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Al nostro ritorno la casa era vuota. A quanto pareva la zia dei ragazzi aveva approfittato della nostra assenza per chiamare la ditta traslochi.
Ora serviva un' altra opzione.
CAM propose il country club e così facemmo.
Non servì nemmeno scassinare la serratura perché il ragazzo aveva le chiavi.

Ci dividemmo i compiti e io venni obbligata a cercare delle coperte con Ben.
Ovviamente Ben, chi altri potevano affibbiarmi!
Provai ad ignoralo ma lui non sembrava volere lo stesso e continuava a spingermi leggermente.
M: o ma la finisci che hai rotto altamente i coglioni!
Be: perché non mi parli?
M: mi fai schifo
Be: prima stiamo per scopare e poi mi tratti così
M: ero stanca e comunque sei tu quello nel torto non io
Be: cosa ti ho fatto?
M: scusami? Hai fatto finta di essere morto e non ti basta? Wadsworth svegliati
Be: ti ho chiesto scusa
M: e credi che basti?

Sbuffai e andai verso l'armadio che avrebbe dovuto contenere le coperte.
Aprendolo constatai che dovevano esser state spostate.
M: oh fantastico!
Be: dobbiamo cercarle in un altro posto
Mi prese la mano per camminare con lui fino ad un altro armadio.
Non avevo intenzione di tenergliela così scrollai il polso e mi liberai.

M: non toccarmi
Be: mi hai rotto il cazzo ragazzina
Lo guardai interrogativa e lui mi prese a sacco di patate e mi portò in uno sgabuzzino. Chiuse la porta  e si infilò la chiave nella tasca dei pantaloni.
Incrociai le braccia.
Ora che eravamo lì cosa pensava di fare esattamente?

M: wadsworth aprì la porta
Be: no
M: la sfondo
Be: tu provaci e ti sfondo io
Lo squadrai. Ma come poteva uscirsene sempre con queste affermazioni?
M: va bene io sto ferma ma tu muoviti a dirmi quel cazzo che devi dirmi
Be: smettila di comportarti come una bambina
M: scusami?!
Be: hai capito
M: bella faccia tosta che hai
Sbuffai e allungai la mano verso la maniglia. Ben mi afferrò per la vita e mi portò seduta sulla scrivania con la schiena appoggiata al muro dietro. Lui aveva le braccia ai miei lati e mi teneva intrappolata.

Be: non stavo scherzando
M: smettila con questo teatrino
Be: patetica
M: io? Non sono io che mi sono finta morta per un fottuto anno perché non avevo le palle di tornare.
Be: mi vuoi punire a vita per questo? HO SBAGLIATO MATILDA, HO SBAGLIATO! TI VA BENE?
M: non capisci quanto male mi hai fatto vero?

Abbassai lo sguardo e scesi dal tavolo. Non l'avrei mai perdonato.
Io ero ancora innamorata di lui ma proprio per questo non potevo permettergli di entrare di nuovo nella mia vita.
I miei sentimenti mi avevano fatta stare male per un anno.
E male non rende. Mi ero sentita vuota, come se non ricordassi i sentimenti positivi. Ero caduta di nuovo nella depressione, di cui mi ero tanto impegnata ad uscire.
Ma non l'avrebbe mai capito.

l'estate nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora