CAPITOLO 38

411 28 19
                                    

Nicholas aveva chiamato Will una decina di volte durante la giornata. Gli aveva mandato cinque messaggi. Lui non aveva risposto ne all'uno ne all'altro.

Era passato solo un giorno da quella dannata discussione nel bagno.

Will era offeso, e non rintracciabile.

Nicholas è seduto sul divano del salone principale, insieme a Sofia e sua madre, intenti a guardare la TV, ma in pratica lui controlla ogni secondo il cellulare per vedere se Will risponde a uno dei suoi messaggi. Niente.

Era proprio cocciuto! Arrabbiarsi perché lui non voleva gridare all'intera scuola che si frequentavano. In fondo Nicholas glielo aveva detto che non era ancora pronto, quindi perché fare quella scenata in bagno? C'era forse dell'altro? Ma più ci pensa più diventa matto e ad un certo punto non c'è la fa più.

Se Maometto non va alla montagna...

Nicholas si alza in piedi di scatto, facendo sussultare sua sorella e sua madre.

《Io devo andare.》

Sofia aggrotta la fronte, sospettosa.

《Dove?》

《Devo..devo fare una cosa. Ci vediamo.》

Non da loro tempo di dire qualcosa, che afferra il cappotto ed esce di casa. Indossava spesso una tuta per stare comodo in casa, quindi quando aveva bisogno di uscire non doveva mai perdere troppo tempo a prepararsi.

A passo svelto si dirige verso casa di Will, ma mentre è per strada si ferma un attimo, notando un piccolo negozio di fiori. Poteva proseguire e andare dritto, invece no. Sapeva di doversi scusare con Will o per lo meno chiarire con lui, e decide di entrare in quel negozio, per poi uscirne un minuto dopo con in mano un piccolo mazzo di margherite.

Se gli avessero detto che un giorno avrebbe regalato dei fiori a una persona, avrebbe riso in faccia al suo interlocutore.

Mentre cammina inizia a pensare ad alcune cose.

Era la prima volta che si vedeva per un periodo lungo con qualcuno, nessuna ragazza con cui era stato in passato era mai durata tanto. Aveva sempre ribadito ad agli altri e a sé stesso di non voler avere relazioni. Ma adesso c'era Will.

E gli stava portando delle margherite.

Scuote il capo e cerca di mantenere un certo controllo, quando si trova davanti la porta di casa di Will.

Resta fermo un attimo a osservare quella porta rossa e si guarda attorno, cercando di vedere se c'è gente in giro. Ma se anche lo avessero visto con in mano delle margherite poco importava, anche perché nessuno avrebbe mai pensato che le avesse prese per Will.

Quando la signora Swan apre la porta, resta un attimo interdetta alla vista di Nicholas con in mano un mazzo di margherite.

《Nicholas! Ciao.》

《Salve signora. Sono venuto qui per vedere Will.》

《Oh! Lui però non è in casa adesso.》

Il cuore di Nicholas si ferma un istante prima di riprendere il battito regolare.

《Non c'è? E dove è andato?》

La donna lo guarda con tenerezza.

Will gli aveva accennato che si frequentavano, e questo aveva spinto anche Nicholas a parlarne con sua madre. Ma lui non sapeva se lei era a conoscenza del fatto che gli avesse anche raccontato ciò che aveva passato l'anno scorso a causa dei bulli.

《È dal suo terapista. Vuoi entrare e aspettarlo?》

Lo psicologo! Era andato dallo psicologo! Ma lui ci andava tre volte la settimana e secondo i calcoli, le aveva già fatte le sue sedute. Quindi era andato di nuovo?

Love is all that matters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora