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mi ritrovai a terra, schiacciata dal peso di Steve "hey" disse con un sorrisino malizioso "tu sei proprio un malato mentale eh, spostati razza d'idiota" quando si accorse che eravamo appiccicati e le nostre bocche a pochi centimetri sbarrò gli occhi e si paralizzò, alzai gli occhi al cielo, per fortuna Dustin lo aiutò ad alzarsi e lui si riprese subito mi alzai poco dopo "hey Dustin, tutto bene?" "mi è arrivata una botta nelle palle ma sto bene" sorrisi e gli scarruffai i ricci "linguaggio" lui alzò gli occhi al cielo, andai dalle ragazze "hey niente di rotto vero?" "niente tranne la sicurezza di Steve, ma che gli fai?" "non fai ridere Rob" "in realtà ha ragione lei, guardalo, è l'imbarazzo fatto persona" disse Erica.

Mi ero addormentata "è così carina quando dorme" era la voce di Steve, non mi mossi "si, infatti ne sei completamente cotto solo quando dorme eh" Dustin "non sono cotto di lei" "questo è quello che cerchi di imporre a te stesso" feci finta di svegliarmi "bentornata tri vivi" mi disse il moro "che c'è? ho il sonno facile" 2se con sonno facile intendi che finisci in coma allora si, hai il sonno facile" lo fulminai con lo sguardo, non mi pare gli dispiacesse contemplarmi mentre dormivo poco fa; Per almeno una mezz'ora cercammo di escogitare vari piani per uscire da quel dannato ascensore, mio cugino non smetteva di usare la radio e Steve si stava innervosendo "e se provassi ad arrampicarmi?" proposi per distrarlo, era ovvio che non ce l'avrei mai fatta, eravamo scesi per metri e metri in profondità "no" rispose lui "ma-" "no" "posso almeno sapere il motivo?" "per prima cosa hai quei maledetti pantaloncini, ti faresti solo male alle cosce e, secondo, ci saranno metri e metri di corda in acciaio prima di trovare l'uscita" sorrisi "perché sorridi?" "oh, niente, semplicemente non mi sembrava che fossero cosi 'maledetti' mentre mi guardavi il culo poco fa" lui distolse lo sguardo imbarazzato, tornò in sé quando decise di brontolare Dustin "perché sei così irascibile? Non sei stato tutta la notte a parlare con Eli?" il ragazzo rimase a bocca aperta, gliela richiusi "cristo santo, la smetti con la tua inquietante immaginazione?" disse lui alzandosi "abbiamo cercato una soluzione per tutto il tempo senza trovarla, forse è per questo che sono irascibile" disse il moro spostandosi in un'angolo e dandoci la schiena "oh miei dei, Harrington che stai facendo?" chiesi disgustata "devo fare pipì, giratevi" Dustin gli rispose con un "Ew".

"abbiamo compagnia" ci disse Robin dall'ascensore, le ragazze si unirono a noi sul tetto e guardammo i russi prendere le casse ed andarsene, Steve bloccò la porta e ci fece uscire uno alla volta, prima Erica, Dustin, Robin, io e per ultimo lui, stava per rimanere schiacciato sotto la porto quando lo trascinai via, finì con il culo a terra, mi alzai per massaggiarmelo "grazie" disse "per colpa tua mi farà male il culo" lui sorrise "se fosse stata a colpa mia non sarebbe il culo a farti male" spalancai gli occhi "che schifo" disse Dustin "è MIA CUGINA STEVE EW".

Era ormai da un pò che camminavamo per il corridoio io, Steve e Dustin eravamo finiti in cima al gruppo "sono serio ora, grazie" mi girai verso il ragazzo e lo stesso fece mio cugino "attenzione russi! attenzione! evento rarissimo, Steve Harrington mi ha ringraziato, il mondo sta per finire per come lo conosciamo? cattivi presagi ragazzi!" annunciai facendo ridere anche il diretto interessato, mi bloccai "oh no" "che c'è?" mi chiese "hai la febbre, fammi sentire" misi la mia mano sulla sua fronte ridendo, lui alzò gli occhi al cielo divertito "ok, ok abbiamo capito" non mi ero accorta che eravamo vicinissimi "che bel quadretto" disse Robin sorridente, in risposta ricominciai a camminare, il ragazzo mi raggiunse subito "posso farti una domanda?" "spara" risposi "come fai a rimanere così tranquilla?" "ho sempre preferito questo genere di caos al silenzio" mi strinsi nelle spalle, mi guardò, aveva una strana luce negli occhi "che c'è?" chiesi "niente" distolse lo sguardo, ma continuò a sorridere, guardai il corridoio, vidi passare qualcuno "fermatevi" dissi agli altri "c'è compagnia, io vado avanti a controllare, voi state qui" "vengo con te" disse Steve "non ci pensare neanche, io sono stata addestrata per questo, tu no" "è inutile, non riuscirai a non farti seguire da me" sbuffai "eh va bene, però fa quello che ti dico" "i miei sogni diventano realtà" lo guardai male "ok, sto zitto" ci avvicinammo di soppiatto al punto dove avevo visto la figura, c'era un altro corridoio, che non era ben visibile, lo percorremmo, alla fine c'era una stanza che doveva essere quella di monitoraggio perché intravedevo dei computer, un uomo stava per uscirne, io spinsi Steve in una rientranza e lui mi strinse a se "non pensavo tu fossi così spinta, non fraintendermi, non mi lamento" stava avvicinando la sua bocca al mio collo, dopo poco tornai lucida e lo spinsi indietro, cercando di non fare rumore "sta zitto" quando il russo passò, lo seguì e con la mano applicai pressione su un nervo del collo e perse i sensi poi entrai nella stanza e disattivai tutti i monitor, ad aspettarmi sulla porta c'era il moro "è stato dannatamente sensuale" "tu hai dei gravi problemi, torniamo dagli altri che è meglio" lui mi si avvicinò, in risposta indietreggiai "perché? Hai paura di stare da sola con me? Di perdere il controllo" scontrai la schiena contro il muro, mi mise le mani sui fianchi, c'era un uragano nel mio stomaco "i-io" tossii "no, è che dobbiamo andare, ti ricordo che siamo in una base militare russa sotterranea, non mi pare il caso di provarci con me in questo momento" stavo guardando il muro dietro di lui, è di un azzurro intenso, non pensavo che ai russi piacesse un colore diverso dal rosso o dal giallo, senti le sue labbra appoggiarsi sul mio collo più e più volte, gemetti "S-Steve" lui si staccò da me "è la prima volta che mi chiami per nome" fece un ghigno "lo voglio risentire" ricominciò a baciarmi il collo, mi morse "Steve" dovevamo tornare dagli altri e se avesse continuato non so se sarei riuscita a stare ferma così lo spinsi, lui sorrise e mi guardò il collo soddisfatto "ti ho lasciato un bel segno" io mi specchiai allo schermo dei monitor "porca troia" avevo due segni di morsi sul collo, mi avvicinai a lui "secondo round?" Lo fulminai con lo sguardo e gli presi la bandana che aveva al polso di scoop ahoy, me la legai attorno al collo per coprire i segni "dovresti metterti più spesso cose mie"

You're my kryptonite/Steve HarringtonUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum