Capitolo 2: Occhi di pistacchio

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Lauren è una ragazza così tenera, proteggila a tutti i costi.

Comunque, ragazzi, volete che pubblichi un capitolo con l'intero cast?

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"Uno di voi può spiegarmi perché uno dei miei studenti è coperto di spaghetti?!" - chiese il preside, sbattendo i pugni sul tavolo e facendoci sobbalzare tutti e quattro sulle sedie

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"Uno di voi può spiegarmi perché uno dei miei studenti è coperto di spaghetti?!" - chiese il preside, sbattendo i pugni sul tavolo e facendoci sobbalzare tutti e quattro sulle sedie.

Siamo stati mandati nel suo ufficio dopo che una delle signore della mensa ha chiamato un insegnante e beh, eccoci qui, seduti di fronte al signor Rodriguez con la testa bassa e gli occhi incollati al pavimento.

"E perché mai due dei miei migliori studenti sono coinvolti in questi imbrogli?!" Lui urlò, alzando le mani in aria.

"Si rilassi signor Roro," ridacchiò freddamente Lauren, facendomi trasalire al soprannome. Come faceva ad essere così calma in questo momento?! Sa almeno in quanti guai eravamo?! Indicò la propria fronte. "Ti romperai una vena."

Le nostre bocche si spalancarono mentre mi giravo verso di lei scioccata. Ho guardato indietro verso la faccia accartocciata del signor Rodriguez che ribolliva di rabbia, sembrava che fosse stitico. Ma prima che potesse ribaltare la situazione e urlare contro Lauren, Brad è venuto in suo soccorso.

"È stata tutta colpa loro!" Protestò, indicando me e Austin. "Ero nella mensa e poi Austin all'improvviso mi ha rovesciato dell'acqua sulle scarpe! Vede?!" Alzò la gamba e si tenne la caviglia, sedendosi in una posizione divertente per mostrargli le sue scarpe da ginnastica umide. Il signor Rodriguez strizzò gli occhi.

"Non vedo niente," disse, chinandosi e aggiustandosi gli occhiali per vedere meglio.

"È perché è acqua," sbuffò, facendo dondolare il piede in aria.

"Amico, metti giù quelle scarpe puzzolenti," sbuffò Austin, abbassando la gamba di Brad.

"E poi, se è acqua, perché ti arrabbi così tanto?" ho intervenuto.

Brad mi lanciò un'occhiataccia e io mi irrigidii. "Perché lo ha fatto apposta, nerd."

Ed è stato allora che Austin si è davvero infastidito, odiando quando altre persone mi maltrattavano. Era uno studente bravo quanto me, ma l'unica differenza era che aveva più palle di me. Sono sempre stata bassa e magra, indossavo abiti che non mi stavano mai veramente bene (non per scelta, ero proprio così magra) con grandi occhiali rotondi che mi cadevano sul ponte del naso, e poiché nulla in me intimidiva, mi faceva semplicemente sentire una vittima facile.

"Ehi, non chiamarla nerd," sbottò.

"E perchè no?" sbuffò Brad.

"Perché amico, ho un milione di soprannomi e tu sicuramente non vorrai sentirne nemmeno uno," sorrise, sbattendo le ciglia con aria innocente.

Y.O.L.O || CamrenWhere stories live. Discover now