Capitolo 25

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La Festa Di Halloween


«Sono i soldi della consegna» disse Rebeka «quindi non è stata tua madre a mandarmi quella busta piena di soldi?» chiesi.

Rebeka era venuta fin sotto casa di Samuel (dove ero andato) per dare a tutti e due l'anticipo «Scherzi bello? Mia madre non paga mai i suoi dipendenti con tutti quei soldi» rispose Rebeka buttando fuori il fumo dalla sigaretta «Ma quindi se non è stata lei allora chi è stato?» chiesi, mi venne in mente una sola persona

«Fratello, credi che sia stata la marchesina?» chiese Rebe con sicurezza, non ero sicuro. Si, lei aveva moltissimi soldi, ma non avrebbe mai potuto mandarmi tutto quel denaro.

Comunque dovevo concentrarmi su altro: Rebe aveva invitato praticamente mezza scuola a una festa di Halloween a casa sua, e ovviamente aveva invitato anche me e mia sorella.


Così il pomeriggio del 31 ottobre ero a casa di Samuel per farmi aiutare da Nano per il vestito, mi serviva che mi aiutasse a mettere a posto una manica «Tuo padre dice che ti frequenti con quella del boxe» disse mentre finiva di cucire un buco «No, cioè si, ho imparato a boxare, e mi piace» risposi, dannazione, papà aveva davvero la lingua lunga

«E il nuoto? Non ti piace più?» chiese mentre infilava nell'ago altro filo «Per ora vorrei lasciar perdere» risposi. Tra i motivi per cui non volevo fare nuoto era perché Guzmán frequentava la stessa attività, e non volevo di certo trovarmelo nella vasca accanto alla mia

Finì di cucire, e poi con un panno mi aiutò a togliere la polvere, tra noi due calò un silenzio imbarazzante «Marina non ha avuto colpa di niente, e forse avete ragione sul fatto che rovino la vita di tutti, mi dispiace davvero tanto» disse rivolgendosi a me e Samuel, quest'ultimo era seduto sul divano e a sentire le parole del fratello smise di mettere apposto i fili colorati

«Vive a casa sua, quella di Marina» dissi a testa bassa riferendomi a Rebe «All'inizio quando andavo lì era dura, ma poi mi sono abituato» Nano rimase in silenzio «Capisco» disse dopo un po'.

Quando rientrai a casa nel tardo pomeriggio entrai in camera di mia sorella «Chiara, il tuo costume è pronto?» chiesi entrando in camera sua senza bussare, sulla sedia trovai il costume da Mercoledì Addams che avrebbe indossato, insieme alla parrucca, i leggins e alle scarpe nere «Beh, non ti prepari?» chiesi, era seduta sul letto e tossiva mentre era avvolta in una coperta «Mattheo, mi è venuta la febbre» disse tossendo forte, scoppiai a ridere «Dai su che bello scherzo» dissi ridendo.

Chiara sbuffò e mi mostrò il termometro, Cristo, aveva 38 di febbre! «Oh...» dissi diventando preoccupato, Dio che figura di merda! «Scusami, davvero» disse dispiaciuta. Già, Halloween era la nostra festa preferita, avevo un album di foto dei costumi che avevamo indossato dalla seconda elementare all'anno scorso (Batman, Joker, Harley Quinn, Diavolo, Angelo...)

«Se vuoi ti metti il costume, ti trucchi e ci facciamo una foto» proposi, Chiara sorrise «Va bene» disse lei. Così si vestì, si truccò, infilò la parrucca e le scarpe e poi ci scattammo delle foto

«È bellissima» disse lei felice «Mi raccomando, divertiti» sorrisi «E tu riprenditi» dissi, e scoppiammo a ridere.


Il costume che Nano mi aveva aiutato a ricucire era quello del dottor Jekyll, avrei voluto anche mettere qualcosa per rappresentare anche Mr. Hyde (dato che sono la stessa persona), ma alla fine lasciai perdere.

Arrivai quando era ancora giorno, e la festa era davvero stupenda, tutto era molto fluo, e tra I costumi ce n'erano davvero un sacco, erano paurosi ma molti erano stravaganti, suonerie assassine, serial killer, personaggi di film e serie TV, belli e brutti, mostri e così via, da lontano vidi Cayetana che era venuta con Polo e si erano travestiti da Jacqueline e John Kennedy il giorno dell'attentato. Quando vidi Rebe quasi non la riconobbi, era travestita da Belle del film La Bella e La Bestia «Non pensavo che ti fossi vestita così» dissi seguendola dentro

Elité |❝La Vita Cambia❞|Where stories live. Discover now