17.A quanto pare ci piace saltare di male in peggio.

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~Allison~
Eravamo tutti in biblioteca a cercare indizi su come andare avanti in... Beh tutto quello in cui eravamo immischiati.
Da come l'ho detto sembra una cosa losca.
Cercavamo qualche indizio. Ognuno era assegnato a un settore della biblioteca.
Alec: storia dei Semidei *sezione proibita a persone di basso rango*
Jace: storia degli Shadowhunters, libri in greco e latino e musica.
Clary: rune.
Isabelle: armi.
Percy e Annabeth: album fotografici.
Grover: leggende.
Simon: storia dei Nascosti (vampiri, lupi mannari, elfi, ecc).
Io: storie mondane, album mondani, annunci mondani, qualsiasi cosa riferita ai mondani che potesse collegare incidenti, o qualsiasi altro genere di "qualcosa" con la nostra situazione.
La sezione "Magia, Magia Nera, Magia Proibita, Incantesimi" aspettava di essere controllata da Magnus, che si faceva attendere.
Toc Toc Toc Totoc Toc Toc
Alec alzó subito lo sguardo verso la porta. Nessuno si mosse. Andó ad aprire e torvó un ragazzo suo diciotto, occhi da gatto e capelli neri sorridente sulla porta.
-Ce l'hai fatta ad aprirmi.
Lo bació facendolo arrossire e poi rivolse la usa attenzione su di noi. Si sfregò le mani e si presentò.
-Salve a tutti! Magnus Bane, al vostro servizio (a pagamento).
Finì la frase con un occhiolino e fece un piccolo inchino. Percy e Annabeth accennarono un saluto e continuarono ad aprire album, Grover urló un "Ciao bro" e continuó il suo lavoro mentre gli Shadowhunters andarono a stringergli la mano o ad abbracciarlo. Io rimasi ferma immobile.
-Tu saresti dolcezza?
Cercai di non arrossire e gli strinsi la mano molto contenta e intimorita.
-Oh per l'Angelo! Sono estremamente onorata di conoscerti Magnus davvero. Mi chiamo Allison.
-Oh, sono lusingato. Piacere Allison.
Mi fece l'occhiolino e tornó a parlare ai suoi amici.
-Fatemi indovinare: sezione magia?
Alec annuì accompagnandolo alla libreria lì iniziarono a sussurarsi cose all'orecchio per poi finire con un bacio.
Continuammo a cercare per ore, Isabelle portó delle bibite per rinfrescarci e degli snack in caso di fame improvvisa. Stemmo lì fino alle nove senza aver trovato niente. Quattordici ore chiusi dentro quella biblioteca e nulla, niente che collegasse niente.
Appoggiai la testa allo scaffale esausta. Avró letto, guardato, sfogliato almeno tre centinaia di documenti quel giorno. Eravamo tutti esausti.
-Ragazzi...
Sobbalzammo a sentire la voce di Grover provenire dal piano sotto della biblioteca.
-Doreste venire a vedere...
Noi semidei, Jace e Clary scendemmo subito da lui per vedere arrivare gli altri dalle parti della biblioteca al primo piano. Ci fermammo tutti dietro a Grover.
-Cos'hai trovato?
Chiese Clary.
Avevo notato che Clary, Jace e Grover si parlavano di più o comunque sembravano più "amici". Invece tra me, Annabeth e Percy, la tensione si poteva tagliare con il coltello.
-Guarda con i tuoi occhi.
Mi svegliai dai miei pensieri e vidi la chioma rossa della Shadowhunter avviarsi verso il satiro.
Davanti a loro, in fondo allo scaffale c'era un riquadro nero di metallo, con incise sopra rune rosse.
-È chiuso da incatentesimi di protezione. Sono... Hanno... Sono troppo forti da spezzare. Jace c'è una scritta il latino, prova a vedere se capisci.
[filiis sceleratis tantum habebit accessum]
Jace sfioró le incisioni e tradusse.
-Solo i figli maledetti avranno accesso.
[Noirlune]
-Noirlune... Era il cognome di uno del conclave, si uno che era stato bandito, ma prima della celebrazione dell'esilio è spartito con sua figlia... È sparito con sua figlia! Allison vieni subito qui!
Deglutii a fatica.
-Ahm.. Si?
Lui mi fissó con uno sguardo penetrante e sicuro, mi sentii piccola e indifesa sotto quello sguardo dorato.
-Tocca le rune, una ad una.
-SEI IMPAZZITO?!
Saltai per lo spavento mi voltai e vidi il panico e l'orrore sul viso di Clary.
