Champagne

14 1 0
                                    




Non so perché la salutai. Cazzo avevo in mente? Poi così? La guardai di nuovo. Lo stupore doveva essere limpido sulla mia faccia, e mio padre se ne accorse, ne sono certo tutt'ora, perché le fece un cenno e sparì fra la folla, soltanto dopo avermi dato uno sguardo di assoluta pietà.

Diana era in piedi all'entrata, le guancia rosse come le labbra, i capelli raccolti che le lasciavano le spalle in bella mostra e dio solo sa cos'altro, perché io non ebbi il coraggio di guardare e tornai a concentrarmi sugli occhi per niente fiducioso nella mia abilità di dissimulare l'interesse. Non sembrava scossa come me. Forse aveva superato il nostro incontro alla festa. Ah no aspetta. Semplicemente non stava in fissa con me e per lei sette minuti in uno sgabuzzino non significavano niente, proprio come dovrebbe essere per qualsiasi persona normale.

Sorrise, e aprì bocca "Ciao. Il signore che è con te... dove si è diretto?" si girò preoccupata verso la folla all'interno della sala.

"Chi, mio padre? Importa? Conosce chiunque alla cena. Mi ritroverà se gli serve" le risposi. Era la verità. Papà non è mai stato come me. Sempre più sicuro, sempre più bravo a fare tutto. E' per questo che non ho voluto fare il suo lavoro. Non sarei mai stato in grado di reggere il confronto, io che a stento so rivolgere la parola alla gente.

La vidi stringere le labbra. Forse portava un po' di rancore per l'altra sera. Ero determinato a scoprirlo.

"Devo accompagnare gli ospiti ai tavoli. Se ti va di seguirmi..." mi fece segno di seguirla con la mano destra. Capii poco dopo che fosse alla cena per lavorare. Per un attimo avevo pensato fosse qui con un genitore altrettanto scassapalle. Non ero troppo entusiasta del fatto che fosse lei a guidare me in una stanza in cui anche le mosche sapevano chi fossi mio malgrado, ma mi resi conto il solo fatto che avesse chiesto chi fosse mio padre significava non ne avesse idea. Diana non sapeva niente. Per lei ero solo Leo. Dio, che merda. Ero finalmente abbastanza lontano da casa da non essere associato a mio padre e stavo rovinando tutto. Finalmente avevo la chance di essere Leo e basta. Di non dover essere Leonardo Aurelio Rossi. E doveva rimanere così. Papà avrebbe parlato a nome della compagnia solo a fine serata - era cruciale che la portassi via per quel momento. Se non avesse ascoltato il discorso, non avrebbe mai potuto collegare i punti. Per lei sarei rimasto solamente Leo.

"Il tavolo è quello a destra" disse, dopo essersi fatta strada fra la gente. "buona serata, suppongo".

"Anche a te, Diana." Risposi. La liquidai il prima possibile. Più lungo era il tempo che passava accanto al tavolo, più grande diventava il rischio che scoprisse tutto.

Mi feci versare del vino bianco e ripresi a fissare il vuoto concentrandomi di tanto in tanto sulle vetrate che davano sulla città. Mi sentivo sempre un outsider, in questo tipo di serate.

"Leo!" sentii gridare poco lontano. Camilla era poco dietro di me, e incrociai il suo sguardo girandomi.

"Sei il figlio del presidente Rossi! Non è possibile. E' un grande collega di mio padre." disse, era addirittura contenta.

Fantastico. Lo sapeva anche lei. Non solo, ma anche suo padre era nella cerchia. Meraviglioso. Ci volle tutta la volontà che avevo in corpo per non far trasparire quanto fossi scocciato. Annuì, semplicemente.

"Ti va di prendere da bere?" disse, guardandomi. Le feci notare il calice che avevo in mano con la testa, al che rispose "beh, intendevo qualcosa di più divertente" e fui trascinato al banco degli alcolici.

"Come reggi l'alcol? Sei un peso piuma?" mi chiese, ridendo. Forse era già brilla. Aveva gli occhi un po' lucidi.

Mi sforzai di sorridere. Ordinai per entrambi il cocktail più elaborato che mi venisse in mente fra quelli che avevo letto in macchina prima di venire. Da ubriaco, pensai, avrei gestito meglio il senso di assoluto imbarazzo che vivevo ogni volta che dovevo presentarmi a questo tipo di eventi. E' per questo che studiavo bene il menu degli alcolici.

Bella come RomaWhere stories live. Discover now