CAPITOLO 1

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LOGAN

La vita è un susseguirsi di emozioni, un intricato avvenire delle più svariate forme di speranza e determinazione. A volte basta un briciolo di esse per ottenere il più puro dei desideri, a volte invece, nemmeno quelle sono sufficienti per far si che il fato sia dalla nostra parte. La fortuna ormai è un trofeo che solo pochi di noi hanno la gioia di ottenere, per chiunque altro la vita riserva solo odio e sofferenza. Si dice che proprio coloro che riusciranno a superare le incertezze che si porranno di fronte a questi ultimi, troveranno alla fine ciò che desiderano davvero.
Beh, che posso dire, io sono ancora nella fase iniziale, quella in cui l'odio adombra la mia anima e la sofferenza è l'unica emozione che conosco, dove la speranza non ha mai salvato la mia mente ormai contorta e sepolta dalle tenebre. Ho conosciuto luoghi di cui il mondo ancora cela l'esistenza e uomini che spero il mondo non debba mai conoscere. Siamo in un'era di stallo, dove ogni parola, ogni incertezza, può causare una guerra che potrebbe spazzare via l'intera umanità e la cosa peggiore di tutte è che saranno proprio gli uomini a porre fine a se stessi. In un modo o nell'altro, noi moriremo, forse per mano nostra, forse per mano di altri, ma pur sempre per colpa dell'uomo alla fine periremo.

"Squadra Speciale Omega rispondete, passo."
Il rumore dei mitra e delle vite che venivano spezzate era l'unico suono che avvertivo ormai da giorni.
"Squadra Speciale Omega, è il colonnello che vi parla, rispondete cazzo!"
Potevo vedere la vena sul collo di Roy pompare furiosamente anche dall'altra parte dell'auricolare da quanto ormai lo conoscevo bene.
"Tenente Logan a rapporto colonnello. Spiacente di informarla che siamo stati intercettati, stanno sparando a vista, non riusciamo ad arrivare al punto di raccolta, ci servono rinforzi, passo."
Sparai oltre le mura colpendo altri tre soldati, la mia mira era infallibile.
"Non ci saranno rinforzi. Dovete salire sui caccia entro cinque minuti o le bombe posizionate sulla torre di controllo vi faranno a pezzi. Forza ragazzi, non voglio nessuno di voi sulla mia coscienza."
Come se ne avesse una..

Sparai a raffica e ne colpii altri due. Dove diavolo erano finiti gli altri?! Dovevamo solo recuperare due ostaggi e siamo finiti in una vera e propria imboscata.
Per fortuna se ne doveva occupare Kyle di controllare quanti soldati erano presenti nel campo.
Buffone.
Appena tornato alla base gli avrei fatto il culo.
"Qui il tenente Logan, qualcuno è in ascolto?"

Silenzio.
Tutto ciò che avvertivo erano i colpi di pistola provenire da qualunque lato. Dopo un attimo di esitazione ritentai.
"Ragazzi qualcuno è in ascolto?!"

Andiamo cazzo volevo tornare a casa prima di cena.
"Eccomi!"
Immediatamente rigettati tutta l'aria che stavo trattenendo nei polmoni.
"Caporale Marcus al rapporto. Abbiamo trovato gli ostaggi e li stiamo scortando in superficie. Abbiamo trovato degli ostacoli lungo il percorso, siamo a trecento metri dalla pista."
Bene, c'eravamo quasi.
"Qui soldato Taylor, in posizione, pronta a liberarvi la strada."
Ecco la mia donna.
Ne mancava solo uno.

"Dove cazzo è Liam?!"
Nessuno rispose.
"Ragazzi!?" Ritentai.
"Era dietro di me," rispose Taylor "ho perso le sue tracce due minuti fa."
Cazzo.
Dove diavolo era finito?
"Liam, qui il tenente Logan, rivela la tua posizione."
Silenzio.
"Liam, cazzo, dammi la tua posizione, è un ordine!"
Stavo perdendo la pazienza.
"Q-qui..soldato L-Liam, so.. sono.. stato.. colpito"
Il sangue mi si gelò nelle vene.
Nessuno, e specifico, nessuno aveva il diritto di colpire uno della mia squadra. Noi non eravamo semplicemente dei numeri, eravamo una famiglia, l'unica che io abbia mai conosciuto.
"Dove ti trovi?"
"So.. sono a.. alla Cava."
Merda.
"Rimani in posizione, vengo a prenderti. Ragazzi voi dirigetevi ai Caccia, Kyle dovrebbe già essere lì ad aspettarvi. Abbiamo esattamente tre minuti che tutto esploda."
"Agli ordini Tenente!"
Corsi più rapidamente  che potei sparando a chiunque si frapponesse fra me e Liam. Ognuno di noi era stato reclutato da Roy per puro caso e nessuno ai tempi si trovava nella condizione di poter rifiutare. Liam fu trovato subito dopo me e Marcus e fu come trovare un fratellino di cui prendersi cura. Avevamo solo due anni di differenza, ma ciò non toglieva il fatto che mi sentissi sempre in dovere di proteggerlo.
Arrivai alla cava e lo trovai rannicchiato a terra nascosto dietro le travi mentre cercava di stringere la gamba per rallentare la fuoriuscita di sangue.
Quel liquido era ovunque.
"Cosa cazzo ti è successo?" Ero furioso.
Possibile che Taylor non si fosse accorta che non era più dietro di lei? Nessuno doveva essere lasciato solo. Mi slegai la cintura e la legai attorno alla sua gamba per fermare l'emorragia.
"Mi ha.. hanno sparato" disse stringendo i denti per il  dolore mentre cercavo di caricarlo sulle spalle.
"Ma davvero? E io che pensavo ti fossi tagliato durante un corso di decoupage.." risposi ironico.
"F..fotti..ti"
"Appena arriviamo a casa fratello, ci meritiamo entrambi una gran bella scopata" dissi dandogli una pacca sul culo.
Ci misi tutta la forza che mi rimaneva in corpo per spostare quell'ammasso di muscoli fino al punto prestabilito.

The soldier and the nightingaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora