{DOMANDE}

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Un'altro ululato. Stavo semplicemente leggendo un libro, ma lo stesso ululato dell'altra sera mi fece distrarre dalla lettura. Di nuovo, uscii dalla stanza e trovai Derek ad aspettarmi sulla porta d'ingresso, già pronto.
《Andiamo》Disse.
《Dove, precisamente?》
《A casa McCall. Dov'altro se no?》
Io ghignai, e lo seguii fuori dalla porta.

Entrammo dalla finestra, e aspettammo l'arrivo di Scott. Se c'era  qualcuno che l'Alpha cercherà, era proprio Scott. E conoscendolo, dopo averlo incontrato scapperà in camera sua sotto le coperte come un bambino spaventato. Infatti, avevo ragione.
Quando arrivò nella camera chiuse la finestra, la porta, e solo dopo, quando accese la luce, si accorse di me accanto alla porta e di Derek seduto su una poltrona.
《Oh! Merda! Dovete smetterla di fare così!》Imprecò, con il cuore a mille.
《Lo hai visto, vero?》Chiesi subito io, avvicinandomi.
《Ehm...Si, ma...》Balbettò.
《Ti ha parlato?》Domandò Derek.
《Si, abbiamo parlato del meteo. No che non mi ha parlato!》Rispose, con tono ovvio. E in effetti la domanda era un po' insensata.
《E cosa hai sentito?》Suggerì io.
《Che intendi?》Mormorò, confuso, facendo saltare lo sguardo tra me e Derek.
《Le emozioni, le sensazioni?》Elencai vagamente.
Lui ci pensò un'attimo, poi affermò:《Rabbia.》
《Verso di te?》Domandò Derek.
《No...》 scosse la testa, 《Non contro di me. Ma era sicuramente arrabbiato. L'ho sentito》Distolse lo sguardo da tutti e due, guardando il pavimento e aggrottando le sopracciglia:《E poi ha...fatto un simbolo. Una spirale. Sul finestrino della macchina》All'udire la parola "spirale" i miei sensi reagirono da soli e spalancai gli occhi, e allo stesso modo fece Derek.
《Hai detto spirale?》Chiesi velocemente, quasi avessi paura che Derek mi precedesse.
《Si...Perché? È qualcosa di brutto?》
《No, no. Non è niente》Rispose frettolosamente Derek, ma mentre lo diceva, mi rimproverava con lo sguardo. E così avevo ragione. Intanto, con lo sguardo perso, si avviò verso la porta, e io lo seguii.
《Aspetta...Aspettate un secondo!》Si lamentò Scott, fermando Derek per un braccio. 《Non potete pretendere che io mi fidi di voi se poi non mi dite niente!》
Io ridacchiai. 《Puoi lamentarti quanto vuoi, ma io è da più di 5 anni che vivo con lui e mi tiene ancora all'oscuro di molte cose. Quindi non sprecare il fiato》Suggerii, aprendo la porta.
《A- Anche Laura era sepolta sotto una spirale.》Balbettò, sicuro che quell'osservazione ci avrebbe fatto fermare, 《Che significa?》Chiese per l'ultima volta.
E per l'ultima volta, Derek lo guardò fisso negli occhi e sospirò: 《Lascia stare》, uscendo dalla camera e lasciando a me il compito di chiudere la porta.

La mattina seguente, a scuola, mi avventurai nei corridoi alla ricerca di Scott, per tenere d'occhio che stesse lontano da Allison, e quando finalmente lo trovai gli cinsi le spalle con braccio, bensì fosse leggermente più alto di me.
《Ehilà, McCall. Come va la tua disintossicazione?》Scherzai, ridacchiando.
《Si, bene...quasi》Mormorò, alzando le spalle.
《Sai che se ti becco a meno di dieci metri di distanza da lei sei morto, vero?》Ridacchiai di nuovo, ma sta volta di scherzoso c'era solo la mia espressione.
Lui rise nervosamente, poi annuì.
《Bene》Dissi solo alla fine, dandogli due schiaffetti amichevoli sulla spalla, per poi allontanarmi e andare in classe.

Anche a pranzo mi sedetti vicino a Stiles e Scott, anche se era una tortura ascoltare i loro discorsi noiosi e insensati, che in realtà non stavo veramente ascoltando, solo sentendo.
Quando si alzarono, mi ricollegai al mondo reale e li seguii, notando anche che Allison stava continuando a chiamare Scott. Quello tentò di girarsi per almeno scambiarsi uno sguardo, ma io gli diedi uno schiaffo sulla nuca e lo rimproverai:《Niente Allison!》

Me ne andai da scuola solo quando fui sicura che Allison si allontanò con la sua macchina, così ritornai a casa anche io. Scott era un mio problema solo a scuola, tecnicamente, e se Derek lo voleva tenere d'occhio anche dopo se lo andava a cercare.

Quando arrivai nel viale sotto casa, però, mi fermai un attimo a contemplare le mie idee. Non saprei se fosse una cosa intelligente, ma tanto valeva provare. Quindi, rimisi in moto l'auto e guidai fino alla casa di cura.
Arrivata nella stanza di mio padre, mi sedetti sul letto e girai la sua sedia a rotelle verso di me.
《Ciao, papà》Sorrisi, accarezzandogli una mano. Poi, quando mi ricordai per cosa ero andata, il sorriso sparì.
《Ho bisogno del tuo aiuto...》Sussurrai. 《Qualcuno...Qualcuno ha ucciso Laura, e non sono stati dei Cacciatori. Ho paura, papà. Chiunque l'abbia uccisa adesso è un Alpha, e continua ad uccidere le persone e...》Sospirai. 《Se ha ucciso Laura...Magari ucciderà anche me e Derek》Quanto avrei voluto che si alzasse, mi sorridesse, si sedesse vicino a me e mi consolasse con un abbraccio. Oh, Dio, quanto avrei voluto, che mi potesse venire a prendere a scuola, che potesse venire alle partite di La Crosse con me, che potessimo festeggiare i compleanni insieme...Che sapesse...Che sapesse cos'era successo quella notte di luna piena...
《Ho paura》Dissi di nuovo, scacciando via a forza i ricordi che stavano tornando a galla. 《Ma...Ma non capisco. Ha...un odore familiare, e ho paura che sia uno di noi...Dimmi, papà, qualcun'altro è sopravvissuto all'incendio?》Mi si formò un nodo in gola. 《Ti prego...Fammi un cenno, qualsiasi cosa. Ho bisogno di sapere》Gli strinsi una mano. 《Ti prego!》Ripeteii, disperata, alzando un po' la voce. E a quel punto entrò la sua infermiera nella stanza.
《Lascialo stare! Signorina Hale, dopo 6 anni in questo stato, urlare non serve di certo》Mi rimproverò.
《C'è qualcosa di meglio che posso fare?》Chiesi, alzandomi dal letto.
《Bisogna solo essere pazienti, prima o poi risponderà》
《...Lo avevate detto anche 6 anni fa》Mormorai, lasciando un ultimo sguardo a mio padre e superando l'infermiera per uscire dalla stanza.

Quando tornai alla macchina, notai un foglio incastrato nei tergicristalli, quindi lo afferrai e lo aprii, ma subito l'immagine mi fece rabbrividire.
Guidai velocemente fino a casa, mostrandolo a Derek, e appena lo vide la sua espressione non faceva alludere a niente di buono.

- Eileen Hale - "survivors gotta live with the trauma"Where stories live. Discover now