò."

"E fai attenzione a quella Lauren, non mi fido di lei. Se prova anche solo a farti la ​​prepotente..."

"N-N-Non preoccuparti," balbettai timidamente. "Ora posso prendermi cura di me stessa."

Austin strinse le labbra, con aria poco convinta. Ero un bersaglio facile per le ragazze popolari, sia per i soldi del pranzo che per sfogare la loro rabbia e tirare calci e pugni. È stato solo quest'anno che il bullismo si è placato, probabilmente perché si sono stufate di prendersela con la stessa ragazza per così tanto tempo. Ma qualunque fosse la ragione, ero solo felice che fosse finita.

Mi sentivo male perché dovevo sempre dipendere da Austin per l'aiuto, quindi ero un po' contenta di essere finalmente in grado di fare qualcosa da sola.

Me ne sono pentita? Sicuro.

Lo rifarei? Non c'è modo.

Ma ero orgogliosa di me stessa? Decisamente.

Entrambi ci separammo, ma mentre mi voltavo i miei occhi si imbatterono in quelli di Normani. Sussultai, abbassando rapidamente lo sguardo prima di superarla di corsa.

Sì, mi faceva ancora venire i brividi.

Sono andata nella stanza di detenzione, deglutendo prima di aprire la porta. Il signor Yon, il mio insegnante di educazione fisica, era seduto in prima fila con i piedi sul tavolo.

"Siediti," grugnì, senza nemmeno preoccuparsi di alzare lo sguardo dalla sua rivista. "Dovresti sbrigarti prima che vengano presi tutti."

Guardai verso l'aula vuota, rendendomi conto solo del sarcasmo nel suo tono. Con una risata tremante, chiusi la porta dietro di me e mi sedetti vicino alla finestra. Quando ho iniziato a tirare fuori i miei quaderni e l'astuccio, ho corrugato le sopracciglia, iniziando a guardarmi intorno.

Aspetta, dov'era Lauren?

Ho fatto una pausa.

Chi sto prendendo in giro, come se si presentasse davvero.

Y.O.L.O || CamrenWhere stories live. Discover now