CAPITOLO 11

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JUSTIN POV

Sono le 22:00 e siamo arrivati alla festa da pochissimo e Selena mi si è già attaccata ai coglioni. Non ha capito che per come ha trattato Jennifer non avrà nulla da me. Mi si siede sulle gambe e nell'esatto momento in cui lo fa il mio sguardo viene attirato da un'altra persona: la biondina. È appena arrivata con Jennifer e Nick, e cazzo, è veramente sexy con quei pantaloni neri che le risaltano le curve e quel corpetto che le alza il seno. Appena li vedo avvicinarsi abbasso lo sguardo, fingendo di non averla notata.

Quando arrivano vicino a noi sento il suo sguardo per un attimo su di me e poi lo sposta, in quel momento rialzo i miei per guardarla. È girata di schiena ed il suo culo proprio alla mia portata, merda. Selena si rende conto di come la sto guardando, così mi manda a cagare e va via ed io non sono per niente dispiaciuto di questo.

Decido di alzare il mio sguardo dal corpo al suo viso e la trovo che mi sta già guardando con aria di sfida. Beh, devo ammetterlo, pensavo si sarebbe presentata con i suoi soliti jeans larghi ma vederla così mi lascia senza fiato, e non sono l'unico a pensarlo, da quando è arrivata ho già visto un sacco di ragazzi girarsi a guardarla, sarà perché è nuova ma sicuramente anche perché senza saperlo riesce ad attirare lo sguardo di tutto. Questo è proprio uno degli aspetti che la differenzia dalle altre: non cerca di attirare l'attenzione con vestiti provocanti o gesti plateali, le basta essere se stessa, con quella sua camminata che senza volerlo la porta a sculettare, quelle sue forme che tutte le ragazze desirerebbero e anche i ragazzi, quelle sue labbra carnose ed i capelli biondi lunghi.
Non tolgo lo sguardo dal suo, i suoi occhi sembrano ancora più verdi questa sera, come se per un attimo avesse dimenticato ciò che la tormenta, per non parlare del sorriso che ha rivolto agli altri, così puro da illuminare ciò che la circonda, come un faro in mezzo ad un mare in tempesta. Da dove vieni, biondina?

Mi alzo e mi avvicino a lei, non troppo ma neanche abbastanza distante, è sempre così: non so mai quale confine mi è permesso varcare anche se so dove vorrei arrivare. Sento il suo profumo di fragole da qui, lo stesso che ho sentito il primo giorno quando mi sono avvicinato a lei per aprirle quello stupido armadietto. Un profumo nuovo, dolce, che non mi sembra di aver mai sentito su nessuna ragazza.

"Allora sei venuta veramente, biondina" decido di provocarla ancora perché troppo divertito dalle sue reazioni. Anzi, più che divertito sono costantemente eccitato dal suo tenermi testa.

"Non me la sarei persa per nulla al mondo" niente, questa ragazzina non riesce proprio a non rispondere alle mie provocazioni con altre, così sorrido.
Nick passa loro due bicchieri e vedo lei e Jen allontanarsi per andare in pista, nel mentre non la perdo di vista.

"J, solo per questa sera ti chiedo di non bere o di fare il coglione, ci sono mia sorella e Soleil, ho bisogno anche dei tuoi occhi per esser sicuro che nessuno si avvicini loro ad importunarle" mi dice Nick.

"Tranquillo amico, non le perderemo di vista" rispondo. Non permetterei mai che succedesse qualcosa, né a Jennifer né a Soleil.

Mi volto di nuovo verso le sue ragazze che stanno ballando al centro della pista sulle note di una Love me like you do più movimentata. Soleil muove il bacino al ritmo di musica e lo fa dannatamente bene. Mi rendo conto che un ragazzo che non conosco, vicino a me, la sta guardando in modo insistente commentando con l'amico.

"Merce nuova, amico mio" lo sento dire e mi si contorce lo stomaco dalla rabbia, ma cerco di non reagire, tutto mi serve tranne che un'altra rissa, papà mi ha già ritardo fuori dai guai anni indietro e non posso permettermi altri guai, soprattutto per la mia carriera da avvocato. Infondo, mi limito a fare ciò che non si può sapere.

Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.Where stories live. Discover now