PACE

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Charles POV.

Io e Carlos abbiamo litigato. Non lo vedo più da oggi pomeriggio, l'ho chiamato tante volte, ma non mi ha mai risposto e mi sto preoccupando un po'.

<<Ma dove sei?>> chiedo a me stesso.
Lo cerco sul GPS che avevo messo sul suo telefono in caso di emergenze e mi dice che è fuori casa mia, ma non è possibile. Lui non sarebbe mai tornato. Scendo le scale, vado al cancello e lo vedo lì, seduto per terra con la schiena sulle sbarre.
<<Carlos...>> lo chiamo sussurrando.
Non si gira.
<<Carlos, stai bene?>>
Non si muove.
<<CARLOS SAINZ, guardami quando ti parlo!>> gli urlo.
Non so muove comunque. Io mi preoccupo e corro verso di lui. Apro il cancello e lo vedo dormire beatamente. Puzza tanto di alcool e sono sicuro che abbia bevuto così tanto da finire per addormentarsi davanti casa mia.
<<Carlos, ma che hai fatto?>>

Gli sposto io ciuffo da davanti alla faccia e lo prendo in braccio. Lo porto dentro casa, lo metto sul divano e prendo una coperta. Faranno 10° e lui si mette solo una camicia addosso! Ma è pazzo!
Gli tolgo la camicia facendo attenzione a non svegliarlo, gli metto una delle felpe che ho in casa e gli metto la coperta addosso.
Mi siedo vicino a lui e gli accarezzo i capelli.

...

È passata un'ora da quando Carlos si è addormentato e io non mi sono mosso per tutto il tempo.
Poi apre gli occhi e si guarda intorno. Incontra il mio sguardo e sorride leggermente.

<<Ciao>> mi saluta.

<<Ciao>>

<<Quanto ho dormito?>>

<<per più di un'ora>>

<<Mh...>>

<<Perché sei andato ad ubriacarti?>> gli chiedo.
Continuo ad accarezzargli i capelli e lui resta steso.

<<Ne avevo voglia>>

<<Voglio la verità>>

<<Io...io ero arrabbiato... con te...>>
Distoglie lo sguardo dai miao occhi e lo punta sulle sue mani.

<<Lo so che ti ho fatto arrabbiare, Carlos, ma non puoi andarti a rovinare il fegato!>>

<<Ma che ti importa?>>
Si siede sul divano, mi allontana e tiene lo sguardo basso.
<<Non sono problemi tuoi>> mi dice.

<<A me importa>>

<<Se ti importasse veramente, non avremmo litigato, Charles>>

<<Non significa nulla. Carlos, io non sono pronto a dirlo a tutti, lo sai. Mi dispiace, ma non ce la faccio>>

<<Ma non devi farlo più, è finita, lo sai>>

<<No, dai, non fare così...>>
Mi avvicino un po', ma lui si allontana.

<<A che ti servivo, eh? Per cosa ti servivo?>> mi chiede.

<<Ma io ti amo>>

<<Anch'io ti amo, ma non posso continuare così>>
Si alza dal divano e, traballando un po', raggiunge la porta. Io lo guardo senza fiato. Non so che fare!
Esce di casa e si allontana.

Quando apre la porta, mi accorgo che sta piovendo da almeno mezz'ora.
Ma com'è possibile?
Carlos si incammina verso la sua macchina parcheggiata qua fuori, ma sta piovendo a dirotto e lui è ancora mezzo ubriaco.

Che poi dove sta andando se lui dorme da me da una settimana?
In macchina non ha nemmeno una valigia!

Corro verso di lui e la pioggia mi bagna completamente.

One shot// charlosWhere stories live. Discover now