Capitolo 8

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Entrato nella casa di Cormac, Shivam notò come l'interno fosse effettivamente simile al proprietario della dimora,i muri erano ricoperti da poster di band rock,la maggior parte delle pareti erano bianche mentre alcune rosso cremisi,color sangue,l'atmosfera era quasi vampiresca,probabilmente si sarebbe abbinata bene con il contesto infernale. Ma evidentemente Cormac era stata una persona buona abbastanza da salvarsi dalle pene dell'inferno ma troppo poco per meritare il paradiso.

Shivam si chiedeva quanto Cormac fosse tormentato,dal rimorso e rimpianto della vita passata,e si interrogava sulla colorazione delle ali del ragazzo,che fossero proprio il tanto rimorso e la disperazione ad aver colorato le sue ali di nero?

Shivam non lo sapeva.
Credeva che non gl'importasse,ma dal tronde perchè mai avrebbe dovuto interessargli di una persona che aveva incontrato da così poco da non poterla definire conoscente?

Era solo curioso,ma non chiese.
Non chiese perchè non voleva sembrare maleducato.
Non chiese e basta.
L'avrebbe scoperto in futuro...giusto?

Ma Cormac non poteva udire i pensieri del principe così,senza scrupoli e senza la minima idea di chi fosse veramente il suo interlocutore,chiese,con un tono aspro:"Chi cavolo sei e perchè stai scappando?"

Ringraziate che Shivam non sia molto permaloso e che non si offenda per così poco,sennò l'anima di Cormac sarebbe già carbonizzata,altro che inferno.

Il principe era un pochettino offeso ma non lo diede a vedere e nel miglior modo possibile rispose:"Sono Shivam,principe dell'inferno,ti prego ti portare un po' più rispetto,anche se siamo in Paradiso sono pur sempre un tuo superiore."Shivam fece una pausa e Cormac sussultò."Stavo scappando perchè ho visto un angelo,e,anche se non voglio attaccarlo o altro,credo sia sempre meglio prevenire che curare."Continuò il mezzo demone.

L'espressione di Cormac era un misto di stupore e confusione,celata malamente dietro un velo di indifferenza,che però era palesemente finto.
L'anima purgante disse dopo qualche secondo:"Io...non mi fido,so che sta per iniziare una guerra,non l'avrò scatenata io"disse facendo riferimento a Lucifero"Ma sono comunque informato,credi che qui al Purgatorio siamo stupidi?" Chiese Cormac con tono sarcastico,senza aspettare nessuna risposta:"So anche che voi demoni volete farci passare dalla vostra parte;ma,modestamente,credo che tutti i vostri sforzi siano inutili,le anime del purgatorio cercano di ottenere il Paradiso,non di essere mandate all'inferno."

Cormac non aveva tutti i torti,ma Shivam non aveva ancora spiegato le sue vere intenzioni:"Hey,io sono d'accordo con te,e se tu mi avessi ascoltato un secondo io te l'avrei già spiegato.
Io voglio fermare l'inferno,e aiutare il Paradiso,ma non posso certo dirlo tranquillamente a mio padre,non è come se gli stessi semplicemente dicendo di voler le scarpe blu anzicchè rosse,si tratta di qualcosa di molto più serio e importnate,si tratta di una guerra ed io devo fare ciò che mi viene imposto."Shivam fece una pausa,prese un respiro e continuò:"Io non ho scelta ma tu sì,quindi ti prego di scegliere il Paradiso e di provar a far scegliere il Paradiso anche agli altri."

Quando il principe finì il discorso Cormac iniziò a soppesare la risposta,molto probabilmente pisitiva ma,dal suo sguardo intelligente,si poteva capire che in realtà avesse milioni di opzioni e idee ronzanti nella testa.

Alla fine rispose:"Va bene,sceglierò il Paradiso,ma ho una domanda da porti,o meglio un piano da proporti." Shivam tese le orecchie ornate da piercing e orecchini e si mise in ascolto,incuriosito.
"Non so come funzionino le cose all'Inferno,ma credo che se tu non portassi almeno una persona che sia d'accordo con l'inferno snessuno ti crederebbe,insomma il Purgatorio è vasto,davvero neanche un'anima la pensa come l'Inferno?Improbabile. Io credo che tu debba cercare qualcuno,magari disposto a fare il doppiogiochista,che venga all'Inferno con te e che ti aiuti a pianificare una strategia.Pensaci su,nel caso tu fossi interessato va' da Atlas,lui potrà aiutarti.

Shivam era molto confuso,era vero,lui non aveva nessuno dalla sua paete che conosceva pienamente il suo piano,nemmeno Verosika,qualcuno dalla sua parte sarebbe stato utile.
Ma poteva veramente fidarsi di Cormac? Non sembrava una persona losca,ma poteva davvero starne certo?No,non poteva,ma doveva,ne aveva bisogno.
Il principe si sentì uno stupido per non essersi reso conto di non avere alleati,ne all'Inferno ne in Paradiso. Gli faceva un po' rabbia il fatto che Cormac fosse così intelligente,così prima di accettare la sua richiesta chiese:"Ma tu proprio non riesci a non comportarti come se fossi più intelligente degli altri?"
Cotmac ghignò e rispose:"Beh,io sono più intelligente."

Così si concluse il loro discorso e anche la giornata,Shivam dormì in Purgatorio,da Cormac e decise che il giorno dopo sarebbe andato da Atlas,nella speranza di trovare un'alleato.



Scusate l'assenza ed eventuali errori,ho capito che non riesco ad aggiornare giornalmente quindi penso che scriverò un capitolo a settimana.
Se avete consigli su come migliorare il mio metodo di scrittura fatemi sapere <3.(Ho scoperto che gli abitanti del Purgatorio si chiamano anime purganti).

L'Inferno non brucerà per sempreWhere stories live. Discover now