Sbornia

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Charles POV.

Mi sveglio con un mal di testa allucinante. Apri gli occhi e mi ritrovo in un letto di una camera d'hotel. Sembra la mia, ma il profumo che c'è nell'aria è quello di Carlos.
Mi guardo intorno e, solo ora, realizzo di essere a senza maglietta.
Sì, è normale che io dorma senza, ma non quando c'è Carlos. Mi vergogno a mettermi a torso nudo davanti a lui.
In confronto, io sono un grissino!

Comunque, mi alzo cerco la mia maglia, ma di lei non c'è traccia.
Vabbè, mi tocca uscire da qui in queste condizioni e andare a cercare Carlos per chiedergli delle spiegazioni di cosa è successo ieri.
Vado in bagno a lavarmi almeno la faccia, ma, quando entro, vedo un biglietto con su scritto:

«Se non ci sono, è perché sono andato a correre. Ti ho lasciato uno spazzolino rosso e il dentifricio sul lavandino. C'è anche un accappatoio blu vicino alla doccia, quello è il tuo.
La colazione è nel microonde e devi solo scaldarla se è troppo fredda.
Fai come se fossi a casa tua e aspettami perché, verso le 12:15, dovrei tornare.

~Carlos~

PS. Buongiorno, Lord :) »

Sorrido mentre leggo il biglietto.
Poi mi faccio una doccia veloce, mi lavo i denti, vado in cucina e trovo un'altro biglietto che dice:

«So che sei in accappatoio, quindi puoi prendere dei miei vestiti se vuoi.
Ora vado.

~Carlos (X2)~»

Controllo l'ora: 11:45.
Mi sono svegliato davvero tardi!
Metto a riscaldare i pancakes che ha fatto Carlos, mi siedo al tavolo e trovo un terzo biglietto con un bicchiere vicino.

«So anche che hai un mal di testa da stendere anche un toro, quindi ti ho preparato un'aspirina.
Spero eh questi biglietti ti siano stati utili.

~Carlos (X3)~»

Bevi subito l'aspirina e fa effetto in pochi secondi. Poi, sento la colazione che è pronta, mi alzo, la tiro fuori dal microonde e inizio a mangiare.
Carlos è bravissimo in cucina!
Appena finisco di mangiare, metto tutto in lavastoviglie, mi dirigo in camera dal letto e prendo dei vestiti di Carlos.
Profumano un sacco di lui!
Il problema è che mi stanno grandi...
Vabbè, lui è più grosso di me.

Comunque, mi metto le scarpe che ho trovato prima e sento la porta aprirsi.
Guardo l'ora: 12:15.
Puntuale il ragazzo!
Esco dalla camera da letto e incontro Carlos in cucina. È completamente sudato.
È un cazzo di dio!

<<Ehi>> mi saluta.

<<Ciao>> ricambio.

<<Com'erano i pancakes?>>

<<Facevano schifo, come sempre>> dico per prenderlo in giro.

<<Ha-ha, molto simpatico, Charles Leclerc>>
Mi guarda male e sorridiamo.

<<Comunque, grazie per tutto>>

<<Di niente. Vedo che i miei vestiti ti stanno leggermente grandi, eh!>>

<<Capita>>
Sorride e si morde il labbro inferiore.
<

<Ma che è successo ieri?>> gli chiedo.

<<Abbiamo festeggiato, ti sei ubriacato e mi hai chiesto il permesso per dormire in camera con me perché non volevo stare solo. Io ho provato a dirti che avrei dormito sul divano, ma tu hai continuato a vietarmelo, allora ti ho accontentato. Tranquillo, abbiamo solo dormito>>

One shot// charlosWhere stories live. Discover now