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I ragazzi sono stati convocati in studio per poter vedere i compiti non svolti durante la puntata per la mancanza di tempo.

Si esibirono Space, Ezio e Nicholas. Nessuno dei tre era riuscito a concludere nulla ma quello che era messo peggio era il ballerino di Raimondo.

Si è chiuso in bagno e ora tutti i ragazzi sono fuori dalla porta ad aspettarlo.

"Nich, parla con noi." Dice Ludovica attraverso la porta.

Era appoggiata proprio tra essa e il muro accanto. Holden passava di là con Petit e si fermarono anche loro per provare a convincere il ballerino ad uscire.

In realtà Holden si è fermato lì solo perché voleva osservare Ludovica.

"Nicholas, ti preparo la pasta con il sugo che ti piace." Prova di nuovo Ludovica, forse con qualche risultato.

Il ballerino finalmente apre la porta e si butta tra le braccia della sua compagna. Holden osservava la scena immobile ma dentro di sé sorrideva nel vedere come lei c'era sempre per tutti quanti.

Decise di lasciare la stanza e, quando la ballerina su staccò da Nicholas, notò che mancava qualcuno all'appello.
Però voleva concentrarsi unicamente sul suo compagno e non doveva pensare ad altro.

"E se ha ragione lei?" Chiede Nicholas dopo che si è seduto dietro la ballerina sulle gradinate.

"È vero che lei ha sempre ragione. Ma io non sono d'accordo. Tutti noi abbiamo iniziato da zero, chi prima e chi dopo. Non per questo non possiamo fare i ballerini." Nicholas aveva preso ad accarezzarle i capelli e si era un po' calmato con le parole della ballerina.

"Ma lei ha i suoi standard e a quanto pare sono più un ginnasta."

"Nicholas non sei ne il primo ne l'ultimo ballerino che non piace a lei. Ma non per questo ti devi abbattere. Se è questo che vuoi allora devi lottare. Per quanto sia difficile."

Alla fine Nicholas abbracciò la sua compagna e lei lo lascia con i suoi compagni perché è il suo turno in cucina.

"Cosa prepariamo?" Le chiede Joseph avvicinandosi a lei.

"Ora vuoi parlare?" Li chiede senza guardarlo in faccia.

"Perché fai così?"

Ludovica si gira verso di lui e lo guarda per qualche secondo, cercando di capire se è serio o meno. Quando capisce che è serio scoppia a ridere.

"Me lo chiedi pure? È da qualche giorno che fai lo stronzo con me e che mi eviti."

Lui rimane fermo, senza dire niente, ma dopo un po' prende a parlare.

"Ne sono consapevole. Volevo chiederti scusa per il comportamento di merda che ho avuto. Ho avuto delle prove che non sono andate come speravo e ho buttato tutto su di te senza che tu ne avessi la colpa." Ludovica lo ascoltava attentamente, senza perdersi mezza parola. "Mi dispiace."

Lo guarda per qualche secondo, per accertarsi che dicesse la verità.

"Ti perdono. Ma solo se sta sera cucini tu. Ti dirò io cosa fare."

I due stavano cucinando già da qualche minuti e nel mentre avevano iniziato a chiacchierare del più e del meno, come se niente fosse successo.

Joseph aveva ripreso a sorridere, per quanto assurdo possa essere, e Ludovica li stava raccontando di quando il suo migliore amico le ha tirato la torta in faccia.

"Avrei voluto vederti in quel momento." Dice Joseph cercando di trattenere una risata.

"Mi prendi anche in giro adesso?"

"Sarebbe stato troppo bello immortalare quel momento." Le dice andandole vicino per controllare la pasta.

"Ovviamente la foto non te la farò mai vedere." Si difende lei.

"Peccato, avrei voluto toglierti la panna di dosso." Joseph non si è reso conto di averlo detto ad alta voce fin quando non si è girato verso la ballerina.

"In che modo?" Chiede stando al suo gioco.

Holden si avvicina al corpo di lei e poggia una mano sui fianchi. Con l'altra mano le accarezza una guancia e la guarda negli occhi.

"In tutti i modi che vuoi." Le sussurra nell'orecchio.

Vengono interrotti dall'entrata di Mew e Angela in cucina e si staccano subito, tornando a cucinare.

Ludovica si sente le guance andare a fuoco e sa benissimo il motivo, è lì davanti a lei.

sotto le stelle di Roma //Holden// Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt