10 - Misteri nascosti

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"La gente ha un'insaziabile curiosità di conoscere tutto, tranne ciò che vale la pena di sapere."
- Oscar Wilde.

~ 𝓛𝓲𝓵𝓲𝓽𝓱 ~

Tornare a lavoro non era ancora nei piani di mio zio. Ma nonostante tutto accompagnata da Matthew sono venuta al locale per offrirgli da bere.
Le ragazze non smettono di ballare e il mio migliore amico credo che si sia incantato più e più volte su di loro.

"Però qualcuno dovrebbe chiudere la bocca. Altrimenti entreranno le mosche." scherzo dandogli una leggera gomitata sul braccio e Matt sembra essere tornato in se...almeno credo.

"Eh? Cosa? Io? No...ma ti pare?" risponde imbarazzato facendo un po' lo gnorri.
"Ah no? Guarda che ti cola ancora un po' di bava."
Ridacchio mentre gli tocco con l'indice l'angolo della bocca.
"Ehi! No...smettila." ride cercando di scacciare via la mano.

Successivamente la smetto mentre entrambi sorridiamo e beviamo un po' i nostri drink ordinati.
Questa volta al posto di Luke c'è un'altra ragazza dai capelli biondo platino di nome Katy.

"Sicura che tuo zio non si arrabbierà nel vederci qui?" domanda Matt senza distogliere lo sguardo dal suo Black Russian, ovvero un cocktail di antiche origini a base di sole vodka e kahlua, un liquore profumatissimo a base di caffè.

"Oh be' sì puoi stare, ma non dirà niente." lo tranquillizzo tornando a bere.
Poi il mio sguardo viene catturato dalla folla di gente ammucchiata sotto il palco.
In continuazione ripetono il nome della rock band —se non unica — più conosciuta qui all'Eden Lounge.
I Rock Thunder.

Alcune all'entrata dei quattro ragazzi sul palco, allungano le mani verso di loro come a poterli raggiungere e toccare.
Mi alzo dal mio sgabello seguita da Matthew che cerca di richiamarmi.

Sono cinque giorni che non metto piede in questo locale e non so il perché o per quale ragione, sento come se non ci mettessi piede da molto più tempo.
I ragazzi cominciano a suonare una canzone che non ho mai sentito e questa volta credo che sia un inedito.
Li osservo fin quando i miei occhi non vanno a incrociare quelli di Chris.

Ci fissiamo che a secondi pare sembrare un'infinità.
Ha smesso di cantare e la mano con la quale tra le dita teneva il plettro, rallenta. Le note di quella canzone cominciano a suonare con un ritmo più lento.

Jasper, Miles e Marcus sembrano averlo notato e per impedirgli di metterlo in imbarazzo davanti al pubblico, si avvicinano ai loro microfoni cantando per richiamare l'attenzione di Chris.

"Lilith? Ti senti bene?" grida un po' Matthew vicino al mio orecchio con tono preoccupato.
Annuisco dopo un po' e assorta tra i miei pensieri mi avvio verso il bagno del locale.

Una volta entrata, con forza faccio aderire le mie mani al bordo del lavandino, piegandomi di poco verso di esso.
Espiro con la testa rivolta verso il basso.
Aperto il rubinetto sciacquo velocemente il viso.
Con la coda dell'occhio intravedo che alcune ragazze stanno per entrare nel bagno.

E io per non dare nell'occhio mi infilo in una delle tante cabine che ci sono.
Perché? Perché ha smesso di cantare? Perché nonostante tutte le ragioni che so di essere vere.
O del fatto di non cercare di capire cose che riguardano lui, mi risulta difficile da rispettare?

Ma soprattutto perché quando i miei occhi hanno incontrato quelli di lui, ho sentito mancarmi l'aria?
Troppe domande senza alcuna risposta.
La curiosità è una brutta bestia, eppure allo stesso tempo mette tanta di quella adrenalina.

Stairway to HeavenWhere stories live. Discover now