𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 14

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"Allora?" chiede impaziente Joleen, una volta che ci siamo sedute fuori.

Abbiamo entrambe un'ora buca quindi perché non stare un pò insieme all'aperto?

"Allora cosa?" non le rispondo, facendo la finta tonta.

Tira un pò di vento, ma menomale che c'è un pò di sole a riscaldarci.

So benissimo che vuole parlare della mia uscita con Hazza, ma di solito non mi resta molto facile aprirmi a gran voce sulla mia vita privata.

"Lo sai benissimo cosa, muoviti" mi sprona a raccontarle tutto. Io di conseguenza sospiro abbattuta. 

"È andata bene, penso." Mi stringo nella mia giacca di jeans, un pò infreddolita, mentre Jo sorseggia il suo milkshake alla fragola che si è presa al bar, ha distrutto la cannuccia per quante volte l'ha morsa.

Osservo pensierosa le foglie cadere lentamente dagli alberi davanti a me. Mi è sempre piaciuto osservare la natura e far parte di essa. È appagante e non c'è visuale migliore.

Ora che ci penso tra due settimane è halloween, chissà cosa faremo.

"In che senso penso?" mi domanda la castana dubbiosa.

"Insomma, Harry è veramente un ragazzo carino e simpatico, ma non so se mi piace...in quel senso", le confido senza tanti giri di parole.

Mi ha riempita di complimenti quando mi ha vista, mi ha portata in un ristorante molto elegante, mi ha avvolto con la sua giacca quando avevo un pò freddo. Insomma è fantastico, allora perché non mi batte il cuore quando mi sta vicino?

Perché lo paragono a quello stronzo del mio ex in ogni azione che fa?

Louis...

Penso sempre a lui e non va per niente bene.
Quel ragazzo mi ha stregata.

Nonostante mi tratti malissimo, nonostante mi dia della troia, dell'egoista...non riesco a staccarmi da lui.

È così pericoloso.

I suoi occhi sono come il mare, se non sai affrontarli ci affoghi dentro.

In questo momento sono nei suoi abissi, e purtroppo non riesco a tornare a galla.

"Pensi ancora a Louis?" sembra leggermi nel pensiero, mentre mi guarda con compassione.

"Lui è stato un errore" affermo piccata, più a me stessa che a lei. Faccio la finta apatica, ma in realtà ci sto male.

Vorrei avere la sua forza. Vorrei andare tanto da lui e chiedergli: "Ti va se ci scambiamo i ruoli? Tu soffri e io me ne sbatto."

"Tesoro, se ti ha reso felice non contarlo come uno sbaglio..." si avvicina per prendere la mia mano tra la sua, interrompendomi dei miei continui tormenti.

"Ma per lui lo sono" sussurro, consapevole di ciò che dico.

"Te l'ha detto lui?" domanda spazientita.

"No, ma mi ha urlata di peggio addosso, mi odia" scrollo le spalle guardandola negli occhi.

Sono bellissimi, di un azzurro chiarissimo, quasi celeste, si intonano con i suoi lunghi capelli castani, quasi quasi mi sembra una sirenetta. È stupenda. Il suo sguardo sa proprio di felicità.

"Se ti ha amata è impossibile che ti odi, davvero" afferma convinta. Menomale che non mi ha chiesto nulla di cosa mi ha detto il moro. Jo sarà anche un pò chiacchierona, ma penso che lo abbia compreso che è una nota dolente, perciò si limita a fare poche domande.

"Il problema è che non so se mi ha mai amata" bisbiglio voltando lo sguardo di nuovo verso gli alberi che sfrusciano accompagnati dal vento. Mi stanno iniziando a pizzicare gli occhi e non voglio che mi vedi debole.

"Questa è una cazzata. Non vi conosco bene, ma fidati mi è bastata una sera per capirlo", ridacchia per ciò che le ho mormorato come se la stessi prendendo in giro.

"Che intendi dire?" possibile che ne sa più lei di me?

"Hay, vi ho visti, non sono scema. Quando vi siete fissati per più di un minuto in macchina dallo specchietto? Cazzo, erano venute le farfalle nello stomaco anche a me" alza gli occhi al cielo per poi continuare. "O che mi dici quando ti ha tenuta il polso tutto il tempo come se volesse, non so, proteggerti. Potrà anche essere un pezzo di merda, ma si vede che ci tiene. Agli occhi degli altri sembravi tu la sua fidanzata, non Alyssa", spiega a vanvera. Peccato che non sa tutto quello che è successo dopo.

Magari è quello che salta all'occhio o forse Joleen è una ragazza che vive di film mentali, ma in macchina mi guardava per sfida e orgoglio. Quando mi ha tenuta il polso è perché non ci perdessimo. Non ha niente a che vedere con la parola 'amore'.

"Mmh, che palle..." arriccio le labbra non sapendo cosa rispondere. Mi distendo nella panchina appoggiando la testa sulle sue gambe. Allungo un braccio per prendere dei ciuffetti d'erba e dopodiché strapparli. Lei mi accarezza dolcemente i capelli guardando il vuoto sospirando.

Menomale c'è Joleen. Senza di lei mi sarei già persa in tutto questo casino. Le voglio molto bene.

"Cosa pensi di fare con il povero Hazza?" mi chiede dopo un pò.

"Boh", mormoro affranta, ed è vero. Non ho idea di cosa dirgli.

"Vuoi un mio consiglio?" mi guarda dall'alto sorridendo e io ricambio.

"Credo di averne bisogno" scherzo facendola ridere.

"Non gli dare il due di picche subito. Escici ancora di nuovo. Capisco che sei frastornata per tutto ciò che è successo, ma siamo solo all'inizio Hay. Magari può davvero essere la persona che ti farà dimenticare di Louis. Magari è quel ragazzo che ti farà innamorare di nuovo." Parla come se fosse sicura di ciò che dice. Ci penso un pò.

Magari Hazza è la persona che potrà mettere apposto il mio cuore.

L'unica mia paura è che poi il cuore lo potrò spezzare a lui...

𝓣𝓻𝔂 𝓽𝓸 𝓼𝓽𝓸𝓹 𝓶𝓮 - 𝓛𝓸𝓾𝓲𝓼 𝓣𝓸𝓶𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷Where stories live. Discover now