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20.20 della sera del giorno dopo
Durante il giorno belly e Jeremiah erano andati dalla zia per cercare di convincerla a non vendere la casa.
Io guardai tra i vestiti e trovai un outfit a mio parere carino. Lasciai i miei ricci sciolti al vento, ora arrivavano a metà schiena. E per finire in bellezza misi le infradito.
La comodità prima di tutto.

Camminai sulla spiaggia finché non scorsi una figura abbastanza alta sul pontile 4

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Camminai sulla spiaggia finché non scorsi una figura abbastanza alta sul pontile 4.
Mi avvicinai, il buio mi impediva di riconoscerlo. Sicuramente era un amico di Jeremiah che aveva avuto il mio numero di telefono.
Arrivai a due metri da lui.
B: Mati
Mi pietrificai. Benjamin era morto eppure quello davanti a me aveva la sua voce, il suo modo di porsi.
M: non è divertente come scherzo
Si avvicinò. Anche esteticamente era uguale a lui, pensai ad un'allucinazione.
B: Mati sono Ben
M: Benjamin e morto
B: no
M: si cazzo
B: lasciami spiegare
Le lacrime mi rigavano il volto. Da una parte ero felice di questo però come poteva essere davvero lui?
M: non è divertente
Ripetei nella speranza di trattasse di uno scherzo o di una visione data dal rimorso.

B: quel giorno ho lasciato la lettera sul tavolo. Poi ho preso le pastiglie ma una signora mi ha soccorso e mi hanno mandato in ospedale. Hanno sbagliato il mio nome quindi nessuno sapeva fossi io. Poi quando dopo tre giorni mi hanno lasciato andare sono tornato e ho visto te con la lettera.
Piangevi per colpa mia, credevi fossi morto. Non volevo sembrare un codardo così sono entrato in casa senza salutarti e non ti ho più scritto. Jer-
M: Jeremiah lo sapeva e non ha detto niente?!
B: gliel'ho chiesto io
M: VOLEVI CHE NON MI DIMENTICASSI DI TE BRUTTO STRONZO? MISSIONE COMPIUTA BRAVO. E PER TUA INFORMAZIONE,TU PER ME RIMANI MORTO WADHSWORTH
B: ti prego Mati prova a capirmi
M: CAPIRTI? HO PASSATO DUE FOTTUTI MESI A DARMI LA COLPA DELLA TUA MORTE E ORA SCOPRO CHE SEI VIVO? SAPPI CHE POTEVI RESTARE MORTO PER ME

Me ne andai arrabbiata e rientrai in casa Fisher sbattendo la porta.
Mi chiusi in camera e rimasi sola sul letto a pensare fin quando Jeremiah non mi interruppe.
Je: Mati mi dispiace
M: TI DISPIACE? DOMANI ME NE VADO. NON VOGLIO PIÙ VEDERE NESSUNO DI VOI
Lo spinsi fuori dalla camera e piansi sola nel letto. Ben era stato vivo tutto questo tempo e nessuno me l'aveva detto. Mi ero data la colpa.
Nelle sere peggiori la lametta era stata l'unica a farmi passare di mente l'idea che fosse stata colpa mia.
E ora era vivo?

Mi addormentai rannicchiata senza neanche indossare il pigiama.

l'estate nei miei occhiKde žijí příběhy. Začni objevovat