Capitolo 9

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*~Chapa~*

In effetti ero davvero stanca, non ne potevo più di stare in quella stanza che puzzava di sudore.

Solo quando arrivai davanti alla porta di casa mi resi conto che forse era meglio rimanere al Man Newst. Aprii lenamente la porta di casa e trovai mia zia seduta sulla poltrona. In casa c'era un silenzio preoccupante. Mi guardai attorno e non vidi ne Sage ne Nicole. Non mi aspettavo di trovare Noah perché anche lui come me evita di stare a casa anche si erano già fatte le nove di sera.

Mi avvicinai alle scale per andare al piano di sopra ma zia Karol mi chiamò.

Zia Karol: Elena. Dove sei stata? - a quelle parole rabbrividii. Odio quando mi chiama con il mio primo nome. Lo fa apposta. Si lo fa apposta per ricordarmi mio padre perché era stato lui a volermi chiamare Elena Lula De Silva era stata mia madre a darmi il nome Chapa e mi facevo chiamare così in modo tale da mantenerla "viva".

Io: sono stata fuori
zia Karol: be..questo mi sembra ovvio..voglio sapere dove sei stata.
Io: da quando ti interessi dove sono stata
zia Karol: ..non importa..vattene. - me ne corsi di sopra.

Anche al piano di sopra c'era un silenzio preoccupante. Andai a controllare nella stanza delle mie sorelle e le trovai che stavano dormendo. Alle nove e mezza di sera..?

Andai in camera mia premetti l'interruttore ma la luce non si accese. Allora provai a utilizzare i miei poteri ma non servì a niente. Ad un tratto però fui distratta da una specie di lamento che proveniva da fuori. Mi affacciai alla finestra ma non vidi nessuno quindi decisi che sarei andata a controllare di persona.

Mi appesi all'albero che sta davanti la mia finestra e scesi giù. Seguii con l'udito il lamento che proveniva dalla stalla delle mucche.

Entrai lentamente e vidi una piccola candela accesa e accanto ad essa Noah buttato nel fieno che piangeva con un sacchetto stropicciato che stava vicino a lui

Io: Noah che cosa è successo? Che ci fai qui- mi sedetti accanto a lui.
Noah: la zia.. mi ha picchiato..- che novità
Io: perché?
Noah: be sono tornato a casa e mi ha picchiato perché mi ero dimenticato di dare da mangiare alle mucche quindi mi ha cacciato fuori e mi ha detto che avrei dormito nella stalla così avrei imparato la lezione.- cazzo. Noah ha soltanto 8 anni. Deve veramente soffrire così?
Io: tranquillo dormo io insieme a te non ti lascio solo.
Noah: no la zia si arrabbierà
Io: non importa ci sono abituata. - mi sdraiai accanto a lui e in quel momento sentii qualcosa sotto la schiena. Guardai ed era quel sacchetto che avevo notato all'inizio.

Io: Noah ma che c'è dentro questo sacchetto.- lui lo preso subito tra le mani.
Noah: allora io te lo dico ma tu non devi dirlo a nessuno.
Io: so mantenere le promesse
Noah: ieri notte ho rubato questi - aprí il sacchetto e mi mostrò il contenuto. Erano dei gioielli fatti di oro e diamanti.
Io: DOVE LI HAI PRESI?!
Noah: be non mi ricordo.. cioè era una casa molto grande. Mentre ero li una signora in camicia da notte, suppongo fosse la padrona di casa, mi sorprese prendere questi gioielli. Ho intenzione di tornare in quella casa per prendere altre cose.- per un momento pensai che i gioielli appartenessero alla signora Marley ma ero troppo sconvolta per riuscire a concentrarmi su questo pensiero.
Io: perché hai rubato questi gioielli?!
Noah: io..volevo venderli per guadagnare i soldi per comprare due biglietti aereo.
Io: e darli a chi?
Noah: uno per me e uno per te. Per scappare. Per cominciare una nuova vita. Non voglio piu stare qui con zia Karol.- non era una cattiva idea ma era sbagliato. Rubare gioielli e rivenderli per guadagnare soldi e scappare. Per andare dove poi. So che è difficile e che Noah sta soffrendo piu di me ma non posso lasciarglielo fare. Che ne sarà di Sage e di Nicole? E della Danger Force? Anche io non volevo più stare con la zia ma non si può scappare dalla realtà.

Io: Noah ascolta. Ti capisco. È difficile vivere così. Non poter farsi degli amici, non poter andare a costruirsi un futuro o dover sempre dormire in una cazzo di stalla con un cazzo di freddi che ti brucia l'anima, ma non puoi diventare un ladro. È la peggiore delle ipotesi. Mi prometti che domani vai a restituire i gioielli?
Noah: e i soldi per i biglietti?- mi guardò con gli occhi lucidi ricolmi di lacrime.
Io: dobbiamo..resistere.

Scoppiammo entrambi a piangere. Lo avvolsi in un'abbraccio e poco dopo lui si addormentò mentre io rimasi a pensare e ripensare a quello che mi aveva detto e quello che avevo subito in tutti questi anni.

Ecco l'altro capitolo. Scusate se è un po lungo. Vi prego spero che vi piaccia anche perché sempre meno persone stanno leggendo i miei capitoli 😭😭😭
Continua..

➶︎𝔂𝓸𝓾𝓻 𝓾𝓷𝓾𝓼𝓾𝓪𝓵 𝓼𝓶𝓲𝓵𝓮➶︎Where stories live. Discover now