CAPITOLO 28

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DENISE

Sentii le mani sudare, mentre il mio labbro inferiore iniziava a tremare. Il solo immagine di quei cinghiali zombie mi faceva spaventare.

Se devo essere sincera non ero così coraggiosa come lo erano Hazel, Naya, Harry o Richard. Ero Denise Stone, una fifona tremenda, che a malapena faceva sentire la sua voce. Questo mi differenziava molto da Hazel.

Lei era sempre pronta a far sentire la sua voce, non mostrava mai segno di paura quando si trattava di combattere. Io non ero affatto come lei. Quando stavo con lei, mi faceva lo stesso effetto di quando stavo accanto a mia sorella Jenna.

Lei, ormai era diventata famosa per le sue abilità da guerriera, nonché è una brava stratega. Io non potevo neanche paragonarmi a lei. Come mi avevo detto, io non avevo niente di speciale.

< ehi Denise> Disse Mike, poggiando la mano sulla mia spalla < sei sicura di stare bene, sei più pallida di Hazel>

<ehi! io non sono così pallida!>
Gridò Hazel.

< scherzi a parte, stai bene?>

< uhm...sì> Dissi a bassissima voce, come al solito < sono solo un pò nervosa>

Il mio boa, Nagara, si avvicinò a me e si avvolse intorno al mio braccio. Avevo notato che fin dalla sua nascita cresceva così rapidamente. In un solo mese aveva raggiunto gli otto metri di altezza. Era diventato un serpente del tutto bianco.

< andiamo, con me, puoi dire tutto>
Mi rassicurò Mike.

Il suo sorriso era così sincero e rassicurante, che non ce la feci a dirgli di no.

< non saprei, Mike. Io credo di essere la persona più sbagliata per questa missione> Dissi tutto in un sussurro < mi hai vista? Sono banale! Io non sono come te, o come Hazel o Naya. Io sono una fifona che nella sua vita non ha mai fatto niente di speciale>

< smettila di sminuirti> Disse Mike < guarda che nessuno è perfetto, neanche Hazel lo è. E poi tutti quanti hanno delle insicurezze, solo che non la danno da vedere. E poi so che potrai fare cose grandiose con il tuo serpente e il tuo pugnale>

Gli sorrisi. Certo che Mike era davvero bravo ad usare le parole. Mi legai i capelli in una coda di cavallo e presi il mio pugnale. Una voce dentro di me mi stava dicendo di essere più forte possibile e che riuscirò a farcela, ma dentro il cuore mi batteva così forte che sembrava che volesse uscirmi dal petto, per poi andarsene e non tornare mai più.

Da lontano si sentirono da lontano i versi di quelle bestiaccie, ma ad un certo punto vennero improvvisamente soffocate. Tutto quello era strano, sicuramente c' era una qualcosa o qualcuno che stava facendo del male a quei zombie. I miei sospetti non furono infondate, dopo che sentii uno di loro lamentarsi dolorosamente.

< ma che succede?> Chiese Hazel alla sua gemella < c' è qualcun' altro in questa foresta>

< non saprei> Disse Sheila < io non ho mai visto altri esseri umani qui, ma ciò non è detto che non ci siano>

Sentii un brivido sulle spalle, cau. ato dal freddo. Era successo tutto così in fredda e la foresta iniziò a nevicare abbondantemente. Da lì inizia a collocare tutto. Gli occhi di Akame avevano lo stesso colore dei zombie quando era stata congelata, in quel momento stava iniziando a nevicare, sebbene fossimo in una foresta tropicale. La signora del ghiaccio aveva palesemente un ruolo in tutta questa storia e molto probabilmente la foresta era sotto il suo controllo.

la luce e il buio : I Figli della tempestaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant