amnesia

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ship: hyunin / hyunlix

genere: angst  

tw: menzione della morte di un personaggio

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jeongin aspettava in quella fredda sala d'attesa in ospedale da più di un mese. passava ogni giorno seduto su quelle austere sedie color bianco sporco, ad aspettare. oramai conosceva tutte le infermiere che passavano, che gli lanciavano sorrisi tristi, sapendo la situazione che quel dolce ragazzo stava passando.

<<hai novità, caro?>> gli aveva domandato cauta l'infermiera kim, una donna sulla cinquantina, mentre passava col carrello delle medicine per gli anziani dell'altro reparto.

<<niente di niente, sto iniziando a preoccuparmi veramente ora...>> aveva risposto, mentre l'ansia gli divorava le viscere.

<<non pensarci, vedrai che il tuo hyunjin starà meglio. la speranza è l'ultima a morire>> lo aveva rassicurato facendo un piccolo sorriso e appoggiando la sua mano ossuta sulla spalla giovane di jeongin.

<<continuerò a sperare, allora>> gli aveva risposto appoggiando la sua mano su quella della donna.

<<bravo ragazzo>> aveva detto prima di andare via e trascinare il carrello lungo il corridoio.


come per magia, pochi minuti dopo, un dottore gli si era avvicinato, con un sorriso rassicurante  in volto. e finalmente, dopo tanto tempo a sperare, qualcosa era successo veramente.

<<lei è qui per il signor hwang?>>

<<s-si, sta male? si riprenderà? dio, lo spero veramente>> aveva cominciato a fare raffiche di domande al dottore, senza che lui gli potesse rispondere.

<<ho delle buone notizie per lei. hyunjin si è risvegliato e può andare a fargli visita, se vuole. prima che vada però, deve sapere che c'è una piccola probabilità di amnesia, potrebbe non ricordare tutto, perciò parli con calma. non contraddica quello che dirà il ragazzo, se magari è successo qualcosa di importante in passato e lui è ancora convito su quel fatto, lo assecondi. potrebbe avere un trama psicologico, ma non si preoccupi troppo. sono felice per lei.>> 

conoscendo la stanza dell'altro, jeongin aveva quasi corso per arrivare da lui, non prima di ricordarsi di ringraziare il dottore.

<<grazie mille, veramente!>> aveva quasi urlato, mentre correva per il corridoio. il mondo sembrava sorridergli, per la seconda volta in quell'anno. l'infermiera kim aveva ragione, la speranza era l'ultima a morire, e infatti il suo hyunjin si era risvegliato.

dopo aver trovato la stanza 207, aveva aperto la porta in vetro offuscato, entrando e riconoscendo la figura sul quel letto bianco. era lui, il suo ragazzo, il suo hyunjin. erano i suoi capelli mori quelli sparpagliati sul cuscino. era la sua pelle morbida quella circondata dalle lenzuola candide. era il suo viso pallido, dove alcuni tubicini era infilati nel naso. i suoi occhi, profondi, erano chiusi. lentamente si era avvicinato al lettino, come se fosse spaventato. poco dopo, hyunjin aveva aperto i suoi grandi occhi marroni, arrossati, e nonostante tutto jeongin li trovava bellissimi comunque. jeongin sorrideva, grato a qualsiasi entità superiore avesse fatto svegliare il suo amato. 

<<ehi, hyunjin, come ti senti?>> aveva sussurrato quasi commosso jeongin, felice per il risveglio del più grande, dopo così tanto tempo addormentato.

 hyunjin era perso, lo vedeva nel modo in cui lo guardava. non aveva risposto subito, sentiva la gola secchissima. così jeongin accorgendosene, gli aveva passato delicatamente un bicchiere d'acqua che si trovava sul comodino vicino a loro. hyunjin aveva bevuto, come se avesse passato la sua intera esistenza nel deserto del sahara.

↪ midnight stories [ skz collection ]Where stories live. Discover now