ODIO I TUOI OCCHI🍂

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-Nathalie. Quindi verrai?-

-Allison devo ricordarti com'è andata a finire l'ultima festa...?- Il mio fu solo un sussurro ma lei capì benissimo.

-Non puoi mica smettere di andare a qualsiasi festa solo perché l'ultima è andata diversamente dai tuoi piani. Spoiler: non puoi pianificare tutto.-

-Beh smettere di andare alle feste era proprio il mio intento.- Spostai il peso da un piede all'altro mentre i miei occhi furono catturati da una figura scura.

La mia condanna.

La mia rovina.

Il mio acerrimo nemico.

Noah.

Avrei dovuto ignorarlo, ma...

-Scusami un attimo Allison.-

Mentre mi allontanavo a grandi passi con le mani strette a pugni, notai Allison che si schiaffeggiava la fronte e non mi sfuggì la frase che uscì dalle sue labbra:
-Oh no, ci risiamo...-

-Avresti dovuto fermarmi.-
Mentre le mie braccia si incrociavano sul mio petto, Noah, che mi voltava le spalle, si girò lentamente fino a freddarmi con i suoi occhi privi di emozioni.

-Scusami?- La sua voce era roca più del solito la mattina, ma ovviamente questo non mi fece alcun effetto.

Fece scivolare lo sguardo dai miei jeans larghi alla
t-shirt enorme che nascondeva il mio fisico.

-Perché sei vestita come una barbona?-

Dopo l'ultima giornata di shopping il mio armadio conteneva solo vestiti larghi, non potevo permettermi di indossare ancora maglie corte e strette, o vestitini. Ma lo ignorai scegliendo di non rispondere, non era necessario sapesse cosa passava nella mia testa contorta.

-Cenerella, tu mi hai supplicato di scoparti.- Soffiò il suo fiato caldo sulle mie labbra, e io trasalii.

Apprezzai silenziosamente che non avesse infierito ulteriormente sulla mia scelta di outfit e lo fissai senza far trapelare i miei pensieri.

-E cosa avrei detto, sentiamo.- Mi parve di iniziare a tremare quando lui afferrò il mio braccio e mi fece cozzare la schiena contro gli armadietti, provocando un rumore sordo e metallico.

Sembrava amare tanto farmi battere la schiena contro qualsiasi superficie, mentre io non sopportavo proprio di essere vulnerabile mentre mi imprigionava col suo corpo dal profumo così forte.

La sua mano mi scostò una ciocca caduta sul viso a causa dello spostamento d'aria troppo veloce.

Fremetti sotto il suo tocco indesiderato.

I miei occhi erano legati ai suoi e sentivo semplicemente mancarmi il fiato. Il mio petto si alzava ed abbassava velocemente cozzando con il suo, duro.

-Volevi che ti facessi smettere di pensare, e così ho fatto. Eri talmente concentrata ad urlare che la tua testa non sarà mai stata vuota come quella notte.-

Le sue iridi castane brillavano, ma come sempre non seppi comprendere cosa fosse. Anche se sospettavo si trattasse di divertimento, adorava prendermi in giro.

-Non...toccarmi.- ringhiai con più convinzione possibile cercano di riacquistare lucidità.

A quel punto la sua mano, che aveva preso a tracciare una scia di brividi sulla mia guancia, si arrestò.

Avvicinò le labbra carnose e lucide al mio orecchio e io sperai che nessuno si stesse accorgendo di noi.

-Io credo invece che tu voglia essere toccata da me, per sapere cosa si prova dato che non lo ricordi.- Il suo respiro mi penetrò la pelle sensibile dell'orecchio e io fremetti ancora.

Fairy TalesWhere stories live. Discover now