{UNA NOTTE TRANQUILLA}

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《Derek!》Uscì dalla mia stanza, urlando il suo nome per la casa. 《Derek!》Scesi le scale, entrando nel cosiddetto, vecchio e distrutto salotto, e lo trovai a leggere un libro seduto sul cosiddetto, vecchio e distrutto divano.
《E rispondimi quando ti chiamo...》 Mormorai, ma lui non staccò gli occhi dalle pagine.
《Vado a comprare qualcosa da mangiare》Lo avvisai.
《Mhmh》Annuì distrattamente, io quindi sbuffai e uscii di casa.

Nel tragitto verso la pizzeria più vicina, mi fermai a fare benzina. Quindi scesi dalla macchina, misi i soldi e infilai la pompa. Proprio in quel momento, due macchine molto familiari mi braccarono. E da una di queste, uscì il tanto odiato Chris Argent. Il sangue mi ribollì nelle vene, e le mani mi iniziarono a formicolare. Era sempre la stessa reazione che avevo ogni volta che li vedevo. Non so se fosse una specie di istinto, o semplicemente rancore e rabbia. 
Mi guardai in torno, notando che non avevo vie di uscita.
《Ma che sorpresa...》Bisbigliai a denti stretti, forzando un sorriso.
Per quel che potevo, feci finta di niente. Aspettai che la dose di benzina finisse, e tolsi la pompa per rimetterla apposto.
《Auto magnifica. Sofisticata, per una della tua età》Disse Chris, avvicinandosi e strofinando un pollice sull'auto.
《Diciamo che so il fatto mio》Sogghignai, quasi per provocarlo, ma allo stesso tempo facendo due passi indietro.
《Lo immagino. Sai...Se hai una cosa così bella, devi prendertene cura.》Disse, prendendo una spugna da un secchio poggiato per terra e iniziando a pulire il vetro. 《Io mi prendo sempre cura delle cose che amo. L'ho imparato dalla mia famiglia. Hai presente, no?》Mi provocò poi. Io strinsi un pugno, e lui lo notò. Dopo qualche istante mi costrinsi a calmarmi, ma quando rilasciai il pugno delle piccole gocce di sangue scesero dalla mie dita, e gli artigli che erano spuntati tornarono un po' troppo lentamente unghie.
《Ecco fatto》Constatò. 《Lo puoi vedere attraverso il vetro...Tutto diventa più chiaro》A quel punto si girò, per andarsene, ma a me sembrava troppo poco per arrabbiarmi con loro e casualmente ucciderli. Insomma, mi aveva anche pulito il vetro.
《Non mi hai controllato l'olio》Aggiunsi, facendo tornare il mio solito ghigno sulla faccia.
Quello si rigirò lentamente, lanciando uno sguardo di intesa ai suoi altri due uomini.
《Controlliamo l'olio》Concordò. Quindi uno dei suoi si avvicinò alla mia auto e con il manico del fucile che aveva in mano ruppe il finestrino, aggiungendo:《Sembra che vada bene》Ironicamente.
《Guida con prudenza》Disse poi Argent, risalendo sulla sua auto, per poi andare via.
Mi guardai in torno ancora per qualche minuto, contemplando le opzioni che avevo dopo quell'accaduto, che erano: A, far riparare il finestrino e far finta di niente; e B, fargli un imboscata a casa e ucciderli nel sonno. La B era molto intrigante, ma di certo la A era la più fattibile.

Quando tornai a casa, Derek non c'era, ma quando ritornò e notò l'unico tavolo buono che c'era nella casa spaccato in due salì nella mia camera e mi chiese spiegazioni, e anche per l'auto.
《E cosa vuoi che sia successo? Quei maledetti Argent, ecco che è successo! Mi sono anche scordata di prendere da mangiare. Mi sono fermata per fate benzina e mi hanno bloccata!》Spiegai, in fretta e furia. Derek strinse un pugno, e sospirò. Non poteva dire nulla, perché cosa avrebbe detto? "Sì, adesso li andiamo ad uccidere"? No, certo che no.