-Quelle rune sono troppo potenti e pericolose, non so se resisterà al loro potere, potrebbero condurla a destini anche peggiori della morte.
-Clary ha ragione, Jace. Ci dev'essere un altro modo. Non sappiamo se suo padre era effettivamente Noirlune.
Intervenne Magnus. Iniziai a non capire più nulla, come faceva Magnus a sapere già tutto? Perché avevo idea che loro sapessero più cose di quelle che volevano dire? Ma ero sicura che lì dentro ci fosse qualcosa che mi avrebbe fatto comprendere di più sulla mia vita. Mi sentivo attratta da quella porta, come se le mie dita volessero appoggiarsi su quei colori inquietanti.
-Lo faró.
-Cosa?!
Percy fece un salto verso di me mentre gli altri mi guardavano a bocca aperta.
Annabeth si allontanò da lui di un passo. Il semidio la ignoró tenendo i suoi occhi verdi su di me.
-È troppo pericoloso.
-Percy, sento che andrà tutto bene, sento che lì dentro-- dissi indicando la scatola-- c'è qualcosa che ci serve, che mi serve, sapere e se questo è l'unico modo beh, che sia. È questo che fanno gli eroi come voi no?! Mettono a rischio se stessi per un bene più grande.
Nessuno rispose.
-Bene, niente obiezioni?
Jace ruppe il silenzio. Nessuno parló di nuovo.
-Come immaginavo. Vai Allison.
Feci un respiro profondo e mi avviai alla libreria. Guardai la porticina di metallo e le sue rune. Notai che erano posizionate ad arco. Tirai su la mano e notai che ogni polpastrello cadeva precisamente su una runa.
Appoggiai delicatamente l'indice sulla seconda runa da sinistra: una specie di X con dei piccoli cerchietti negli spazi tra le stanghette. Appoggiai il pollice sulla prima: un cerchio circondato da dei piccoli raggi e che conteneva una chiocciola. Il medio sulla terza: una linea verticale con in cima e in fondo due piccoli simbolini. L'anulare sulla quarta: un simbolo simile allo ying e lo yang, ma squadrato e infine il mignolo su un simbolo composto da tre chiocciole.
Premetti su esse, iniziarono a brillare. Si surriscaldarono infondendomi quel calore in tutto il corpo. Il rosso fuoco di quei simboli seguì il percorso ti tutte le mie vene . La serratura della cassaforte scattó.
~Jace~
Le vene di quella semidea presero il color fuoco delle rune. Quando la serratura scattó la ragazza crolló a terra con i primi centimetri di capelli completamente neri.
Corremmo tutti da lei.
Percy sembrava terrorizzato è più lui sembrava preoccupato più la biondina sembrava irritata.
Allison aprì gli occhi lentamente lasciandoci tutti senza fiato. Si era svegliata. Non era morta. Un sollievo per tutti no?! I capelli stavano tornando al loro colore naturale e l'occhio che, appena aperto, era sembrato rosso era tornato con prima, o quasi.
-Sto bene... Sto bene...
Tossì violentemente rivelando del sangue sulla mano.
-Sto bene! Non è niente. Allontanatevi, mi voglio alzare.
Facemmo un passo indietro ancora scandalizzati.
-Perché mi guardare così?
Sembrava confusa.
-È per il sangue? Non è nulla, credo.
La presi per un braccio incapace di parlare e la misi davanti a uno specchio.
Vidi la sua espressione scandalizzarsi alla visione del suo corpo.
Aveva tre segni neri all'inizio di ogni vena sul polso. All'inizio di ogni segno sul braccio sinistro c'era scritta una piccola runa. La prima era una runa di tradimento. La seconda di abbandono e la terza di morte. Su quello destro erano segnate altre tre rune: saggezza, potete, salvezza. Sul collo aveva un rampicante nero che seguiva l'arteria più importante, sarebbe sembrato un tatuaggio, pure bello, se non avesse emanato tutta quell'aura di magia nera. La pupilla era diventata come quella di un gatto, l'iride era leggermente più scura
Era traumatizzata. Mi mise una mano davanti alla bocca per non urlare e si appoggiò al muro.
-Vieni qui, siediti.
Izzy la fece sedere su una poltrona per farla rilassare mentre noi davamo un'occhiata a quella fantomatica cassaforte.
Simon tiró fuori tutto ciò che conteneva.
Un plico di fogli.
Una cartelletta piena di documenti.
Una scatoletta.
Un pugnale con l'elsa lunga tutta arrotolata e con sulla lama lo stemma dei Noirlune: una mezzaluna nera con il contorno di polvere argentata.

Hi, I'm a Demigod.Where stories live. Discover now