CAPITOLO 16

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RODRICK


< Rodrick sei solo un' ignorante!>

Mi gridò mio padre.

Anzi, non era il mio vero e proprio padre, dal momento che mia madre ha avuto una storia d' amore con un' altro uomo. Inutile dire che suo marito, il sovrano della casata Pierce, Jacob, non l' aveva preso bene e per lo più non gli piaceva il fatto che vivevamo nello stesso tetto, ma aveva dovuto accettarlo .

< mi dispiace padre, ma non ci riesco. Giuro che mi sto sforzando a leggere e a scrivere, ma il mio cervello me lo impedisce>

< senti, non provare a lagnarti e a fare la vittima con me. Con tua madre funziona, ma con me no, ma guardati, hai quattordici anni e non sai né leggere o scrivere>

Non era la prima volta che mi rinfacciava la stessa cosa. Lui, insieme a mia madre avevano cercato in tutti i modi per farmi leggere e scrivere, ma non ci riuscivo. Quando vedevo le lettere spesso sembravano dei scarabocchi, perciò scrivevo ciò che vedevo, provocando l' ira di Jacob.

Alla fine mi stancai di provarci, mi alzai e andai via da quel posto, ignorando i richiami e le grida di Jacob. Quando arrivai sul corridoio, mi fermai ad osservare una foto di famiglia, incorniciata sul muro. Jacob era rimasto uguale così com' era; era un' uomo di mezza età, alto e robusto, il suo viso era rasato e non c' era nessuna traccia di una barba, era sempre calvo, solo in quella foto aveva qualche capello castano sulla testa, il suo mento era squadrato e sporgente come al solito , la carnagione pallida e gli occhi piccoli e scuri.

La donna accanto a lui era mia madre, Victoria Pierce, che sembrava la mia copia femminile; alta e magra, carnagione abbronzata, i lineamenti delicati e fini con i zigomi alti, i suoi capelli erano di un biondo oro e gli occhi color verde acqua, solo che io avevo gli occhi ambrati, probabilmente ripreso dal mio padre biologico.

In mezzo a loro c' era una bambina. Era mia sorella Cora, che era morta poco prima che io nascessi; era bassina per una bambina di sette anni, la sua carnagione era olivastra, il suo viso allungato e aveva i zigomi alti di nostra madre, i suoi capelli erano di un castano scuro, lunghi e intrecciati e aveva gli occhi scuri, ma erano in qualche modo diversi da suo padre, perché erano più grandi e belli.

Sulla villa non c' era neanche una singola foto di me, perché Jacob trovava inaccettabile il fatto che doveva incorniciare un' immagine di me a casa sua. Non era affatto bello essere nato bastardo, perché da una parte c' erano gli insulti rivolti a mia madre, dato si era rovinata la reputazione, dando vita ad un bambino fuori dal matrimonio e dall' altra parte c' era la terribile sensazione di essere sbagliati, di non essere una persona normale. E per ultima cosa c' era il disprezzo e l' odio di Jacob, che non faceva altro che guardarmi dall' alto e in basso.

Uscii dalla villa e andai nel giardino, l' unico posto che mi faceva sentire in pace con me stesso e mi sedetti dietro ad un' albero. Purtroppo tutte le foglie dei alberi erano cadute, dato che l' inverno stava arrivando ormai ed era particolarmente rigida in Toronto e sembrava che ero l' unica persona a cui piaceva l' inverno. Non sentivo nessun freddo ed era bello guardare i fiocchi di neve cadere.

< hai litigato ancora con tuo padre?>

Disse la voce calda e accomodante di mia madre.

< quell' uomo non è mio padre e poi come fai a saperlo?>

< andiamo, Rodrick, tu vieni sempre qui quando litighi con lui. Cos'è successo tra di voi?>

< le solite cose, non riesco a leggere o a scrivere>

la luce e il buio : I Figli della tempestaWhere stories live. Discover now