-"Che c'è?! Che c'è?! Tu sparisci per 16 ore e l'unica cosa che riesci a dire è un semplice che c'è ?!"- sì, era arrabbiata e non poco.
-"avevo bisogno di schiarirmi le idee!"- sbottai.
-"E ti pare sia questo il modo di farlo? Scappare? JJ ti ha cercata per tut-"-
-"Non provare neanche a pronunciare il suo nome! Non ne voglio sapere più niente, né di lui né di nessun'altro!"- la interruppi bruscamente.
-"Lys, ti prego.."- ora a parlare era
John b.-"mi dispiace..ma ora ho altro di meglio da fare.."- troncai la piccola discussione allontanandomi dal loro tavolo e raggiungendo, invece, quello di Jay.
-"ehy.."- disse vedendomi arrivare. Io d'altro canto risposi con un semplice "ciao" e senza dire altro mi sedetti sulla sedia difronte a lui e inchiodai il mio sguardo alla spettacolare vista che ci offriva ogni giorno quel magnifico paradiso terrestre conosciuto dalla gente del posto come: Outer Banks.
-"So che non sono affari miei..ma i tuoi amici sono preoccupati, si vede da un miglio di distanza che lo sono...la sera scorsa li hai fatti spaventare a morte"- cercò di sdrammatizzare un pò la situazione già tesa in principio con una delle sue risate. E anche se lo conoscevo da meno di 48 ore potevo affermare con certezza che quella risata mi faceva sentire meglio, riusciva infatti con essa ad alleggerire e ad allontanare ogni pensiero negativo.
-"Mi stai forse dicendo che mi sono comportata da perfetta stronza?"- ridacchiai anch'io.
-"Preferirei..."bambina viziata", ma anche quell'appellativo ti si addice molto"- mi provocò.
-"Questa me la paghi!"- cominciammo a lanciarci di tutto e di più, dai tovaglioli di carta ai bicchieri colorati, dalla frutta tagliuzzata alle ciambelle glassate. Tant'è che beccammo le grida di approvazione da parte di alcuni ragazzi della nostra età e le lamentele da parte di alcuni poveri anziani.
Dopo due minuti di pura guerra riprendemmo a mangiare e a chiacchierare come se fossimo due amici di vecchia data.
-"Sai dovresti parlargli, forse non le pensava veramente quelle cose.."- commentò con la bocca piena Jason. Gli avevo raccontato tutto della sera prima, sentivo di potermi confidare con lui e in quel momento era quello di cui avevo bisogno. Un confidente.
-"Non ti ho raccontato tutto per darmi torto"- sbuffai riempendo la bocca con della deliziosa frutta fresca.
-"Non ti sto dando torto, sto solo dicendo che potresti anche dargli una possibilità"- sbuffai di nuovo, poggiando questa volta la forchetta sul piatto e guardando sottecchi Jason, il quale resse ammirevolmente il mio sguardo.
-"E va bene..ma prima voglio parlare con Sarah e chiedere scusa agli altri"- mi arresi.
-"Sono fiero di te, bambina mia"-
-"Non so mica tanto più piccola di te!"-
-"Non ho il tempo per ribattere bimba, devo andare all'ospedale per assistere ad un intervento"- Jason infatti era uno specializzando di chirurgia per questo lo ammiravo/invidiavo un sacco. Un giorno avrei tanto voluto essere al suo posto.
-"La smetterai mai di rinfacciarmelo?"- domandai incrociando le braccia.
Era difficile ottenere il permesso di assistere ad un intervento se eri solo un semplice specializzando, e Jason riusciva a convincere le dottoresse a farlo entrare con il suo, cito esattamente le sue parole: "nessuno riesce a resistere al fascino indiscusso di Jason Clay, nessuno".-"E non poter vedere la faccia imbronciata che fai ogni volta? No, grazie"- mi baciò la guancia e mi salutò non prima di aver lasciato una banconota da 20 dollari sul bancone.
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𝐎𝐜𝐞𝐚𝐧 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐄𝐲𝐞𝐬 ┊𝑱𝑱 𝑴𝒂𝒚𝒃𝒂𝒏𝒌
Adventure"Esistono diverse tipologie di storie d'amore. Ci sono storie d'amore semplici, quelle classiche, dove un ragazzo incontra una ragazza, si innamorano, si sposano e tutti hanno il loro "vissero per sempre felici e contenti". Ci sono storie in cui tut...
23. Si ricomincia
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