Sembrava proprio che in quella casa non si potesse avere una notte tranquilla, perché verso le 6 di mattina, qualcuno entrò dalla porta. E chi altro se non Scott?
《Derek! So che sei qui! E so che cosa hai fatto!》Urlò.
Appoggiai la fronte alla porta della mia camera.
《Io non ho fatto niente》Rispose Derek, con voce tetra.
《L'hai ucciso!》Accusò McCall. Subito pensai al conducente.
《Lui è morto》Continuò mio cugino. Sembrava sapesse perfettamente e senza dubbi di cosa stesse parlando, il che mi fece infuriare. "Perché non mi dice mai niente?"
《Come è morta tua sorella?》A quelle parole il mio cuore perse un battito.
《Mia sorella era scomparsa...sono venuto a cercarla》La sua voce si alzò leggermente di tono.
《L'hai trovata...》Riflesse Scott.
《L'ho trovata in pezzi! Usata come esca per catturarmi!》I miei occhi diventarono, per un secondo, blu, come un brivido sulla schiena, e con il colore crebbero anche un po' di lacrime, che costrinsi ad asciugare.
《Be', io penso che tu abbia ucciso entrambi. E adesso lo dirò a tutti, a partire dallo sceriffo!》Minacciò, anche se per una minaccia era molto determinato. Intanto aveva salito le scale, e quando arrivò in cima, guardò prima da una parte e poi dall'altra, ma appena guardò dall'altra, io uscii dalla mia camera e gli saltai addosso, buttandolo giù dalla scale. E quando si riprese e rigirò il viso verso di me, si era trasformato. Così i miei occhi preserò colore, diventando blu lumescente, e mi spuntarono zanne e artigli. Scott ruggì, e io feci lo stesso, per poi saltare tutte le scale e spingerlo per terra. Lo rialzai prendendolo dal collo e lo spinsi contro la parete, che si ruppe. Nel frattempo era uscito anche Derek, che non faceva altro che osservare. Quando Scott si riprese, lo raggiunsi nella stanza nel quale l'avevo lanciato e iniziammo a combattere. Gliele suonai di brutto, ma anche lui era forte dopo tutto. Lo spinsi a terra e lo presi dal collo, sbattendolo più volte sul pavimento. Talmente tante che alla fine Derek dovette intervenire per fermarmi. Infatti, ci spinse entrambi via, ma mentre Scott atterrò su un divano io venni scaraventata contro una parete. Entrambi, dopo quel colpo, tornammo umani.
《Lui non ha ucciso nessuno!》Urlai, premendomi il braccio sulle costole, a causa di un brutto pugno che mi aveva dato, ancora accovacciata per terra. Scott non rispose.
《Nessuno di noi ha ucciso nessuno!》Continuai.
《E allora chi è?》 Chiese Scott, ancora ansimante, faticando a tirarsi su.
《È l'Alpha...》Riflesse Derek. 《Lo stesso che ti ha morso》Spiegò a Scott.
《Che?》Chiese, confuso.
《Pensavi ancora che fossi stato io?》
《No. Aspetta. Che vuoi dire con Alpha?》Mormorò, non capendo.
《Si. Un Alpha. Mai visto un documentario sui branchi di lupi? Ci sono i Beta, come noi, e gli Alpha...i capi branco, in pratica. Ma in caso di lupi mannari parliamo di creature più forti, più cattive. Più forti di noi tre messi insieme.》Spiegai, dopo essermi tirata su e avvicinata a loro. Poteva sembrare che stessi esagerando, ma in realtà era vero.
《Mia sorella era venuta a cercarlo, e ora lo stiamo cercando noi, ma ci serve il tuo aiuto》Continuò Derek. Scott non rispose per un paio di secondi, poi disse:《Perché io?》
《Perché tu sei il suo Beta. Sei tu quello che cerca》Aggiunsi io, assottigliando gli occhi.

- Eileen Hale - "survivors gotta live with the trauma"Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang