Chapter 7

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Era Luke, e anche se in quel momento non stavo pensando a lui bensì ad Axel, decisi di accogliere la sua visita molto volentieri.
Allungò il passo quando notò la mia attenzione nei i suoi confronti e quando si accostò al lettino affermò "volevi far preoccupare tutti ma non ci sei riuscita, sappiamo che sei immortale" e riuscì, con una sola frase, a far tornare il mio lucente sorriso che mia madre precedentemente aveva spento, "sei sempre molto simpatico Luke" dissi ridendo,  poi mi ricomposi e gli chiesi come avesse fatto a sapere del mio incidente.
"Ero tornato a casa da poco" mi disse inizialmente divagando, poi con decisione proseguì "e mentre pranzavo, il mio amico che era seduto sul tuo stesso pullman mi mandò un messaggio dicendomi stupito e allarmato, che dopo una brusca frenata si era ferita una persona. Lui non sapeva chi fosse o quanto si fosse fatta male poiché era scesa dalľ autobus accompagnata, o meglio rincorsa da un ragazzo. Non immaginavo che fossi tu quella ragazza, per questo non me ne preoccupai troppo inizialmente, non sei la tipica persona che attira l'attenzione di qualche ragazzo". Dovevo ritenerlo un complimento? un insulto? un atto di gelosia inadeguato? Cosa potevo ricavare da quella affermazione?
"Successivamente però mi iniziarono ad arrivare una sfilza di messaggi dal gruppo di classe" mi guardò accennando a un sorriso triste "quando ho letto i messaggi e ho visto che dicevano fossi al pronto soccorso ho subito collegato le cose e sono venuto qui il prima possibile" concluse Luke. Dopo aver raccontato tutto non pareva a suo agio in quella stanza vuota, non sapeva se effettivamente gli fosse convenuto parlare di ciò, ma io nella sua indecisione pensavo a cosa lui mi avesse detto e sembrava una semplice ferita da frenata... ma pensando alla successione dei fatti mi vengono ancora i brividi.
Lo ringraziai per quello che mi aveva spiegato e per il modo in cui era stato onesto con me, tentando di tranquillizzarlo dato che non aveva fatto altro che dirmi la verità. Inoltre, non mi disturbava affatto essere sincera con lui poiché, come già accennato in precedenza, essendo uno dei pochi sopportabili della classe di cui non ho pensieri negativi.
Parlammo un altro po' ma notavo che spesso tendeva a guardare da fuori la porta socchiusa. Poi all'improvviso disse:"ma il ragazzo che era con te e che ti ha inseguito è quello che sta aspettando di entrare in sala di attesa in modo molto agitato?" disse ritirandosi verso di me.
Lo guardai con occhi sbarrati e iniziai a formulare una miriade di pensieri. Era possibile che fosse Axel? Axel davvero era in ansia per me? Magari qualcun altro... non poteva essere Axel, giusto?
Mi ricomposi quasi subito e sorrisi imbarazzata a Luke "onestamente non so dirti, credo sia lui" dissi. Non sapevo cos'altro aggiungere: pensare a una frequentazione sarebbe risultato eccessivo.
Dopo la mia risposta, lui mi salutò con un abbraccio, pareva teso, imbarazzato come anche io, e verso l'uscita si voltò un attimo per accennare un ulteriore saluto e poi uscì definitivamente dalla camera.
Dopo ciò, decisi di aspettare Axel poiché non era ľunico ad essere ansioso all'idea di rivederlo.

MisunderstoodWhere stories live. Discover now