CAPITOLO 7

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È ormai passata più di una settimana da quando sono arrivata a Santa Barbara, siamo già al 10 novembre e, per ora, tutto è filato liscio. Ho passato la maggior parte del tempo con Jennifer, papà ed altre volte Nick. Andavo spesso a casa loro, ho conosciuto i signori Morgan e sono veramente gentilissimi, ho capito perché Jen è Nick sono così ed ho avuto la conferma che la mia prima opinione, ancora una volta, non era sbagliata. Mi hanno accolto come se fossi una di loro da sempre ed un po' mi ci sono anche sentita così.

Fortunatamente le lotte tra me e Justin si sono calmate, anzi, oltre a qualche sguardo ho sempre cercato di evitarlo; non che mi sia stato molto difficile, infondo lui ed i suoi amici erano sempre nel tavolo con le cheerleader mentre io e Jennifer eravamo sempre al nostro solito posto. Ormai avevo trovato la mia routine e non mi dispiaceva.

Riguardo le lezioni tutto proseguiva dritto, ormai il programma si era intensificato e tutti i professori cercavano di prepararci per le prove che ci sarebbero state a dicembre, prima delle vacanze di Natale.

Ed eccomi qui, nell'ultima lezione della giornata, fortunatamente oggi niente sport.

Ascolto attentamente le ultime parole del professor Sormantich: "allora ragazzi, il vostro compito per domani è un commento su questa citazione di Freud" si volta e scrive alla lavagna: "Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore ".

Io e Jennifer copiamo la frase, lei sul suo pc mentre io sul mio quaderno, ho sempre amato scrivere a penna. Successivamente il professore ci saluta e noi ci prepariamo per dirigerci a mensa.

"Sole, visto che per domani abbiamo solo questo lavoro da fare, che ne dici se lo facciamo qui a scuola dopo pranzo e dopo andiamo un po' al bar in spiaggia?"

"Si Jen, va benissimo" le rispondo.

Andiamo in mensa e come al solito ci sono David e Nick che ci aspettano con i vassoi. Andiamo verso di loro e ci abbracciamo, oggi non ci eravamo ancora visti con gli altri, oltre Mick. Mentre decidiamo cosa prendere sento Jenn quasi cadermi addosso, mi volto e vedo Selena dietro di lei. Non ci credo, l'ha realmente spinta?

"Mio Dio, come stiamo cadendo in basso, adesso anche le galline hanno la possibilità di far parte di noi" dice Selena

"Cosa vorresti dire?" risponde Jennifer

"Ecco appunto, proprio un cervello da gallina" afferma superandoci.

Nick cerca di andarle dietro per difendere la sorella ma lo supero, questo è troppo per me, mi sono affezionata a Jennifer e non permetto a nessuno di offenderla.

Tiro Selena dal braccio, la quale aveva già raggiunto le sue schiavette Melany e Janissa, in modo che si giri.

"Cosa vuoi?" mi dice in un tono dispregiativo.

"È strano sentir dare della gallina ad una ragazza da parte di una persona che non fa che comportarsi da tale, non trovi?" le rispondo con apparente calma.

"Cosa vorresti dire?"

"Che prima di offendere gli altri dovresti farti un esame di coscienza".
Anche Nick, David e Jennifer mi hanno raggiunta e gli occhi di tutta la mensa sono puntati su di noi, anche quelli di Simon e Justin, ormai accanto a Nick.

"Uh, sentite la nuova arriva, pensa di poter competere con me e di fare la paladina della giustizia" afferma Selena ridendo.

"Oh no, tesoro, io non mi ci metto proprio in competizione con una come te"

"Anche perché non ne saresti all'altezza"

"No, semplicemente perché l'altezza che hai raggiunto tu io l'ho già superata all'asilo" decido di chiudere la discussione e mi dirigo verso il solito tavolo mio e di Jennifer.

Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.Where stories live. Discover now