𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 39

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Love, love madly, love more than you can and if they say that it's sin, love your sin and you'll be innocent. -William Shakespeare

Appena mi stringe al petto vado completamente fuori di testa. Non sto ragionando, non sto pensando alle conseguenze, mi sto solamente lasciando andare a lui. E' sempre stato così. Sono completamente dipendente da Louis.

Cerca di baciarmi il collo, ma a impedirlo c'è la sciarpa rosa che avevo indossato prima di venire qua con lui.

"Perché tieni la sciarpa a novembre?" domanda quasi ringhiando, in preda al desiderio.

"Fa freddo."

"Ti riscaldo allora." Ecco la battuta.

Senza aspettare altro me la toglie immediatamente dalla gola per poi posare una serie di baci bagnati su di essa.

Oh, si che me la riscalda. Anche troppo.

Senza rendermene conto inizio a stringere i suoi capelli mori che tanto amo. "Se continui a tirarmi i capelli mi farai impazzire", sussurra a un millimetro dal mio orecchio, mordicchiando il lobo dopodiché.

Oddio

Comincia a succhiare e leccare nel punto che mi fa perdere il controllo, dietro l'orecchio, quello che conosce esclusivamente lui.

"Louis..." mi scappa il suo nome e lui sembra rinvigorire. Non aspettando un secondo di più mi alza da terra, prendendomi incollo. Mi trascina verso lo spogliatoio praticamente correndo, continuando a posare teneri baci dappertutto.

Squittisco non aspettandomelo. Sto per parlare, ma non mi dà il tempo di farlo. Incolla di nuova la bocca sulla mia, facendo intrecciare le nostre lingue con foga.

Sorride sulle mie labbra, mentre entra nello spogliatoio sbattendo la porta con un calcio.

Si siede su una panca con me a cavalcioni e io non posso fare a meno di ridacchiare per la sua impazienza.

Ma appena sento la sua eccitazione sulla mia intimità smetto immediatamente di farlo, anzi, smetto completamente di respirare.

Si accorge del mio sguardo pieno di desiderio così si allunga per baciarmi di nuovo. Questa volta con talmente tanta forza da prosciugarmi fino all'ultima goccia.

"Ho bisogno di te, da sempre", mi confida alzando le mani per toccarmi le coppe dei seni. Sento i capezzoli diventare marmo allo stato puro.

Non capisco davvero come un ragazzo del genere possa suscitare in me tutte queste emozioni talmente forti da scombussolarmi mentalmente. Sembra quasi irreale, mi toglie la libertà di pensiero; perché se fossi lucida lo avrei fermato da tempo. Ma è davvero più forte di me.

Nel momento in cui termina quella frase, con un impeto di coraggio, mi scosto un attimo da lui, alzandomi in piedi, togliendo il giubbotto e il maglione di lana. Rimango in reggiseno e jeans e il suo sguardo, tutto a un tratto, diventa irrimediabilmente trasparente come lo era un tempo.

Mi fa capire tutto ciò che prova e in questo momento sembra che non abbia visto cosa più bella al mondo.

"Cazzo..." sibila squadrandomi per la centesima volta, facendomi arrossire.

Mi mordo il labbro abbassando un secondo gli occhi. Appena li rialzo inspiro di scatto.

E' sempre seduto sulla panca, ma questa volta la sua felpa è appallottolata accanto a sé, facendomi gustare la vista del suo corpo in forma e assolutamente divino.

Passo lo sguardo su ogni centimetro della sua pelle, folgorando ogni muscolo dell'addome, correndo per i suoi pettorali, arrivando al suo fianco destro. Appena noto il suo nuovo tatuaggio mi impietrisco di botto, sentendo le palpitazioni ogni secondo più forti.

𝓣𝓻𝔂 𝓽𝓸 𝓼𝓽𝓸𝓹 𝓶𝓮 - 𝓛𝓸𝓾𝓲𝓼 𝓣𝓸𝓶𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷Where stories live. Discover now