6. Incontri

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~Quattro

<<Sono pronti per combattere?>> mi chiese Eric col suo solito fare da superiore.
<<Assolutamente no>> risposi convinto.
Era poco meno di una settimana che stavo allenando gli Iniziati transfazione, ma non mostravano cenni di grande miglioramento, tranne qualcuno che eccelleva già per forma fisica.
Il mio pensiero andò a Tris, la ragazza Abnegante che si era buttata per prima. Lei di certo non era tra quelli che eccellevano, ma qualcosa la faceva spiccare rispetto agli altri.

Forse era la sua determinazione: da quando avevamo iniziato gli allenamenti, lei rimaneva sempre indietro, ma non per lentezza, quanto per resilienza e impegno.
Era ormai un'ora che si stava torturando a tirare pugni al sacco da boxe nell'angolo della stanza, e nonostante le mani rosse non mostrava segni di cedimento.
Avevo notato come mi aveva ascoltato, mentre spiegavo il colpo dell'avambraccio.
Gli altri iniziati sembravano allenarsi giusto perchè era obbligatorio, lei invece lo faceva per bisogno quasi, come se finchè non fosse riuscita a farlo bene non avrebbe ceduto.
Il che era molto strano in quanto Abnegante, che di solito puntano all'annullamento della persona e al dedicarsi al prossimo.
Dopo anni passati ad osservare Iniziati sempre stanchi e nullafacenti, era bello vedere qualcuno che si allenava con spirito e voglia di riuscire.

Una strana sensazione mi dava l'impressione di averla già incontrata da qualche parte. I suoi occhi erano familiari, avevano un colore che risvegliava dei ricordi d'infanzia.
Sicuramente ci eravamo incontrati prima del giorno della Cerimonia della Scelta.
Quel giorno mi trovavo in città per degli affari privati, niente riguardante la fazione, e ben due volte avevo incontrato quel suo sguardo timido ma pieno di vita, il che probabilmente mi aveva fatto apparire come uno psicopatico.
Ero abbastanza certo che lei non si ricordasse di me, nè di una ipotetica infanzia e nemmeno del nostro quasi incontro durante la Cerimonia, sarà stata tanto agitata per la scelta da compiere da nemmeno notare la mia presenza, ed inoltre non mi aveva chiesto niente, non che mi fossi mostrato particolarmente incline al dialogo.

<<Prima a saltare, Ultima a saltare, sul ring>> cercai di restare calmo a quella iniziativa di Eric; del resto un po' di pratica non poteva che far bene, no?
Gran parte dell'allenamento degli Intrepidi si basava sulla pratica in realtà, studiare la teoria di come si fanno le cose è sempre sottovalutato, nonostante io apprezzi anche questi aspetti, e cerchi di spiegarli ogni volta che ne ho l'occasione, cioè ogni volta che Eric non mi comanda a bacchetta.
L'ultima ragazza a saltare era enorme, più alta di me e con un corpo imponente, Tris invece, avevo paura si spezzasse anche solo camminando.
Le sue caviglie erano deboli, non sapevo se per postura o altro, e le piegava leggermente all'infuori nel camminare.
Le braccia erano altrettanto magre, e per un secondo mi domandai se dagli Abneganti la facessero mangiare come si doveva.
Fin dai suoi primi giorni qui cercai di starle alla larga, mi ricordava troppo... me.

Anche se speravo vivamente che i suoi genitori fossero persone per bene, conoscevo fin troppo bene che lo stile di vita degli Abneganti era a dir poco deprimente, pieno di altruismo e compostezza.
Nonostante il tempo trascorso, i valori della mia vecchia fazione mi erano sempre rimasti nel cuore. Non riuscivo a metterli in pratica spesso, ma pensavo che per essere qualcuno che protegge gli altri, avrei dovuto conservare dell'altruismo nel cuore.
Decisi di scacciare quei ricordi, che già mi stavano facendo venire il voltastomaco.
<<Eric, ho detto che non sono pronti>> lui si girò verso di me con occhi pieni d'ira, non ci eravamo mai sopportati, soprattutto dopo uno dei numerosi scontri durante la nostra iniziazione, che ci dichiarò ufficialmente numero uno, e numero due.
Il che ovviamente non gli era mai andato giù <<Non mi serve la tua autorizzazione Quattro>> dal momento che non sopportava sentirsi inferiore.
Notavo sempre come godeva dei momenti in cui poteva zittirmi e gioire dell'autorità che il suo ruolo gli conferiva.

Again & ForeverWhere stories live. Discover now