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*DOPO CENA*
Andai alla cassa per pagare la pizza ma a quanto pareva Benjamin non era intenzionato a lasciarmi pagare così offrì lui.
Poi ci dirigemmo verso la spiaggia ormai illuminata solo dalle stelle.
Mi sedetti sulla sabbia appoggiandomi sul ragazzo che iniziò a rigirare delle ciocche tra le sue dita.

M: senti Ben davvero ho bisogno di sapere cos'era per te
Be: vuoi davvero sapere la risposta
M: credo di conoscerla già
Be: sentiamo
M: hai bevuto qualcosa prima che mi svegliassi e pensavi fossi Gigi. Tu le stai ancora sotto non è così?
Be: non ho toccato alcool
M: ma lei ti piace?
Be: non più
M: hai ragione non voglio sapere la risposta
Be: e perché
M: niente
Be: facciamo il bagno?
M: se non ti dà fastidio che sto in reggiseno
Lui scosse la testa così ci tolsimo i vestiti. Lui era una visione, sembrava di avere davanti una divinità Greca.

Be: rosso èM: pervertito non pensare sia per teBe: scusami? Per chi ti sei messa quelliChiese irritato indicando il mio reggiseno

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Be: rosso è
M: pervertito non pensare sia per te
Be: scusami? Per chi ti sei messa quelli
Chiese irritato indicando il mio reggiseno. Era visibilmente geloso e questo lo rendeva mille volte più attraente.
M: per me, mi piace
Be: meglio per te bellissima
M: e perché
Chiesi. Poi Benjamin si avvicinò al mio orecchio facendo aderire i nostri corpi seminudi.
Be: perché se scopro che esci con un'altro ragazzo lo ammazzo
M: sei geloso?
Be: no
Risi e mi tuffai in acqua che sorprese le mie aspettative. Pensavo fosse più fredda e invece no.
Lo incitai a raggiungermi e così fece.
Non dovevo illudermi che lui ricambiasse.

POV BENJAMIN
Perché non ammettevo e basta che lei mi piaceva. Più fingevo non mi importasse e più lei si convinceva che ero innamorato di Gigi.

Be: senti Mati ti devo dire una cosa
La vidi guardarmi negli occhi, proprio come quella sera in ospedale. Non riuscivo più a mantenere il controllo della situazione. Volevo baciarla.
Dio se la desideravo.
Però non feci nulla, come al solito per paura persi anche quell'occasione. Lei probabilmente ancora si aspettava una risposta che quella sera non le avrei dato.
M: che c'è ben?
Avrei voluto urlarle quanto mi piaceva ma non lo feci. Semplice trovai una scappatoia per chiudere la conversazione e continuare ad accarezzarle il corpo.
Be: niente
Non capii perché sorridesse così glielo chiesi e lei rispose:" Nel mio fumetto preferito c'è una che dice sempre ti devo dire una cosa e poi niente. Il primo amore di Dylan, ed è triste perché è l'unica cosa che si ricorda. L'ultima volta che si sono visti lei gli ha detto ti devo dire una cosa ma non ha fatto in tempo e il treno è partito. Poi lei è morta. È triste ma riflette molto di come spesso si perdono occasioni per paura."
Per un attimo temetti che lei mi avesse in qualche modo letto nella mente.

l'estate nei miei occhiOnde histórias criam vida. Descubra agora