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Mi stiracchiai e imprecai quando per sbaglio tirai il tubo della flebo.
Be: che succede Mati?
M: niente niente
Mi baciò sulle labbra prima di scendere dal letto. Notai con piacere che era ancora a petto nudo, purtroppo però, rimise una maglietta prima che i dottori entrassero.
X: abbiamo esaminato la ferita alla gamba e guarisce molto rapidamente quindi dovrebbe camminare senza aiuti in un giorno circa. Per il resto le suggerisco dei bendaggi, niente di più. E stia più attenta a dove cammina. La lettera di dimissioni.
Mi porse un foglio e scattai in piedi. Velocemente presi la sacca e imprudentemente sfilai da sola l'ago della flebo. Con la mano di Benjamin corsi fuori dall'ospedale.

M: e ora come torniamo a casa?
Chiesi dopo essermi seduta sulla banchina della fermata del pullman. Benjamin mi aiutava a camminare cingendomi il fianco.
Be: tra mezz'ora passa il pullman

A CASA
Mi corse incontro Laurel e i ragazzi. Come previsto le due donne mi fecero la predica di quanto ero stata imprudente. Tenevo ancora la mano di Benjamin quando arrivò mia madre. Immediatamente la lasciai e il ragazzo mi guardò dubbiuso riguardo al mio gesto.
Angela provò ad abbracciarmi ma la scansai.
M: non toccarmi mamma
An: sono tornata perché voglio rimediare ai miei errori
M: è tardi per tornare
An: tutti fanno degli errori l'importante è rimediare
M: non ho chiesto io di nascere. Tu continuavi a stare con papà anche se sapevi quello che ci faceva a me e Liv. E per cosa? Andare in bei ristoranti e prendere belle scarpe? Quello te lo potevo perdonare ma l'avermi abbandonata? Per 3 anni? Non lo perdonerò mai. Non mi hai neanche dato una spiegazione, risposto a un solo fottutissimo biglietto, niente lettere. Per me sei morta
An: vuoi una spiegazione? Io non posso neanche guardarti in faccia. Tutte le volte che lo faccio vedo tuo padre che vi tortura
M: e così hai deciso che per stare bene tu mi dovevi abbandonare. Come se avessi deciso io che faccia avere no?

Angela provò a mettermi una mano sulla spalla ma io la scansai e provai ad allontanarmi andando verso il mare. Solo che le gambe ancora tremavano così Benjamin mi prese e mi portò sulla sabbia.
Mi appoggiai sulla sua spalla.
Be: ti vergogni di me davanti a tua madre
M: scusa?
Be: prima, appena è arrivata mi hai lasciato la mano
M: a scusami ma ho altri problemi al momento in testa che non una fottuta relazione
Be: quindi mi stai dicendo che non ti importa di me
M: no solo che...
Be: quando diventerò parte della tua vita avvisami
M: Ben
Se ne andò. Solo che io senza un aiuto non riuscivo a muovermi se non strisciando. La dignità però vinceva sul senso di sopravvivenza quindi rimasi lì seduta.
Triste.
Davvero per colpa di mia madre avevo perso un'altra persona? A quanto pareva si

l'estate nei miei occhiWhere stories live. Discover now