Family

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Alla fine Niall gli aveva presentato Louis, avevano un po' parlato ma poi l'uomo era dovuto andare a fare lezione. Harry aveva capito che tutti lì erano insegnanti o studenti o comunque in relazione alla scuola. Vivevano tutti dentro al castello che era enorme: aveva aule, serre, camere private e torri.

Quella notte avrebbe dormito nella camera insieme a Louis mentre Niall e altri elfi avrebbero cercato di capire se lui era riuscito a raggiungere la scuola attraverso un portale lasciato aperto oppure se aveva qualcuno di magico nella sua famiglia.

Zayn lo aveva portato in uno dei negozi che si trovavano nel bosco. Era pura magia: i negozi apparivano dentro i tronchi degli alberi al passaggio dei magici e una volta che si apriva la porta di uno di essi si entrava in una sorta di cava fatta dentro i tronchi degli alberi. 

Era riuscito a comprare dei vestiti nuovi grazie ai soldi o ai favori che aveva fatto Zayn ai vari venditori. 

"Grazie ancora Zayn." gli disse per l'ennesima volta con le borse in mano.

"Non devi preoccuparti Harry, qui ci si aiuta, siamo una famiglia visto che non possiamo contare su molte altre persone se non quelle che ci sono qui." confessò.

"Non avete mai provato a spiegare agli umani quello che siete?" chiese poi vide il corvino adombrarsi.

"I miei stessi genitori quando ho mostrato segni di essere uno dei magici mi hanno lasciato davanti alla porta di una signora che si pensava fosse una strega, grazie al cielo lo era e mi ha portato qui insegnandomi tutto quello che c'è da sapere su questo mondo e sulla mia gente. Lo insegneremo anche a te."   Harry annuì e continuarono a conversare fino al castello, poi venne lasciato davanti alla porta della stanza di Louis. 

Incerto si mise a bussare. Non sentì risposta e vedeva gli sguardi che gli studenti gli lanciavano nel corridoio, perciò entrò senza pensarci due volte e chiuse la porta dietro di sé. Si guardò attorno, la stanza non aveva molte cose: due letti singoli, delle mensole piene di libri, una scrivania, una finestra che dava su un balcone e un armadio che occupava un muro.

Prima che potesse scorgere altro vide la figura di Louis con la camicia bianca leggermente sbottonata e gli occhiali rotondi fare la sua entrata da una porta laterale. Lo guardò sorridendo con le sopracciglia alzate ed Harry cercò di spiegarsi.

"Sai Zayn mi ha lasciato davanti alla tua porta non dicendomi nulla e gli studenti stavano fissando perciò io mi sono fatto strada senza chiederti...cioè ho bussato ma tu non rispondevi perciò ho immaginato-scusa." finì portando lo sguardo sulle scarpe sentendosi in imbarazzo.

"Non fa nulla, probabilmente ti ha lasciato qui per il letto in più,è da un po' che non ho un coinquilino effettivamente." guardò fuori dalla finestra il cielo scurirsi e la luna avanzare "Beh immagino che dovremmo entrambi farci l'abitudine." 

Così quel ragazzo gentile dagli occhi zaffiro lo aiutò a sistemare i suoi acquisti nell'armadio e gli diede indicazioni per il giorno seguente. Entrambi si addormentarono esausti nei loro letti non appena toccarono il cuscino.

Il giorno dopo Harry aprì un occhio a causa di un rumore, vide Louis con una camicia diversa da quella del giorno prima. Sembrò che sapesse che si era svegliato perché lo guardò e gli disse "Scusa, torna a dormire, è presto." e come se fosse stato un ordine Harry eseguì.

La seconda volta che si svegliò fu a causa del sole che stava arrivando dritto alle sue stanche pupille. Decise di alzarsi, vestirsi e fare un giro per il castello. Era bellissimo: gli studenti occupavano i corridoi ed il giardino inondandolo di risate e sguardi attenti ai professori, riempiendo di magia il posto.

Harry sentì un sorriso nascergli sulle labbra: non conosceva ancora nessuno tanto da poter dire che era amico con qualcuno ma sapeva che non sarebbe più stato solo.

Girò l'angolo e trovò un laghetto, si sedette su una riva e cominciò a lanciare i sassi sulla superficie. Ad un certo punto una voce lo riscosse dai pensieri "Sai, potresti insegnarlo, io non lo so fare." rise Niall sedendosi di fianco a lui.

Gli faceva ancora strano vedere le orecchie a punta dell'uomo ma s stava abituando.

"Hai scoperto da dove viene la mia magia?"

"In realtà sì. Sai in questa scuola teniamo libri e annuari che hanno dentro tutte le persone che sono passate per la scuola, e non è nemmeno una cosa che facciamo noi, è uno dei molteplici trucchetti del castello."

Harry annuì guardando il lago, la superficie liscia dai riflessi azzurri e verdi gli ricordava qualcosa.

"La tua magia proviene dai tuoi nonni Harry, quelli materni suppongo." alzò una spalla Niall.

Il riccio lo guardò sistemandosi i capelli "Mia madre mi ha parlato dei miei nonni e ti assicuro che vivono da dove sono venuto io, dall'altra parte...cioè, nell'altra dimensione."

Il biondo sorrise "Probabilmente i tuoi nonni sapevano quello che avrebbe comportato crescere un umano in una casa di magici perciò l'avranno data in adozione, non è una cosa rara tra di noi." 

Harry si corrucciò: non poteva immaginare di lasciare un figlio perché aveva paura delle conseguenze.

"I tuoi nonni erano degli insegnanti della scuola, tua nonna una strega e tuo nonno un elfo. Hanno combattuto la guerra delle dimensioni parallele, sono rimasti uccisi lì e ora sono sepolti nel cimitero del bosco dietro il castello. Se vuoi un giorno posso accompagnarti." 

Harry annuì "Grazie Niall." poi tornò a guardare il lago, aveva il potere di calmarlo, come se con la sua stabilità stesse mettendo in ordine anche i pensieri che fluttuavano in testa ad Harry da quando il giorno prima era arrivato.

"Posso solo immaginare cosa voglia dire venire catapultati, letteralmente nel tuo caso, in una dimensione che non è la tua. Ci vorrà del tempo." e poi lo lasciò lì con i suoi pensieri e con l'ombra della sua mano che rassicurante si era posata sulla sua spalla.

N.A.

Come sta andando la lettura? Avete qualche predizione per questa storia?

-Warlock's friend- l.s.Where stories live. Discover now