Fear

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La mattina dopo Louis aveva tenuto una lezione con un mal di testa martellante e si sentiva stanco ed ansioso. Sapeva di dover parlare con Harry ma non aveva idea di come scusarsi e da dove partire. Dopo una notte in bianco e piena di rimpianti aveva lasciato vincere il suo lupo. Era sempre la cosa migliore da fare. Sua madre glielo ripeteva in continuazione eppure, stupidamente, non aveva mai seguito quel semplice consiglio.

Tornò nella sua stanza e vi trovò Zayn ad aspettarlo alla porta: braccia conserte appoggiato sul muro, gamba piegata dietro di sé e sguardo truce.

"Sei venuto a farmi la paternale?" chiese il liscio con consapevolezza.

"Si, entra." rispose il corvino tenendo aperta per lui la porta della sua stessa camera.

Si misero seduti sul letto del lupo, entrambi guardavano il muro della stanza senza proferire parola. Dopo diversi attimi di silenzio Louis si sentì in dovere di parlare.

"Lo so che ho sbagliato." 

"Grazie a dio che lo sai." tuonò Zayn alzandosi dal morbido materasso "Secoli, avete passato secoli a dire a me e a Liam che eravamo degli stupidi per vedere quanto ci amavamo e secoli son passati prima che lo vedessimo. Possibile che non segui i tuoi stessi consigli? Hai, letteralmente, la tua anima gemella ovvero il tuo compagno, e lo sai, che ti prega di stare insieme e tu che fai? Lo allontani. Davvero maturo da parte tua Lou. Davvero." 

"E cosa avrei dovuto fare?" chiese irritato "Ero-sono impaurito. Ho paura di ferirlo e che lui mi possa ferire. Ho perso tanto nella mia vita e non sono nemmeno a metà, se lui un giorno decidesse di andarsene io ne morirei lo capisci?" 

Il corvino gli prese un braccio per fermarlo dal soliloquio e lo guardò scuotendo la testa e accennando un sorriso "Si che lo capisco. Lo capisco perfettamente ed è proprio per questo che devi stare insieme ad Harry. Perché lo ami. Pensa a come sarebbe vivere o addirittura morire con la consapevolezza che non è mai stato tuo quando potevi averlo, stringerlo e amarlo. Il rimpianto ti divorerebbe vivo o morto che tu sia." 

Louis abbassò lo sguardo "Hai ragione."

"Certo che ho ragione. Ho sempre ragione su queste cose." annunciò spavaldo. "Sta zitto che fino ad un mese fa avevi testa solo per Liam e ora hai anche il culo solo per merito mio."

La tensione nella stanza si alleggerì e Zayn sorridendogli gli consigliò "Vai a parlargli."

"E cosa dovrei dirgli? Scusarmi come uno scemo dopo che l'ho allontanato?"

"Devi spiegargli le tue paure, so che lo hai fatto sempre e solo con noi ma così lui saprà che tu ti fidi di lui. Se è ciò che senti."

"Certo che mi fido di lui Zayn."

"Allora diglielo." 

E così con mille discorsi iniziati nella sua mente e lasciati a metà perché ritenuti inadatti, Louis girò tutto il castello alla ricerca di Harry che a quanto pare si era nascosto non solo da lui ma da tutti. Uscì dalla scuola e riconobbe subito la figura china a guardare l'acqua del lago. Aveva notato quanto il ragazzo rimanesse rapito a osservare quella superficie che a tratti pareva fangosa, eppure sembrava sempre ammaliato dai colori che si riflettevano su quelle acque. 

Si avvicinò alle sue spalle e sospirò "Devo scusarmi per come mi sono comportato." 

Il ragazzo non si voltò per guardarlo "Sto aspettando." la voce calma e il tono incolore colpirono Louis più di quanto avrebbe voluto. Magari Harry non l'avrebbe perdonato, magari non voleva stare con lui-accantonò i pensieri e si concentrò.

"Mi dispiace averti allontanato, avrei dovuto dirti che ho paura del nostro mondo, ma so che mi devo abituare al fatto che non sei un umano e che ti riesci a difendere, ti stai allenando duramente per imparare ad usare i tuoi poteri e che nonostante io abbia paura devo lasciarti libero di imparare a come muoverti tra di noi."

Il riccio si girò a guardarlo e gli tese una mano per farlo sedere di fianco a sé. Spostò lo sguardo sui suoi occhi color cielo gli mise le mani sulle guance e lo baciò piano.

"Grazie. Capisco che per te sia complicato e apprezzo moltissimo tutta la consapevolezza che ti ci vuole per dirmelo." si accucciò al suo fianco appoggiando la testa sulla sua spalla solleticandogli il naso con i capelli. Rimasero così per un po', guardando il paesaggio e tenendosi tra le braccia l'uno dell'altro.

"Io ti ho già perdonato Lou, forse ti avevo perdonato ancora prima di uscire dalla stanza però ora sta a te."

"Cosa vuoi dire?" chiese guardando il viso rilassato del riccio.

"Dico che non sono io che ti devo perdonare ma se tu riesci a far pace con te stesso e con il tuo lupo. Io voglio stare insieme a te ma tu riuscirai a stare insieme a te stesso e anche a me?"  

Louis spostò di nuovo gli occhi sul lago godendosi quel contatto tra di loro. Non passò molto tempo fino a quando si dovettero salutare per una lezione di Louis. Quando tornò nella loro stanza tutte le cose di Harry erano sparite e quel pomeriggio sembrava solo un ricordo sfuocato in una giornata come un'altra.

Il professore si stese sul suo letto e fissò il soffitto pieno di pensieri e si chiese se fosse stata quella la vita che avrebbe voluto vivere.




N.A.

Dopo due mesi e tre giorni dall'ultimo capitolo pubblicato sono di nuovo qui, vi ringrazio di essere stat* pazient* e aver aspettato così tanto. Sto lavorando ad una os un po' particolare che spero di far uscire a giorni.

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⏰ Last updated: Feb 13 ⏰

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-Warlock's friend- l.s.Where stories live. Discover now