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Pov. Brian

A causa di Tobias sono diventato suo complice al contrabbando di distillati.
Ora, infatti siamo appena tornati da uno scambio, e abbiamo deciso di passare il resto del tempo al Luovre.
"Dieci croissant?" chiedo a Tobias quando lo vedo tornare da una panetteria.
"Cinque a testa, non so se mangerò di nuovo dopo il gioco, per cui meglio fare oggi quel che non puoi fare domani" le parole di Tobias mi sembrano un po' contorte, ma non rifiuto cinque croissant, anche se mi sembrano leggermente esagerate.
Sorrido alle sue parole mentre controllo le ultime notizie sul mio telefono.
Lascio che cada dalle mie mani a un annuncio.
"I giochi iniziano" mormoro a Tobias.
"Quando?"
"Ora!" esclamo in panico, non sono ancora riuscito a dire nulla a Dylan, e poi perchè in anticipo di tre giorni?
Con mani tremante chiamo mio padre per avere più informazioni a riguardo.
"Quindi?" gli chiedo quando accetta la mia chiamata dopo cinque squilli.
"Tuo zio è in ospedale, lo sai, sai anche che alle porte della villa ci sono continuamente proteste e manifestazioni, oggi cominceranno i giochi, fatti trovare pronto nell'arena alle sette di stasera, dobbiamo far ricordare ai ribelli chi comanda" mi spiega mio padre per poi riattacare.
Mando questa informazione del cambiamento a tutti i giocatori... sarà dura.

Eccoci qui, nell'arena che metterà fine alla vita di altre persone...
Vedo Dylan, ha gli occhi chiusi, con il suo vestito elegante.
Non vuole credere a quello che starà per assistere.
"Dylan, ti tirerò fuori da qui" gli sussurro, lui apre gli occhi, sono lucidi: "no, tira lei fuori di qui, qualsiasi cosa dovesse succedere" si riferisce a Ida ovviamente.
Non posso, è lui la rivoluzione.
"Promettimelo Bryan!" dice autoritario e io non ho altra scelta che abbassare la testa e annuire.

Alle presentazioni televisive del gioco Ida si presenta con un inchino sprezzante, e una faccia completamente inespressiva come non l'ho mai vista.
"Vi ricorderete di me, che vinca o che perda" dice Dylan dopo essersi presentato e ho notato lo sguardo di sfida che manda a mio padre, oh no.

Continuo a sentirmi nel luogo sbagliato dietro gli schermi del gioco, mentre mi fanno delle foto dove sono vestito di tutto punto quando lì fuori alcune persone stanno morendo.
In più abbiamo come sottofondo musica classica, che non riesce a sopraggiungere le urla dei giocatori, stanno morendo tutti uno dopo l'altro.

La sera mi offrono un hamburger cotto al barbecue, come se potessi mangiare dopo certe scene, in cui ho girato lo sguardo ma mi hanno colpito ugualmente.
Invece di mangiare l'hamburger mangio un limone intero, mi aiuta a non sentirmi stressato.

Tempo che passa, tempo che sono preoccupato per la vita di Dylan, il mio cugino...l'unico pezzo di famiglia che mi è amico.

The game to die (The Game - 1^)Where stories live. Discover now