<A dopo, piccola Helianthus.> sussurrai vicino al suo orecchio, posando un bacio sulla sua guancia arrossata prima di uscire dalla stanza.

È innocente, una vittima del destino. Lo è stata sin dall'infanzia e continua ad esserlo.

È stata una vittima del mostro della sua infanzia, dei due del Blue, di Ivan, e ora si è innamorata di un uomo spregevole come me. Complimenti, Diamond, hai fatto la peggiore delle scelte.

Trascorsi l'intera giornata al Königloom, spiegando a Roman esattamente cosa avrebbe dovuto preparare e fare nelle prossime ore.

Verso notte, tornai alla villa, ma non scesi dalla macchina, abbassai solo il finestrino.

<Brayan.> lo chiamai, ma non si voltò. <Brayan.> ripetei, e questa volta mi guardò, avvicinandosi a piccoli passi.

Sono giorni che lo percepisco diverso, come se non fosse completamente sé stesso, come se fosse intrappolato nei suoi pensieri, incapace di liberarsene.

<Andiamo, sali.> ordinai con impazienza. <E Diamond?> chiese con un tono preoccupato. <Non ti preoccupare, ci sono abbastanza uomini intorno alla villa.> risposi senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi oceano.

Salì, prendendo posto accanto a me. Accelerai, partendo. Rimase in silenzio per i primi minuti, decidendo di parlare solo quando cambiai direzione.

<Questa non è la strada per il Königloom.> affermò, continuando a guardare la strada.

<Non ci stiamo dirigendo al Königloom.>

<E verso dove?> chiese, guardandomi per un istante.

<Lo scoprirai quando arriveremo.> risposi, prendendo il telefono per leggere il messaggio inviato da Roman.

Roman:
Tutto pronto.

Spensi il telefono e lo rimisi al suo posto, avvertendo l'ansia di Brayan persino da quella distanza.

<Perché sei preoccupato?> domandai, guardandolo per un attimo prima di tornare a concentrarmi sulla strada.

<Ehm, non lo so...> fece finta di riflettere, posizionando l'indice sul mento. <Forse perché mi stai portando chissà dove?> concluse, alzando le spalle con indifferenza, prima di tornare a guardare fuori dal finestrino.

<Tranquillo, se ti avessi voluto morto, lo saresti già.> affermai, sorridendo per la sua reazione.

<Ma certo, dopo tutto, chi sono io se non un comune essere mortale? Almeno posso mangiare prima della mia fine?> dichiarò, con un tono che dubito fosse sarcastico.

Inspirai profondamente. <Fingerò di non averti sentito.> dissi, con un sorriso divertito.

Strinsi con più forza il volante, dirigendomi verso la via che conduceva al bosco.

<Senti, non prendertela per quel giorno...> disse Brayan con preoccupazione, guardando il bosco e gesticolando con le mani.

Mi fermai poco distante dalla destinazione. <Scendi.> ordinai, e lui obbedì immediatamente.

Eravamo completamente avvolti dalla foresta, sotto un cielo stellato, con solo la luna piena a illuminarci.

<Tieni.> dissi, porgendogli un panno bianco. Mi guardò con evidente paura negli occhi. <Non volevo... Ma è vero che stai solo distruggendo Diamond e tutto quello che ti circonda.> sussurrò, quasi sull'orlo di un pianto. Tenni la mano tesa con il panno mentre lui si avvicinava lentamente, stringendolo e bendandosi gli occhi.

The Promise 2Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt