Il rapimento

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Cristina si risvegliò in un piccolo autobus, staccò la guancia dal finestrino e riconobbe il miagolio di Bradipo che se ne stava sdraiato sul sedile accanto.

La ragazza dai capelli castani le si piazzò davanti e le strizzò l'occhio. «Ben svegliata. Io sono Paris.» Affondò i canini in una bustina trasparente piena di sangue con su scritto 500 ml, la bevve, e un paio di gocce le scivolarono dalle labbra e scesero lungo il collo e il seno fino a macchiarle l'abito bianco. «Dannazione!»

Cristina si toccò la fronte: aveva le vertigini e la testa pesante come avesse bevuto gin per tutta la notte. «Dove siamo?»

Paris poggiò il gomito sul poggiatesta del sedile e si leccò le labbra. «Su un City, un minibus esclusivo che ti porterà in uno dei collegi straordinari più prestigiosi al mondo.»

Cristina strinse Bradipo tra le braccia e volse lo sguardo al finestrino, al verde che li circondava. «Siamo in un bosco.»

Una ragazza sbucò alle spalle di Paris e si sedette accanto a Cristina sorridendole come fossero vecchie amiche. «Ben svegliata!»

Cristina la scrutò da capo a piedi: indossava degli shorts di jeans e una maglia bianca a maniche lunghe. Non stava bevendo sangue, ma somigliava molto a Paris: stessi capelli, stessi occhi scuri e invadenti. «Tu sei...»

La ragazza indicò Paris. «Sono Michelle, e lei è mia sorella. I nostri amici ci chiamano le sorelle "Svengo" perché dicono che parliamo molto e dopo un paio di minuti in nostra compagnia l'unica parola che viene in mente è appunto "svengo", ma—»

«Sta' un po' zitta, El.» Paris alzò il mento verso Bradipo. «Sai, Cristi, hai davvero un gatto con le palle. Non avrei voluto portarlo con noi, ma ci ha seguite e non sono riuscita a liberarmene.»

Cristina si strinse la radice del naso tra pollice e indice e fece un gran respiro. «Voi due siete delle...»

Michelle dondolò la testa. «Vampire, certo, ma non abbiamo ammazzato tua madre. Noi volevamo salvarla: sapevamo che i Veglianti le davano la caccia e—»

«Zitta, El.» Paris cercò gli occhi di Cristina. «Mia sorella è un'insensibile, ma vuole solo dire che ci dispiace molto per la tua perdita. Sai, anche noi abbiamo perso i nostri genitori...»

Cristina digrignò i denti. «Siete delle assassine, e mi avete rapita.»

Michelle sorrise. «Oh, no, al massimo ti abbiamo salvata. Senza di noi, nel migliore dei casi, saresti finita in un orfanotrofio, e presto o tardi i Veglianti ti avrebbero trovata e rapita.»

Cristina rabbrividì. «Dove mi state portando?»

Michelle sgranò gli occhi entusiasta. «In collegio! Ma prima andiamo a recuperare altri due ragazzi a Monte Forte, e già che ci siamo compriamo anche il materiale scolastico e...» Indicò la felpa di Cristina. «E anche qualche vestito.»

Le lacrime rigarono le guance di Cristina che tirò su col naso. «Cos'è Monte Forte?»

Paris esplose in una risata. «Oh, tranquilla, Monte Forte è una città- Stato segreta governata da una famiglia di vampiri. Ma sono nostri amici e hanno finalmente deciso di iscrivere i loro due migliori studenti al collegio straordinario. È un evento storico al quale tu assisterai in prima linea.»

Cristina espirò con tutta la sua forza, sperando bastasse a tirare fuori la rabbia che si era impadronita di ogni fibra del suo essere. Ma non bastò e riprese a piangere. «Dov'è mia madre?»

Paris ringhiò e alzò gli occhi verso chissà quale divinità, come d'un tratto si fosse stancata di recitare la parte della brava ragazza. «Un sicario inviato dai Veglianti l'ha uccisa, ma noi siamo riuscite a sottrargli il corpo e a bruciarlo.» Scrollò le spalle. «Non sappiamo perché i Veglianti volessero il sangue di tua madre, ma i fondatori sono stati chiari: è fondamentale impedire ai Veglianti di appropriarsi del sangue della cacciatrice Spring, ed è fondamentale portarti in collegio.»

Michelle aggrottò le sopracciglia. «E io sarei insensibile?» Prese per mano Cristina. «Noi non vogliamo farti del male.»

Cristina ritrasse la mano e si allontanò da Michelle perché puzzava di sangue. «Non capisco.» Tossì. «Chi sono queste persone?»

Michelle si strinse nelle spalle. «I fondatori sono i maghi che hanno fondato il collegio e tuttora lo gestiscono, e i Veglianti sono una delle famiglie di vampiri più infami e potenti del mondo. Ma non preoccuparti: in collegio sarai al sicuro.»

Cristina tornò a fissare il finestrino. «Davvero l'avete bruciata?»

Michelle le accarezzò i capelli. «Abbiamo dovuto: tua madre era una creatura straordinaria, proprio come te, e non potevamo permettere che i Veglianti si appropriassero del suo sangue.»
Cristina si schiarì la voce. «Dovete liberarmi. Io non sono straordinaria.»

«Lo sei, eccome.» Michelle le diede un buffetto sulla guancia. «Altrimenti non ti avremmo lasciato portare questo gatto in collegio.»

Paris la guardò disgustata. «Portare quel coso nero in collegio è stata una tua idea. Ricordatelo quando i fondatori ti obbligheranno a mangiarlo.»

«Io non bevo sangue di gatto.» Michelle agitò una mano verso Cristina come a dire "stai tranquilla". «E i dormitori sono pieni di gatti nascosti chissà dove dagli aspiranti maghi.»

Cristina abbassò lo sguardo e solo allora si rese conto che era mezza nuda: indossava solo una felpa rossa che le copriva il sedere e le mutande, un abbigliamento ottimo per stare sotto le coperte, pessimo per viaggiare in autobus. Strofinò le mani sulle cosce. «Vivevo in un palazzo consacrato: non potevate entrare in casa e io sono uscita. Mia madre mi prenderebbe a sberle, se fosse ancora...» Singhiozzò.

Paris scrollò le spalle. «Credevi fosse viva e sei uscita sperando di salvarla. Sei stata ingenua, certo, ma a volte vedere non basta, e si deve toccare per capire che è tutto reale.»

Michelle aveva gli occhi lucidi. «Ci siamo quasi. Un'altra oretta e saremo a Monte Forte.»

Paris s'incamminò verso l'autista e tornò con un foglio. «È il materiale scolastico obbligatorio.» Lo porse a Cristina. «Ti serviranno lenti per occhi anti sensitivi, pozioni lunari anti licantropi, girocolli anti vampiro, catene anti mago...»

Cristina fissò il foglio e si convinse che stesse dormendo, incastrata nell'incubo più vivido che avesse mai fatto. «Girocolli anti vampiro... ma che storia è?»

Collegio Straordinario Où les histoires vivent. Découvrez maintenant