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Stavamo lanciando tutti i fuochi d'artificio a nostra disposizione sul mind flayer, Billy era riuscito a liberarsi dal suo controllo, grazie all'aiuto di Max, che a sua volta salvò Undi rimettendoci così la vita, la creatura fece lo stesso poco dopo di lui, Hopper, Joyce e Murray c'erano riusciti, abbracciai Steve, per un'attimo rimase sorpreso, poi mi strinse a sé, sentì il dolore aumentare "ahi mi Strozzi così" "scusa" provò a staccarsi "non farlo" sussurrai stringendolo a me, era quasi morto e lo ero anch'io, non avrei mai più permesso una cosa del genere, avrei protetto tutti, Robin, Dustin, Max, Undi, Lucas, Erica, Will e Steve a costo della vita, quando vedemmo i militari entrare nel Mall ci staccammo e mi diressi verso di loro, gli altri mi seguirono, un soldato si avvicinò a me e si tolse il casco, ero pietrificata "papà?" Lui sorrise e lo abbracciai "oh piccola mavìa in che guaio ti sei cacciata" ci staccammo e lo portai dai ragazzi "ragazzi, lui è mio padre Josh Hale" "è mio zio!" Disse subito Dustin orgoglioso, io sorrisi "piacere di conoscervi ragazzi" Robin sorrise "non pensi che dovrebbe conoscere il tuo ragazzo?" Io la fulminai con lo sguardo, Steve era completamente sbiancato "hai un ragazzo?" Si girò verso di me "no" "si" rispose subito dopo di me Robin, si avvicinò a mio padre trascinando con sé Steve, io strabuzzai gli occhi, gli altri ci guardavano ridendo "su, presentati al padre della tua ragazza" lo incitò Robin, lui si stava facendo piccolo piccolo davanti a mio padre "è un onore conoscerla, sono S-steve Harrington" balbettò, si strinsero la mano "dammi pure del tu, Steve" lui non fece in tempo a rilassarsi che mio padre continuò il discorso "se le fai male ti farò sparire dalla faccia della terra, chiaro?- Steve annuì- bene, andate alle ambulanze, qui ci pensiamo noi, Mavìa noi ci si vede dopo" sembrava una minaccia, appena mio padre se ne fu andato il moro si rilassò visibilmente, Robin stava ridendo "Rob, ma che fai?!" "Accelero le cose, siete così lenti, la tensione sessuale fra di voi la noterebbe persino un muro" Dustin confermò con un "è vero" "ora vi chiariamo le idee- presi Steve e lo feci girare verso Robin- noi non stiamo insieme" "non sei convincente, ma finché ci credi tu va bene" alzai gli occhi al cielo "ti uccido Rob"

"Ho bisogno di sapere se ti piaccio" quando sentii quella frase ero seduta dietro all'ambulanza, i miei occhi scattarono su Steve, era ancora ferito e con del sangue secco sul viso "siediti" lui si mise al mio fianco, io presi una cassetta con cotone e disinfettante, mi tolsi la coperta che avevo sulle spalle e cominciai a pulirgli il viso, non staccò gli occhi dal mio viso, io invece cercai di restare concentrata su quello che facevo "non mi hai risposto" lo guardai di sottecchi "perché vuoi saperlo?" "Perché sto cercando di capire se mi sto immaginando le cose come sempre oppure c'è davvero qualcosa tra di noi, questo non implica di affrettare le cose, devo solo saperlo" in quel momento riuscì ad intravedere tutte le emozioni che i suoi occhi potevano trasmettermi, abbassai lo sguardo "ho capito, tranquilla, non ti disturberò più" lui fece per alzarsi ma lo bloccai "Steve -si girò subito verso di me, non si sarebbe abituato al fatto che lo chiamavo per nome- secondo te, se non fossi interessata a te, mi sarei lasciata mordere il collo? Oppure mi sarebbero venuti i brividi ogni volta che stavamo a contatto? Oppure il modo in cui mi sfogo con te?" Lui mi sorrise "si, beh, così mi lusinghi" gli diedi un pugno sulla spalla "ahi" "che bambino" sorrisi, ritrovai mio padre in piedi a guardarci, quando se ne accorse anche Steve si alzò subito in piedi, trattenni una risata quando rischiò di cadere "signore" "Steve puoi chiamarmi Josh, comunque, vorrei parlare con mia figlia" "certo signore, scusi Josh" mi sorrise e si allontanò "Hey" "tu domani torni a casa" mi alzai in piedi "cosa?" La sua espressione era dura "Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro" "ma che stai dicendo, perché?" Mi guardai attorno, Steve, Dustin e Robin ci stavano guardando, dovevo aver alzato la voce "non ho intenzione di lasciarti in questa città maledetta" io tornai a guardarlo "stai scherzando spero" "è pericoloso" "oh, ma per favore, non ti sei mai preoccupato per me e pensi di cominciare adesso?" Non staccai lo sguardo dal suo, rimase sorpreso "sai che non è vero" "invece tu sai benissimo che è vero, fin da quando ero piccola mi hai fatto stare male, non eri mai a casa e quando c'eri mi addestravi, ti sei scordato di quando per 'allenarmi' mi somministravi ogni giorno i veleno per adattarmi nel caso me lo avessero somministrato i tuoi nemici? O quando mi allenavi per liberarmi nel caso mi avessero rapito, mi hai lasciato nelle mani dei tuoi 'amici' che per renderlo più 'realistico' mi hanno picchiata? Quando avevo 14 anni e mi facevi allenare alla lotta con i coltelli e mi hai fatto la cicatrice" "l'ho fatto per il tuo bene" "no, l'hai fatto per il tuo bene, ero solo una bambina e ho dovuto sopportare tutto questo" "mavìa, ascolta" "no, sono stanca di ascoltarti e cercare di convincermi che in realtà tu mi vuoi bene, perché non è così -gli occhi cominciarono a diventarmi lucidi- questo non è volere bene, ho imparato qui cosa significa il voler bene, l'affetto vero, dalla zia, da Dustin, da Steve e Robin e dai miei amici, so che staranno al mio fianco in qualunque caso e non mi farebbero mai del male, non come hai fatto tu" lui incrociò le braccia al petto in segno di difesa "io resto qui, con la zia e se non sei d'accordo dovrai fartene una ragione, perché questa è casa mia, vattene" pronunciai l'ultima parola con la voce rotta dal pianto, quando lui si fu allontanato le mie ginocchia cedettero, qualcuno mi tenne in piedi attraverso un'abbraccio, riconobbi subito il suo profumo, scoppiai a piangere "perché Steve? Perché deve essere così?" Lo guardai e riuscì a calmarmi "non lo so Liz, so solo che non te lo meriti e che io e gli altri saremo sempre qui per te" "grazie" sussurrai e tornai con la testa appoggiata al suo petto, sentii il suo battito, era accelerato.

You're my kryptonite/Steve HarringtonWhere stories live. Discover now