4 - Collaborazione forzata

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Quando Carl Lowell rientrò a casa quella sera, trovò sua moglie Betty intenta a preparare un'insalata di cavolo in cucina. Storse il naso: detestava l'insalata di cavolo. Ma si impegnò a non far trapelare il suo disappunto non appena Betty si voltò, una mano sul pancione pronunciato e un sorriso sul viso luminoso. Erano sposati da meno di un anno e stavano per avere il loro primo figlio. Carl non aveva voluto sapere il sesso del nascituro, ma nel profondo sperava che fosse una bambina, bionda come la mamma e con le stesse adorabili lentiggini sul naso. Betty invece pregava per un maschietto: "è un mondo troppo pericoloso per le femmine, tesoro", gli ripeteva sovente prima di addormentarsi, accarezzandosi il ventre da cui ormai riuscivano a distinguere ad occhio nudo i movimenti della creatura. Pensando a quello che era successo ai Bennett, Carl non poteva che assentire silenziosamente. 

-Ciao Tesoro! Come è andata la giornata? Ci sono notizie dei furfanti che hanno aggredito la povera Mary?- 

Carl baciò la moglie e accarezzò affettuoso il pancione sotto il grembiule a fiori, poi si lasciò cadere stancamente su una sedia della cucina e passò una mano tra i capelli corti. Era un ragazzone alto e allampanato, e aveva la tendenza a ingobbirsi quando stava in una stanza troppo piccola. Betty gli mise una carota pelata nel piatto e sgranocchiando quello snack insapore, Carl le raccontò la sua folle giornata: la disperazione di Bart, la furia di Katherine, e infine l'entrata in scena teatrale di Daniel Cooper, il rampollo della famiglia più celebre di Bourbon City. 

-E lei ha accettato il suo aiuto?-

-"Accettato" è un parolone. Però più o meno, sì. Mi ha chiesto di smammare insomma e di proseguire le indagini come se non avessi sentito niente, perché se quel Cooper era disposto a restituirle il maltolto non aveva nessuna intenzione di sporgere denuncia. Immagino di aver sbagliato a sottolineare che senza un atto ufficiale da parte sua non avrei potuto procedere contro Cooper, ma... Non lo so, spero che i suoi nonni la facciano ragionare.-

Betty storse il naso, ma Carl non ne fu sorpreso. Per quanto amasse i coniugi Bennett, sua moglie non era mai stata una grande fan di Katherine. Andavano a scuola insieme, loro tre: Carl e Bett erano due anni più grandi di Trix, e Carl aveva sempre avuto una cotta per la nipote dei Bennett, che era cresciuta nel periodo scolastico. Betty, al contrario, aveva sviluppato un debole per Carl soprattutto durante gli ultimi due anni: e per quanto generalmente cercasse di nascondere la gelosia verso la ragazza, ormai il marito la conosceva bene. Le cose tra di loro erano cambiate l'anno del diploma: Betty aveva preso il coraggio a due mani e aveva chiesto a Carl di accompagnarla al ballo d'inverno e lui aveva accettato, sconfortato dal fatto che in quel periodo Katherine stava uscendo con uno dei giocatori della squadra di football della scuola. Non era stata tanto una scelta di ripiego la sua, quanto più che altro l'ingenuità del pensarsi amici: ma la sera del ballo Betty indossava un vestito scollato e vaporoso e gli sorrideva radiosa come una stella e lui arrossendo e balbettando aveva dovuto fare i conti con il fatto di scoprirsi attratto da lei. Erano usciti insieme per il resto dell'anno, si erano fidanzati dopo il diploma e l'anno dopo erano marito e moglie. 
Erano una bella coppia affiatata, e in qualche modo rappresentavano alla perfezione l'idea di matrimonio che si respirava in quella remota zona di mondo. 

-A cosa pensi?- Gli domandò con dolcezza Betty, sedendosi sulle sue gambe e accarezzandogli i capelli. Carl si strinse tra le spalle. 

-I Cooper la fanno da padroni laggiù, a Bourbon. Branson, il padre di Daniel, è a capo della rete di casinò dalla City fino a Las Vegas. Sono ricchi e la ricchezza porta potere; non sono sicuro che procedendo per vie legali i Bennett avrebbero ottenuto qualcosa, anche a volerli denunciare davvero. D'altrocanto, non mi spiego perché un ragazzo nella sua posizione abbia fatto quello che ha fatto Daniel Cooper. Consegnarsi, confessare, solo per poi dire che non può aiutare a recuperare la refurtiva ma che è disponibile a dare una mano... si è persino offerto di tenere aperto il negozio finché la signora Bennett non si sarà rimessa in piedi. Riesci a crederci?- Betty scosse il capo, e lui continuò: - Katherine... i soldi le servono per il college. Ma indebitarsi con i Cooper non è una mossa saggia. Soprattutto perché niente in questa storia mi è chiaro. E poi...-

-Cosa c'è, amore?-

-Mi sono reso conto che Daniel Cooper ha detto di conoscere il nome del ladro ma in verità non ci ha mai detto il suo cognome. Finirà tutto in una nuvola di fumo, vedrai. E ai Bennett non rimarrà in mano altro che un pugno di cenere-.

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