Non mi aspettavo di già questo discorso. Il cuore inizia a pulsare veloce e nascondo l'agitazione dietro una maschera di indifferenza. Matthew va veloce. Troppo veloce. E non credo di riuscire a reggere il suo passo.
«Non voglio metterti pressione», continua. «Capisco il tuo punto di vista, davvero. Le relazioni non sono dei libri da aprire e chiudere a piacimento. Prenditi il tuo tempo. Volevo solo mettere in chiaro questo mio pensiero»
«Grazie per aver parlato chiaramente», mi schiarisco la voce. «Apprezzo la tua sincerità».

Matthew annuisce e si concentra sulla sua canna da pesca. Non mi guarda quando parla: «Vorrei che tu riflettessi sul fatto che potresti essere felice anche in un'altra situazione. Tipo con me», mi strizza l'occhio e adesso della sua espressione seria non c'è traccia. È tornato a giocare.
«Tu dici?», lo prendo in giro.
«Hai dei dubbi su questo?»
«Potrei averne», trattengo una risata davanti alla sua finta faccia offesa.
«Dammi tempo, Dar», il suo viso si avvicina fin troppo al mio. «Ti mostrerò ciò che posso darti».
E per fortuna un pesce che abbocca fa tornare libero il mio spazio personale.

Matthew mi accompagna a casa quando il sole sta tramontando. Ferma l'auto davanti al giardino e sorrido quando fa il giro dell'abitacolo in fretta per aprire per me la portiera.
«Grazie», bisbiglio, mettendo piede fuori dalla macchina.
«Grazie a te per la splendida giornata», mi lascia una carezza sulla guancia e poi mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Mi chiedevo... Ti andrebbe di venire con me ad un evento domani sera?»
«Che evento?», la mia bocca non aspetta i comandi del cervello.

«È una specie di festa», minimizza. «Quel tipo di serata in cui ci si veste eleganti e si mangia stuzzichini».
Oh.
Questo sì che potrebbe fare al caso nostro.
Mi fingo poco interessata: «Non moriremo di fame?».
Matthew ride. Mi trova divertente.
«Andremo a mangiare una pizza gigante subito dopo. Promesso», mi porge la mano ed io la stringo.
«Affare fatto, allora?»
«Affare fatto», confermo.

E poi con uno scatto veloce della mano attira il mio corpo al suo e mi stampa un fugace bacio sulle labbra che mi fa sgranare gli occhi e mi mozza il fiato.
«Scusa. Non ho resistito», si allontana da me come se non fosse successo niente. Io sono sconvolta. Mi ha baciata.
«A domani, Darlene!».
Mi lascia in giardino, stordita e con il panico nelle vene.

Lo stordimento e l'agitazione si moltiplicano in modo esponenziale la sera stessa quando, ormai sfinita, mi ritrovo a casa di Evan a raccontare tutta la giornata nei minimi dettagli.
Rafael se ne sta sdraiato sul divano, stanco di sentirmi ripetere le stesse informazioni.

«Allora», Evan rilegge i suoi appunti sul quaderno e annuisce, forse finalmente soddisfatto. «È successo qualcosa in macchina? Ti ha detto qualcosa in particolare che potrebbe interessarci?»
«No», drizzo la schiena e mi torturo le mani. Ho paura di proseguire con il mio racconto.
«Ma mi ha invitata ad una specie di festa che si terrà domani sera».

Gli occhi di Evan brillano di interesse: «Potrebbe essere un punto di svolta. Devi indossare una telecamera. Ogni dettaglio può esserci utile»
«Va bene», annuisco, già preoccupata per ciò che mi attenderà.
Evan chiude il quaderno e sospiro di sollievo. Forse il suo interrogatorio è finito.
Si alza e picchietta le dita contro il tavolo per poi chiedere: «Devo sapere altro?».

Mi fissa dall'alto e sono costretta ad inclinare la testa per guardarlo in faccia: «Beh, ecco... Mi ha praticamente chiesto di lasciarti se voglio continuare a vedermi con lui a lungo. Ha detto che non è uno a cui piace condividere».
Le labbra di Evan si inarcano in un ghigno divertito. O infastidito. Non lo capisco.
«Ti conosce da due ore e ha già delle pretese?»
«A quanto pare», mi torturo le mani e proseguo: «E quando mi ha accompagnata a casa lui...».
Lo sguardo di Evan si fa sempre più concentrato e mi ritrovo a deglutire: «Mi ha baciata».

Rafael alza la testa di scatto e punta i suoi occhi divertiti su di noi. Gli scappa perfino una risata mentre si gode il cambio di espressione del capo dipartimento.
«Come, scusa?»
«Mi ha baciata», ripeto.
«Non credo di aver capito bene», si china per arrivare all'altezza del mio viso. «Cos'è che ha fatto?», scandisce le parole lentamente, come se stesse parlando con un alieno.

«L'ha baciata!», Rafael urla per farsi sentire e non vorrei essere al suo posto quando Evan si volta verso di lui con lo sguardo pieno di furia omicida.
Adesso Rafael non ride più e il capo dipartimento torna a puntare gli occhi neri su di me: «Ti ha baciata», ripete con calma.
«Sì, signore. Un bacio veloce. Insignificante e inaspettato, ma lo ha fatto»
«Senza il tuo consenso», sottolinea.
«Diciamo che non me lo ha proprio chiesto, ecco».

Silenzio. Si massaggia le tempie con due dita e soffia dell'aria fuori dalle labbra. Fa un passo avanti, poi uno indietro.
«Questa cosa finisce male», parla con Rafael che drizza le spalle e assume un'espressione finalmente seria.
«Non essere drastico»
«Finisce male», ripete. «È stata una pessima idea», si scompiglia i capelli con una mano, le vene del collo fin troppo esposte. È arrabbiato.

«È stato solo un bacetto, signor Royden. Niente di preoccupante»
«Non è solo un bacetto», sibila. «Non lo è, Althea».
Torna a sedersi e avvicina la sua sedia alla mia. Le mie ginocchia sono schiacciate contro le sue e mi manca l'aria a causa della sua vicinanza. Inclina il busto verso di me e la distanza tra di noi diventa quasi inesistente: «Matthew è un lupo che fa finta di essere un agnellino, Althea»
«Me lo ricordo»
«Potrebbe andare oltre e provare a prendere con la forza qualcosa che va ben oltre il bacetto. E poi che vuol dire solo un bacetto!?», sbotta. Per la prima volta in vita mia vedo il suo volto colorarsi di rosso. «Per me un bacetto può essere una cosa e per te un'altra», continua.

«Un bacetto!», ribatto. Come faccio a spiegargli il mio concetto di bacetto? Poi il colpo di fulmine: mi sporgo in fretta verso di lui e gli stampo un velocissimo bacio sulle labbra.
«Così», dico.
E solo quando mi accorgo della sua espressione sconvolta mi rendo conto di ciò che ho appena fatto.
Sono scema?

Buonaseraaaaa 🫶🫶🫶🫶
Eccomi tornata con un nuovo capitolo 😍
Spero vi sia piaciuto. Soprattutto il finale 🤣
Althea ma che combini??
Sta perdendo la ragione.
Siete pronti per il prossimo capitolo?
Vi spoilero che avremo due parti. Parte A: momento Evan e Althea.
Parte B: la serata con Matthew... (Ed Evan a vedere tutto dalla videocamera 😈😈).
Non vi dico altro 🤐🤐🤐
Vi aspetto nei commenti 😍😍
Un bacio
Sara

NON SONO UNA SPIAWhere stories live. Discover now