Capitolo 35: una stanza viola

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Una volta tornato a casa, Markus prima di fare i compiti e di scrivere un altra poesia per il club, si mise sul lento per abbondarsi ad un lungo sonno fino al mattina del giorno successivo, mentre stava dormendo iniziò a fare un altro sogno insolito che questa volta si trovava in quel che sembra una sorta di camera da letto colorato di un viola misto al nero ricoperto di numeri e codici binari che decoravano le pareti oltre ad avere un sacco fogli sparsi qua è la come se una sorta di uragano si fosse formato all'interno della stanza:

Markus: mh? Che strano...perchè mai questa stanza è così sottosopra? disse guardandosi attorno soprattutto perchè i colori che ha questa stanza ricordano molto i capelli e gli occhi che ha Yuri...? Bah sarà l'ennesimo sogno assurdo che mi faccio sempre

dopo aver fatto questa riflessione, Markus inizia a camminare per la stanza in modo da poter trovare una via d'uscita non trovando purtroppo nessuna porta:

Markus: ma che strano...non c'è nessuna porta in giro...sembra quasi che non si potesse uscire di qui disse continuando a camminare per lungo il perimetro della stanza sentendo una voce femminile a distanza mh?

-???: sono...dipendente da te...e-eheheheh... disse ad una notevole distanza

-Markus: di chi diavolo sta parlando...? Mi domando da dove proviene questa voce...

Una volta fatta questa domanda, Markus nota che improvvisamente appare una porta del medesimo colore della stanza ma con la differenza e che era ricoperta di graffi e tagli con alcune parti ricoperte dal sangue inquietandosi un po'

Markus: ma da dov'è apparsa questa porta? Fino a poco fa non c'era disse avvicinandosi alla porta per aprirla mi domando dove condurrà...

una volta detto questo, Markus dopo aver raccolto tutto il  coraggio che aveva in corpo decise di aprire la porta che con grande sorpresa lo conduce ad un aula che a lui gli è molto familiare ma con la differenza e che era parecchio malconcia come se fosse stata abbandonata da molto tempo rimanendo parecchio sbigottito iniziando a guardarsi attorno:

una volta detto questo, Markus dopo aver raccolto tutto il  coraggio che aveva in corpo decise di aprire la porta che con grande sorpresa lo conduce ad un aula che a lui gli è molto familiare ma con la differenza e che era parecchio malconcia come...

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Markus: m-ma questa...è l'aula che si svolge il club di letteratura...com'è possibile che si sia ridotto in questo modo? disse con un tono molto confuso e come se...non fosse stata più usata da anni ormai... mmmmhhh...

Il ragazzo continua cammina per tutta l'aula fino a raggiungere un posto che aveva dei tagli per tutto il banco ed un coltello piantato su di esso notando che sulla sedia c'era un foglio girato come se non volesse nascondere qualcosa, incuriosito allungò la mano per prenderlo ma improvvisamente udì una voce che proveniva dietro alle sue spalle:

Libitina: sei proprio sicuro di prendere quel foglio?

-Markus: riconosce la voce e si gira verso di lei ancora tu? Possibile mai che ti devo sempre trovare nei miei sogni?! disse con un tono infastidito

-Libitina: beh dovresti saperlo perchè sono sempre qui nei tuoi sogni disse guardandolo

-Markus: quante volte te lo devo dire che io non voglio accettare questo tipo di abilità di alterare la realtà circostante

DDLC: The corruption of MonikaWhere stories live. Discover now